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LA REPUBBLICA
27 agosto 2005

Mastella, una voce e una chitarra
"Mi piacerebbe incidere un cd"
Il leader dell'Udeur e la sua passione per la musica e il canto
"'Centro di gravità permanente' è il brano della mia linea politica..."
Mastella, una voce e una chitarra
"Mi piacerebbe incidere un cd"
In passato un'esibizione davanti ai detenuti di Capodimonte
In tv a "I raccomandati" e a un Dopofestival di Sanremo

GLI evergreen, tipo Il cielo in una stanza, però pure i classici della canzone
napoletana, come Era de maggio, che non si negano a nessuno e permettono
all'esecutore di dimostrare quant'è bravo con gorgheggi e melodie. Ma soprattutto
il desiderio, costante, di incidere un cd. Quella per la musica e il canto
è passione antica per Clemente Mastella, che a 58 anni mette in cantiere
il progetto di un album nel quale raccogliere i brani del suo repertorio.
Già, perché un repertorio ce l'ha, e pure un musicista di fiducia: si chiama
Domenico Scrocco, sta al leader dell'Udeur come Mariano Apicella sta a Silvio
Berlusconi, e lo accompagna alla chitarra durante le sue esibizioni. Ma nonostante
le intenzioni, per il disco bisognerà aspettare: "Un cd lo farei anche subito,
mi piacerebbe molto - confessa Mastella al Corriere del Mezzogiorno - ma
a causa degli impegni politici bisognerà attendere almeno l'estate prossima".
Tutta colpa della festa nazionale dell'Udeur a Telese, in programma dal 29
agosto, e delle primarie che verranno, e della campagna elettorale. Ma alle
sue promesse bisogna crederci. D'altronde, quando ha potuto, non si è certo
risparmiato. Non solo in privato, a casa, nelle serate conviviali bordo piscina,
sotto le stelle di Ceppaloni. Pure in pubblico.
I detenuti della casa circondariale di Capodimonte, a Benevento (suo collegio
elettorale) ricordano ancora la sua esibizione, nel 2003, all'interno dell'istituto(sempre
insieme a Scrocco), che gli valse gli applausi convinti dei presenti (1).
Ma ci sono anche le apparizioni televisive. Come la partecipazione (sempre
con Scrocco) a una puntata dello show della Rai I raccomandati, dove si esibì
con alcuni brani di Gino Paoli. Nel 2004, invece, è fra gli ospiti di Bruno
Vespa quando, durante il Festival di Sanremo edizione Simona Ventura, Porta
a porta diventa Dopofestival. In quell'occasione Umberto Bossi rivelò che,
da giovane, suonava la tromba. Mastella non seppe resistere alla sfida, e
si esibì in una versione di Roma nun fa' la stupida stasera dedicata, polemicamente,
al leader del Carroccio.
Un repertorio selezionato con rigore, quello del segretario dell'Udeur, dal
quale certi artisti sono senz'altro esclusi. Basta ricordare quel che accadde
nel 1999, quando Mastella inveì contro alcune rockstar che si tirarono indietro
di fronte alla proposta di aderire a una campagna anti-ecstasy messa in cantiere
dal governo. "Vergogna!" disse all'epoca, "agli idoli della musica giovanile
come Vasco Rossi, Jovanotti e Ligabue": dietro il loro rifiuto ravvisò "atteggiamenti
pedagogici vergognosi" e chiese all'allora ministro delle Finanze, Vincenzo
Visco, di condurre "accertamenti rigorosi per quel che riguarda gli aspetti
fiscali che toccano personaggi che sono l'esatto contrario degli eroi musicali".
Un connubio, quello fra musica e attività politica, che per Mastella è irrinunciabile.
Tanto che, interrogato su quale sia il suo brano preferito, risponde che
si tratta di Centro di gravità permanente di Franco Battiato: "Vorrei un
partner d'eccezione che la eseguisse insieme a me. Magari la canto con Mario
Monti e vediamo che ne esce fuori...". Insomma, per passare al professionismo
c'è tempo. La politica non può attendere: "Bisogna anche fare un lavoro serio,
per non annoiare nessuno".
(27 agosto 2005)




(1)
VEDI:
Oggi in Italia
N.24 Anno IV
Mensile di commenti quotidiani dalla Redazione di Socialisti.Net
Aprile 2003

Titolo: (08.04.03) CONDANNATI A MASTELLA
Redazione
Dunque, sarà per via della sindrome di Apicella, che sta contagiando molti
politici italiani, ma anche Clemente Mastella (che già tentò un digiuno di
protesta contro la legge sui rimborsi elettorali, poi improvvisamente rientrata
a suon di maccheroni al sugo) si è cimentato come cantante. Lo ha fatto nelle
carceri di Capodimonte di Benevento, suo collegio elettorale.
Già aveva presentato come raccomandato certo Scrocco, suo amico cantante
in Tv. Non so come l?abbiano accolto i carcerati, costretti a subire questa
nuova condanna. E per di più a Scrocco. Pare che Mastella si sia cimentato
in canzoni napoletane e in alcuni brani di Gino Paoli e di Rino Gaetano.
Immaginiamo i carcerati tutti seduti in platea ad applaudire l?esibizione
domenicale al canto di "C?era una volta una gatta" e di "Torna a Surriento".
Il dramma è che Clemente, con Scrocco, ha assicurato che ogni anno sarà in
carcere a cantare per i carcerati. Una condanna in più, difficile da accettare.
Anche se Clemente dovesse passare a Lucio Battisti: "Il mio canto libero
sei tu". (M.D.B.)



INES TABUSSO