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Shintoismo: culto dei defunti, aldilà, ecc...

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    Armelle
    Post: 217
    Utente Junior
    00 28/08/2009 03:53
    Mi servirebbero delle informazioni in merito alla concezione scintoistica della vita dopo la morte e sul culto dei defunti ed anche se esistono delle differenze tra la concezione attuale ed una più antica.
    Insomma, tutto quello che sapete in merito è ben accetto, voglio essere sicura di non scrivere scemenze!

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    sango_79
    Post: 2.818
    Giudice*****
    Utente Veteran
    00 28/08/2009 13:31
    Ti copio pari pari alcuni brani del libro Shintoismo di Bhikkhu Satori Bhante.

    In Giappone sono relativamente pochi i funerali celebrati in templi shintoisti, mentre di fatto il giapponese, mentre preferisce lo Shinto generlamente per le cerimonie nuziali e altre dei vari momenti della vita, preferisce di gran lunga i riti buddisti per le cerimonie funebri. Il fatto è assai indicativo: lo Shinto, infatti, lungo tutta la sua storia e a tuttoggi, è mancante di una escatologia proposta in termini sufficientemente chiari.
    Tutto ciò dipende dal fatto che nello Shintoismo non si è mai avuto un concetto preciso, né pare che nella sua letteratura se ne sia discusso, circa l'"anima" dell'uomo. Viene riconusciuto comunemente nell'uomo un "alito misterioso" che viene detto tama, parola sino-giapponese che può indicare oggetto perfettamente rotondo di inestimabile valore oppure "gioiello misterioso", al quale si attribuiscono attività psichiche delicate in certi casi - i nigi-mitama - oppure violente in altri casi - gli ara-mitama -.
    [...]
    Certo è che viene ammessa una "realtà", una "cosa" diversa dal corpo in quanto tale. Ciò che appare certo è che il morire significa una uscita di questo "alito misterioso" o, in termini più semplici, una separazione dell'"alito misterioso" dal corpo; l'anima, o meglio il tama, esce dal corpo e si inoltra nell'oscurità come un "fantasma", ma con la caratteristica che esso esiste realmente.
    Dove si dirige questo "alito misterioso" una volta separato dal corpo? Se teniamo presente che, secondo la fede shintoistica in relazione alla mentalità religiosa primitiva dei giapponesi, la natura costituisce la categoria suprema, possiamo pensare fondatamente che nello shintoismo non esiste la credenza in un mondo al di là della natura. [...] nello shintoismo non si sogna un paradiso come fanno i buddhisti, e neppure un "cielo" come presso i cristiani.
    [...]
    Quanto alle cerimonie funebri, hanno sempre avuto luogo nella casa stessa del defunto e mai al tempio shintoista, poiché il contatto con un cadavere lo avrebbe macchiato, pena la distruzione di esso. Tuttavia, i riti vennero sempre celebrati da sacerdoti buddhisti e ancora oggi si ritiene che più del 90% dei riti funebri vengano affidati a sacerdoti buddhhisti. Il culto dei defunti è inoltre sempre di tipo familiare e il defunto collocato tra gli "antenati".

    Non è molto, ma spero possa esserti di aiuto. ^_^
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    Armelle
    Post: 217
    Utente Junior
    00 28/08/2009 14:51
    Si è davvero ben spiegato, grazie mille! *__*


    Nello Shintoismo antico veniva ovviamente dato maggior peso alla mitologia. Si credeva in una serie di paradisi, già c'era quindi la concezione della pluralità esistenziale, anche se non espressa filosoficamente tra il popolo. Tra questi paradisi si annoverano: l'aldilà del cielo, l'aldilà Yomi, l'aldilà Tokoyo, l'aldilà delle montagne. Questi luoghi non sono descritti né come posti ameni né con caratteristiche infernali, ma come luoghi molto simili al mondo terrestre.



    Fonte wikipedia

    Anche questo articolo dice più o meno lo stesso, e parla inoltre della tradizione più antica in cui compare anche una concezione di paradiso (più aldilà che paradiso)più definita...
    [Modificato da Armelle 28/08/2009 15:01]

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    sango_79
    Post: 2.818
    Giudice*****
    Utente Veteran
    00 30/08/2009 10:05
    Temo di non poterti aiutare di più.
    Ho trovato dei vaghi accenni a statuette funerarie di epoca arcaica, e il riferimento costante al culto degli antenati e degli eroi.
    In pratica, mi pare di aver capito che alla morte le anime si staccano dal corpo, ma non spariscono, quindi da qualche parte dovranno pur andare - anche se mi sono fatta l'idea che in realtà non vadano proprio da nessuna parte, ma rimangano ben ancorate sulla terra.
    Purtroppo, in questo periodo non ho abbastanza concentrazione per poter affrontare la lettura di un simile testo, ma da una scorsa veloce posso dirti che non ho trovato molti riferimenti a pratiche funebri o a credenze su un eventuale aldilà.
    L'impressione è che per certe cose si lasci fare al buddhismo, e che lo shintoismo si occupi più dei vivi che dei morti.
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    Armelle
    Post: 217
    Utente Junior
    00 30/08/2009 14:08
    Non ti preoccupare, per adesso va bene così, grazie mille per l'aiuto! ^_^
    E' un argomento molto interessante comunque e mi piacerebbe approfondirlo... Anch'io ho letto che lo shintoismo si interessa più ai vivi, mentre per i morti si affidano alle cerimonie buddiste.
    Però a quanto pare prima che lo scintoismo diventasse religione ufficiale c'erano diversi tipi di culto e credenze, tra cui quella in cui i morti andavano "sulla montagna" o "dall'altra parte del fiume", ho un videogioco che ne parla, e infatti la cosa mi ha molto incuriosita.
    L'articolo che ho linkato dice praticamente che tornano alla natura, mi pare... E poi ci sono alcune concezioni sugli spiriti, ma questo penso faccia più parte delle credenze popolari.
    [Modificato da Armelle 30/08/2009 14:14]

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    Makichan
    Post: 6.386
    Giudice
    Utente Master
    Goddess of Pornazz
    00 30/08/2009 19:37
    Dico quel che ricordo dello Shinto.
    Se non erro, solo determinate anime restano "ancorate" al nostro mondo, e di solito vi restano solo fino a che la gente si ricorda di loro.
    Questo dovrebbe valere anche per le divinità, nel senso che alcune erano personaggi realmente esistiti (il dio della guerra Hachiman, ad esempio, non mi ricordo però il nome da vivo XD).

    *mumble*

    Non mi sovviene altro che non sia già stato detto =)
    --
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    "Cosa mi dici di te?"
    "Beh..." Logan si guardò intorno: l'acqua che inondava il pavimento, le candele, il cavo metallico annodato alla testata del letto, le carte, le bottiglie di birra, lattine di zuppa vuote, le briciole di crackers in mezzo al letto, e Victor che provava con ben poco successo a non ridere. "Sto bene", disse onestamente.



    "Se il tuo odio scorre profondo, fa' che diventi la tua anima, il tuo respiro, il sangue nelle vene, il nucleo di ogni tua cellula. Quando ti avrà riempito completamente prendilo e modellalo, plasmalo, fallo diventare la tua arma e scaglialo contro il tuo nemico. Che possa morire distrutto da ciò che egli stesso ha creato." (Mark Volk)
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    Armelle
    Post: 217
    Utente Junior
    00 30/08/2009 23:56

    Se non erro, solo determinate anime restano "ancorate" al nostro mondo, e di solito vi restano solo fino a che la gente si ricorda di loro.


    Anche questo è molto interessante, grazie per il contributo Makichan!

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    sango_79
    Post: 2.818
    Giudice*****
    Utente Veteran
    00 31/08/2009 15:14

    Se non erro, solo determinate anime restano "ancorate" al nostro mondo, e di solito vi restano solo fino a che la gente si ricorda di loro.



    Credo che sia proprio per questo motivo che si da tanta importanza al culto degli antenati e degli eroi.
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    Makichan
    Post: 6.386
    Giudice
    Utente Master
    Goddess of Pornazz
    00 31/08/2009 15:39
    Re:
    sango_79, 31/08/2009 15.14:


    Se non erro, solo determinate anime restano "ancorate" al nostro mondo, e di solito vi restano solo fino a che la gente si ricorda di loro.



    Credo che sia proprio per questo motivo che si da tanta importanza al culto degli antenati e degli eroi.




    Esatto.
    Per quello poi non c'è un vero concetto di paradiso e inferno, senza contare poi che lo shinto NON E' una religione.
    (Per i pipponi su cosa debba avere un culto per essere religione, rivolgersi a wikipedia XD io non ho voglia, francamente T_T)
    Comunque anche il culto degli antenati specifici dura fino a un tot, cioè per nonmiricordoquanti anni si venerano come singoli poi, quando si dimenticano loro come persone, come entità generale.

    mmm...
    dovrei riprendere i libri sullo sciamanesimo, mi sono arrugginita =D
    --
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    "Se il tuo odio scorre profondo, fa' che diventi la tua anima, il tuo respiro, il sangue nelle vene, il nucleo di ogni tua cellula. Quando ti avrà riempito completamente prendilo e modellalo, plasmalo, fallo diventare la tua arma e scaglialo contro il tuo nemico. Che possa morire distrutto da ciò che egli stesso ha creato." (Mark Volk)
  • NekoRika
    00 31/08/2009 16:57
    Ho studiato qualcosa come tre libri, ho visitato i santuari e so un po' di cose legate alla cultura Giapponese, facciamo che se hai domande o dubbi specifici chiedi?
    Scusami, ma è un argomento davvero troppo vasto per mettermi a scrivere a priori tutto quello che ne so, anche perché dipende dal contesto in cui vuoi utilizzarlo: lo Shinto è cambiato nel corso del tempo, si è fuso con altre religioni dal punto di vista culturale, si è evoluto.
    Se ti servono informazioni specifiche sui rituali (non matrimoni o simili, intendo quelli fatti dai fedeli) ho anche delle foto scattate meno di un mese fa, se ti serve un'idea chiara dell'ambiente.
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    Gabriele Giusti
    Post: 1
    Utente Junior
    00 17/01/2022 12:08
    Purtroppo non ho informazioni sul shintoismo.
    Se invece ti interessa avere informazioni su altri riti funebri nel mondo come quello musulmano, buddista, ebraico, dell'antica Roma, ho letto di recente l'articolo "[URL=https://onoranzefunebrilasimonetta.it/rito-funebre/]Rito funebre: cos’è e come organizzarlo[/URL]"
    in cui dice:
    "Molte religioni del mondo credono nell’aldilà e l'islamismo è sicuramente tra queste. Se i cristiani pensano che una persona che si è comportata bene in vita acceda subito al paradiso, i musulmani pensano che ci andrà nel Giorno del Giudizio, ossia quando il mondo finirà e le anime dei defunti potranno finalmente entrare in paradiso se sono state buone in vita o essere relegate all’inferno se sono state cattive.
    In Islam il rito funebre si basa sulla Sharia, la legge sancita dall’Islam dove le abluzioni sono fortemente radicate nel credo islamico, anche il corpo del defunto deve essere lavato per tre volte da parte dei suoi familiari, essere posizionato con le mani sul petto e infine chiuso all’interno di lenzuola.
    In questa religione la cremazione non è prevista perché la resurrezione non sarebbe possibile con l’eliminazione del corpo materiale. Alla sepoltura generalmente partecipano solo gli uomini.

    Per i buddisti invece la morte fa parte del Saṃsāra, il ciclo della vita.
    Per i fedeli di questa religione, così come per gli induisti, il corpo alla fine della cerimonia deve essere cremato perché il corpo materiale rappresenta solamente un contenitore per l’anima.
    Sono diversi i rituali realizzati durante la cerimonia che vanno dal bruciare incensi al suonare campane tibetane.

    Nel rito funebre ebraico il lutto dura per una settimana, tempo durante il quale i membri della comunità possono fare visita alla famiglia e portare i propri omaggi e dove devono essere rispettate delle leggi come quella di astenersi dall’intimità. Questo primo periodo di lutto sarà seguito da un altro della durata di un mese dove i familiari torneranno alle proprie abitudini sempre ricordando il defunto con piccoli rituali.
    Inoltre non è appropriato portare fiori a un defunto che osserva questa religione, molto meglio portare del cibo o fare una donazione.
    Per quanto riguarda la sepoltura o la cremazione, alcuni movimenti permettono solo la prima mentre altri ammettono anche la seconda."