00 18/07/2007 09:21
CORRIERE DELLA SERA
17 luglio 2007
Aperto un fascicolo dalla procura di Caltanissetta
Borsellino, indagine su servizi segreti
Per gli inquirenti persone legate agli apparati deviati dei servizi potrebbero aver ricoperto un ruolo nella strage di via D'Amelio

ROMA - Potrebbero esserci i servizi segreti dietro alla strage di via D'Amelio in cui morirono il procuratore aggiunto Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta. Questo, almeno, quanto sta cercando di accertare la procura della Repubblica di Caltanissetta che ha aperto un fascicolo d'indagine sulla questione. Secondo l'ipotesi degli inquirenti, coordinati dal procuratore aggiunto, Renato di Natale, qualcuno degli apparati deviati dei servizi segreti potrebbe aver ricoperto un ruolo nell'attentato.

NUOVA DOCUMENTAZIONE - In particolare gli inquirenti stanno valutando una serie di documenti acquisiti dalla procura di Palermo e che riguardano il telecomando che potrebbe essere stato utilizzato dagli attentatori. A questo apparecchio è collegato un imprenditore palermitano. I processi che si sono svolti in passato hanno solo condannato gli esecutori materiali della strage, ma nulla si è mai saputo su chi ha premuto il pulsante che ha fatto saltare in aria Borsellino e gli agenti di scorta. Un altro elemento sul quale è puntata l'attenzione degli inquirenti, è «la presenza anomala» di un agente di polizia in via d'Amelio subito dopo l'esplosione. Si tratta di un poliziotto - già identificato dai magistrati - che prima della strage era in servizio a Palermo, ma venne trasferito a Firenze alcuni mesi prima di luglio dopo che i colleghi avevano scoperto da una intercettazione che aveva riferito «all'esterno» i nomi dei poliziotti di una squadra investigativa che indagava a San Lorenzo su un traffico di droga.




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www.rainews24.it/notizia.asp?newsid=71966
Palermo | 17 luglio 2007
Borsellino, nuova pista per la strage di via D'Amelio. Indagine sui servizi deviati


A pochi giorni dal 15° anniversario dalla strage di via D'Amelio, in cui morirono il giudice Paolo Borsellino e 5 agenti della scorta, la Procura di Caltanissetta ha aperto un nuovo fascicolo per scoprire se persone legate agli apparati deviati dei servizi segreti abbiano ricoperto un ruolo nella strage. L'inchiesta sui mandanti occulti è coordinata dal procuratore aggiunto di Caltanissetta Renato Di Natale.

Gli investigatori starebbero valutando la documentazione acquisita nei giorni scorsi dalla Procura di Palermo, accentrando la loro attenzione sul telecomando impiegato, si pensa, dagli attentatori. Al telecomando è collegato un imprenditore palermitano.

Un altro tassello di questa pista nell'inchiesta è la "presenza anomala" di un poliziotto in via D'Amelio subito dopo l'esplosione. L'agente, identificato dai pm, prima della strage prestava servizio a Palermo ma nella primavera inoltrata del '92 venne trasferito d'ufficio a Firenze perché da un'intercettazione telefonica era emerso che avrebbe riferito a terzi i nomi di alcuni poliziotti che indagavano su un traffico di droga a Palermo.

I processi che si sono svolti hanno condannato gli esecutori materiali della strage, ma nulla si è mai saputo su chi ha premuto il pulsante che ha fatto saltare in aria Borsellino e gli agenti di scorta.









[Modificato da INES TABUSSO 18/07/2007 9.33]

INES TABUSSO