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AAAAARGH!!! NOOOOOOO...

"Lerner, a novembre, sempre su La7 , dovrà dedicarsi a una nuova edizione dell’« Infedele » - programma che, lo scorso anno, riscosse un sorprendente successo - e al suo posto sarebbe pronta a rientrare in scena Ritanna Armeni, l’ex portavoce di Fausto Bertinotti, la giornalista di sinistra che, con garbo e tenacia, ha già saputo tener testa a Ferrara".


CORRIERE DELLA SERA
7 ottobre 2005

«OTTO E MEZZO» / Sempre più frequenti i botta e risposta tra i due. Spunta l’ipotesi del rientro della Armeni a novembre
Coppia Ferrara-Lerner, voci di «divorzio»

ROMA - Dicono: guardateveli bene adesso, perché forse - anche stavolta - la coppia scoppierà. Voci. Anzi, come si scrive in questi casi: indiscrezioni. Però la chiacchiera c’è, gira, la sensazione che Giuliano Ferrara e Gad Lerner possano interrompere presto la loro collaborazione televisiva, secondo alcuni, è fondata. E spiegabile. Va bene: come ha scritto su questo giornale Aldo Grasso, commentando la prima puntata della nuova edizione di « Otto e mezzo » ( La7 , in diretta dal lunedì al venerdì, ore 20.35), i due rappresentano «la miglior coppia di fatto del giornalismo televisivo italiano». Tre anni dalla prima separazione e poi rieccoli. Un po’ diversi, però. Meno, molto meno disposti al gioco di rifare Stanlio e Ollio. Sempre uno grande e uno piccolo, uno berlusconiano (sia pur critico, ironico, mai accondiscendente) e uno prodiano (senza troppi indugi): solo che il piccolo (Lerner) intanto s’è fatto crescere un bel barbone folto e autorevole e ormai, nel pur dotto teatrino serale, risponde per le rime, e che rime, alle provocazioni del grande (Ferrara).
Finora, trasmissioni di estremo interesse: ma anche, lentamente, sempre più infuocate. Soprattutto tra i due. Raccontano che, a volte, quando va in onda la pubblicità, i botta e risposta tra Ferrara e Lerner proseguano con un tale vigore, che poi tutti - quelli della redazione, della produzione - restano lì a chiedersi se, la sera seguente, ci sarà un’altra trasmissione.
E la trasmissione invece c’è, sempre. I due, al mattino, si salutano infatti con l’amicizia - profonda - che hanno. E poi scherzano e ridono e si capisce, perciò, che quando si lasceranno, lo faranno continuando a volersi bene, e a stimarsi, e a saperlo che restano la miglior coppia del giornalismo televisivo. Almeno potenzialmente.
Ecco, quelli che sanno come stanno le cose dicono che, in fondo, i due non hanno fatto altro che riprovarci. Lo fanno molte coppie. E anche Ferrara e Lerner sapevano che sarebbe stato complicato. Lo sapevano bene e, fin dall’inizio, tutti hanno sempre immaginato anche come risepararsi: Lerner, a novembre, sempre su La7 , dovrà dedicarsi a una nuova edizione dell’« Infedele » - programma che, lo scorso anno, riscosse un sorprendente successo - e al suo posto sarebbe pronta a rientrare in scena Ritanna Armeni, l’ex portavoce di Fausto Bertinotti, la giornalista di sinistra che, con garbo e tenacia, ha già saputo tener testa a Ferrara.
Certo gli scontri con il nuovo Lerner, per ora, rischiano di diventare pezzi di memorabile giornalismo televisivo. Nella puntata del 27 settembre scorso, dal titolo «Ru-486, aborto troppo banale», c’era Ferrara (assai critico) che diceva: «Dobbiamo accertare se questa pillola è come un’aspirina...». E Lerner: «Nonostante lo spirito di Giuliano nessuno ha detto che la pillola è un’aspirina...». Ferrara: «Abbassa la cresta...». Ma fu divertente anche lunedì scorso. Con lo scrittore Michel Houellebecq ospite in studio. Si parlava del suo ultimo libro, «La possibilità di un’isola» (Bompiani), e ad un certo punto Ferrara ha interpretato Lerner: «Caro Michel, Gad vuol solo sapere se lei è xenofobo...». E Lerner: «Le tue chiose, caro Giuliano, puoi mettertele da qualche parte...».
Botta e risposta così. Come l’altro giorno, davanti a Massimo D’Alema. Lerner: «Vorrei fare una domanda...». Ferrara: «No, voglio fargliene prima una io...». Lerner: «Ma no, no...». Battibecchi che piacciono. «In fondo - riflette il direttore del Riformista , Antonio Polito - è una coppia molto caratterizzata politicamente e può darsi che dietro la nuova arroganza di Lerner, dietro questa sua voglia di non essere più vittima, ci sia anche la prospettiva di una vittoria elettorale...». Può darsi. Intanto, Vittorio Sgarbi fa il veggente: «Ferrara è prepotente solo all’apparenza. Per me, quella coppia non dura».

Fabrizio Roncone


INES TABUSSO