PFM - Dracula

Titolo: DRACULA
Artista: Premiata Forneria Marconi
Genere: Rock Opera
Label: SONY-BMG
Anno: 2005

La band
Franz Di Cioccio: Voce, Batteria e Percussioni
Patrick Djivas: Basso
Franco Mussida: Chitarre, Voce
Flavio Premoli: Tastiere, Voce

Dolcenera: Voce in "Un destino di Rondine"

Bulgarian Symphonic Orchestra diretta da Natale Massara

Track List:
01 OVERTURE
02 IL CONFINE DELL'AMORE
03 NON E' UN INCUBO E' REALTA'
04 IL MIO NOME E' DRACULA
05 IL CASTELLO DEI PERCHE'
06 NON GUARDARMI
07 HO MANGIATO GLI UCCELLI
08 TERRA MADRE
09 MALE D'AMORE
10 LA MORTE NON MUORE
11 UN DESTINO DI RONDINE


" Dentro noi il bene e il male sono indivisibili,
due labbra della stessa ferita "

Pensate che qui si parli di halloween, di buffi dentoni, di ridicoli travestimenti?
Ascoltate. Ascoltate bene. Sentirete una voce proveniente dal basso, qualcosa di orribile:
"Ridete, ridete, io sono piu' vicino a voi di quanto crediate, stanotte pensateci bene prima di chiudere i vostri occhi...."

Si, perche' questo disco vi portera' al cospetto del famoso vampiro, vi fara' fare una intima conoscenza di lui e del suo mondo.
Gia', ma quale Dracula? Quelli della PFM, storico gruppo progressive italiano, hanno dichiarato di essersi ispirati al libro originale ed al film di F.F.Coppola. Un Dracula umano, eroe romantico, carnefice e vittima, trasformato in creatura della notte da una storia d'amore maledetta quanto meravigliosa, braccato da una folla indistinta e vile.

Un disco che nasce come un'opera teatrale. Fatto per essere eseguito dal vivo. Nonostante siano 11 brani belli intensi, "pepati" o "struggenti", cosi' pochi brani non sono sufficienti a esaurire un progetto cosi' ambizioso. Sono infatti solo un'estratto dei 30 brani che alla fine costituiranno questa poderosa opera rock. L'opera verra' poi rappresentata nei teatri di tutto il mondo da cantanti e ballerini diversi a seconda dei paesi toccati. Le musiche sono state registrate (con la Bulgarian Symphony Orchestra diretta da Natale Massara) ed eseguite in playback e quindi l'opera potra' essere rappresentata anche contemporaneamente e senza la presenza di una band.

Pare che David Zard, gia' produttore del musical di Cocciante "Notre Dame de Paris", sia rimasto entusiasta quando Di Cioccio & Co. gli hanno illustrato questo progetto, ben tre anni fa'. Tutto questo tempo e' servito alla band per fare una prima stesura, passarla a Vincenzo Incenzo, autore dei testi, quindi rielaborarla nuovamente dopo il lavoro del paroliere. E nonostante il disco sia gia' uscito ancora sono all'opera per perfezionare lo show, che vedra' la sua "prima" solo a marzo 2006. "A questo nostro Dracula abbiamo dato il sangue. Ci siamo autovampirizzati" e' il commento scerzoso di Franz Di Cioccio. Parla soprattutto a nome di Flavio Premoli, il cui stile inconfondibile e' facilmente rintracciabile nelle tracce del disco, e di Franco Mussida, altro "creativo" del gruppo.

Meritoria opera. Con tutto il rispetto per Cocciante, tutt'altra cosa rispetto al musical del riccioluto. Un musical quindi?. Non ditelo ai signori della PFM: si arrabbiano. Opera rock, dicono, come Tommy dei Who e Jesus Christ Superstar (che pero' e' stato rappresentato a Broadway per molti anni prima di diventare un film). Ecco la differenza fra Notre Dame e Dracula. Il tessuto e' rock, il suono e' rock, anche se spesso fuso con il suono dell'orchesta. Ci sono splendide parti strumentali degne dei migliori album progressive. Il sottoscritto pero' continua a pensare che di un musical si tratta. E' piu' indicativo chiamarlo cosi'. Ascoltatelo e poi mi direte.



La PFM si muoveva benissimo agli albori del progressive, nei primi anni 70. Tutto era indistinto, da creare, nuovo. Un gruppo cosi', fatto di 100 esperienze musicali, di esami al conservatorio, di musica di rottura, di ricerca sonora e tanto altro, ha vissuto felicemente quell'epoca senza avere problemi di identita'. Finito "il tempo dei fiori" non sono piu' riusciti ad assumere una dimensione definita, con la quale presentarsi al pubblico. In un loro pezzo (Poeta mancato) Di Cioccio cantava:

" Ho studiato un pò
Ho fatto le techniche
Mi son sparato grandi dosi
Del Carducci, Pascoli e Foscoli
Che mi buttavano giù.
Mi son detto
Un giorno che ero disperato
E proviamo
E proviamo anche con Bob, in queste cose è un dio
Parole al vento, I Mean
BLOWING IN THE WIND
E cosi, parlo solo come un cartone animato
Sono uno sciamannato "

Descrive l'imbarazzo di creare testi, ma anche la difficolta' di impersonare un ruolo musicale (Alternativi?, rockstars?, popstars?...)

Ma cosa puo' fare un grande gruppo fatto da signori musicisti, gente che fa "Cantare le mani"?
Ma e' chiaro! fa' della musica classica "contemporanea", fa' l'Opera con la O maiuscola.
Una serie di circostanze favorevoli: Il musical di Cocciante. Il suo successo inaspettato. Si insinua quindi in loro questa idea.

Una cosa cosi' non si inventa da un giorno all'altro. Non la fai un opera come fai le canzoni. Infatti, senza peraltro perdere le peculiarita' che contraddistinguono la PFM, la musica attinge a tutto il campionario sonoro patrimonio del cinema del pathos.
Dalle splendide orchestrazioni delle colonne sonore scritte per Disney e Spielberg, al lavoro dei Goblin per Dario Argento, fino ad arrivare addirittura a certi incubi partoriti dalla fantasia di Roger Water (The Wall), e ancora alle canzoni grottesce alla "Cabaret" . Tutto cio' e' abilmente fagocitato e condensato in Dracula. (Mia moglie mi suggerisce che a tratti rievocano i primo Pooh, e forse non ha torto...)



Prima di vedere i brani uno per uno, le conclusioni:
Difficile classificazione. Dunque, classico musical di canzoni e relativa conversione alla musica leggera oppure rock opera? forse ne l'uno ne l'altra.
Il lavoro e' pregevole e soprattutto funziona alla perfezione se lo vivete come un film che vi passa davanti, senza stare ad analizzarlo troppo. Sono sicuro che la rappresentazione teatrale avra' maggior successo dell'album.
Qui ci sono 11 brani, o canzoni, che esprimono con suadente maestria, emozioni e situazioni, che vanno dall'inquietante allo struggente. Un buon disco che pero' consiglierei per lo piu' alle persone piu' sensibili: il tipo di persona che legge i romanzi (romantico, appunto). Essi vivranno una esperienza che credo valga la pena di essere provata. Gli altri forse lo troveranno un po' noioso e complesso. Mai comunque quanto il melenso Notre Dame.
Belli anche i testi, in perfetta sintonia con la musica, e viceversa.



01 OVERTURE (strumentale)
La classica di Mussida lentamente, implacabilmente, ci trascina in basso, negli inferi. Mirabile la progressione fino a suoni duri, minacciosi e spettrali, sempre molto dinamici, adatti alla danza. Pare che i selezionatori di Sanremo 2004 abbiano voluto la PFM al festival. Loro proposero provocatoriamente questo pezzo epico e strumentale. Non se ne fece nulla perche' superava i 4 minuti canonici

02 IL CONFINE DELL'AMORE
"...Alzi il braccio chi fra di voi, scenderebbe all'inferno mai, pur di stringersi a lei, come ha fatto lui...", breve brano "ululato" che introduce al seguente.

03 NON E' UN INCUBO E' REALTA'
("...L'incubo e' solo un alibi per negare la realta' a noi stessi")
Pezzo che parte nel piu' puro stile PFM, rock sanguigno e virtuosismi. "State attenti a Voi, viene a bere il vostro sangue". Poi diventa melodrammatico, teatrale, a meta' fra il Banco e Renato Zero. Descrive con tensione unita a dolcezza la trasformazione dell'essere umano in mostro. Nonostante il gran bel lavoro di chitarra, forse l'unico pezzo sottotono rispetto al resto.

04 IL MIO NOME E' DRACULA
"Vi aspettavo da secoli....". Ospiti in casa del Conte Dracula. Pezzo dal lento incedere. Pianoforte e violini tzigani via via sempre piu' calati in un contesto rock. Immagino il pezzo cantato da Bob Geldof con la sua voce delirante ed inquietante, ma umana. Andrebbe benissimo. Stupenda l'armonia che ispira un senso di misteriosa, lugubre, affascinante sorpresa. Una finestra sull'aldila'.
"Che cosa preziosa il sangue in noi, ma sempre piu' raro nel cuore dell'uomo..."

05 IL CASTELLO DEI PERCHE'
" E terribile: come se io avessi un ruolo in una storia sconosciuta... ". Premoli rispolvera' il suo moog e confeziona questo scoppiettante pezzo progressive vecchio stile PFM (La carrozza di Hans).

06 NON GUARDARMI
(" C'e' una paura che si chiama amore. E' la paura di non essere accettati da chi amiamo. E' la paura di essere disposti a tutto pur di farsi amare ")
Il classico tema della bella e la bestia. Canzone d'amore da musical. Mussida ricama questo momento musicale e mostra tutta la sua capacita' di intenerire.

07 HO MANGIATO GLI UCCELLI
Il pezzo che non ti aspetti. Provocatorio, nevrotico, quasi ska. Un pezzo che potrebbe essere interpretato da Rettore. Divertenti quanto demenziali i testi.

08 TERRA MADRE
(...La speranza segreta di venire compresi nei nostri desideri ed assolti nelle nostre colpe)
Introspettiva canzone, sempre di Mussida, con solo ispirato. Al canto e' pero' affidato il ruolo principale. Chissa' perche', mi viene in mente "Impressioni di Settembre".

09 MALE D'AMORE
(... L'amore sfugge a qualsiasi regola, nessuna definizione puo' catturarlo. Le umane certezze franano di fronte ad una carezza.)
Se avete presente i musical di Broadway, sapete che a un certo punto c'e' sempre un pezzo un po Rock&Roll nel quale
l'intero corpo di ballo si esibisce in una coreografia di gruppo e canta in coro. Non poteva mancare in questo lavoro che, appunto, e' un musical.

10 LA MORTE NON MUORE
Rock di tutt'altro tipo. Vero prog-rock con svise di chitarra da capogiro. E' l'epilogo. La folla assedia il castello. Vuole Dracula sul rogo. Il quale li blandisce: "Voi uomini sciocchi e impotenti, che vi compiacete convinti, e con prestazioni penose, lasciate infelici le spose"

11 UN DESTINO DI RONDINE
(Il viaggio piu' breve, quello verso lo sguardo di chi ci e' accanto, e' in realta' infinito)

- parte I
Vero clou del disco, gli amanti l'uno di fronte all'altro. "Vai via perche' non posso offrirti niente, tranne me...."
Pezzo romantico e allo stesso tempo maestoso. Una costruzione lirica tipo aria Puccinana si sposa con suoni e atmosfere del rock romantico. Brava Dolcenera, ottima interprete.

- parte II
Eccezionale finale corale per rock band, orchestra sinfonica e straordinario coro. Questo bellissimo coro e' davvero impressionante quando canta potente e angosciante, come anime del purgatorio "Noi vogliamo sangue".
Viene da chiedersi se avessero costruito tutta l'opera su questo triangolo. Ma forse per un opera vera e propria e' ancora presto....




Il futuro:
La PFM ha dichiarato che nel 2006 mettera' in cantiere un progetto che avra' come soggetto Mozart, in occasione del 250o anniversario dalla nascita. Diavoli di musicisti, una ne fanno e cento ne pensano!



Dedica:
Un saluto agli amici della TRANSILVANIA. Spero mi perdonino per aver scherzato con loro. Benvenuti in T-Musica, il club degli amanti della buona musica.

[Modificato da mariusko 06/11/2005 19.44]

bellissima recensione, complimenti

Grazie. Detto da te il complimento vale doppio.
Sono solo un dilettante, ma ci sto' prendendo gusto

Poi e' un piacere parlare di dischi cosi'. Ce ne fossero....

ascolto e vi faccio sapere!

Grazie Mariusko!