L'ARTISTA CONTRO I SITI CHE METTONO ONLINE I SUOI VIDEO E LE IMMAGINI
Prince chiede i danni ai fan
Lettera degli avvocati: «Ripagate discografici e produzione». Rivolta dei fansite: «Eravamo d'accordo»
LONDRA (Gran Bretagna). Prince vuole portare in tribunale migliaia di fan per violazione della legge sul copyright, ma la sua iniziativa ha scatenato la reazione furibonda degli interessati, che accusano il cantante di censura. A fare le spese dell’ultima decisione dell’artista, giudicata dai discografici la più controversa di tutte, nonché un pericoloso precedente, sono stati i suoi tre maggiori fansites: Housequake, Princefans, Princeorg costretti a rimuovere tutte le fotografie, i video, i testi, le cover degli album e ogni altro riferimento collegabile a Prince.
Prince (Afp)
DANNI - In una lettera, gli avvocati del cantante hanno chiesto ai rappresentanti dei siti incriminati di fornire indicazioni “circa le modalità di compensazione che intendono adottare per ripagare i loro clienti (ovvero, la Paisley Park Entertainment Group, la NPG Records e la AEG) dei danni subiti”. Per tutta risposta, i tre fansites si sono coalizzati nella Prince Fans United e promettono battaglia, giudicando un autentico sopruso l’ingiunzione legale, volta a soffocare “ogni critica negativa” nei confronti del piccoletto di Minneapolis. E non è tutto. A detta dei responsabili dell’organizzazione, infatti, il divieto riguarderebbe persino le foto scattate dai fan ai loro tatuaggi dedicati a Prince, come pure le targhe personalizzate delle auto, ispirate al cantante. “E’ davvero una mossa miope e stupida – ha tuonato Nicola Slade, nota critica musicale lond-inese, sulGuardian - perché Prince ha un sacco di fan sparsi in tutto il mondo e dovrebbe coltivare questi rapporti. Sono davvero scioccata”.
CAMBIO DI STRATEGIA - E pensare che il cantante è sempre stato in prima linea quando si è trattato di difendere i fan dal potere delle case discografiche e ha sempre mantenuto relazioni dirette con i suoi sostenitori proprio attraverso il web, tanto che è stato uno dei primi a vendere la sua musica online. Non solo. La decisione di regalare l’album Planet Earth durante i concerti londinesi alla 02Arena e di allegare il cd all’edizione del Mail on Sunday del 15 luglio (3 milioni di copie tirate per l’occasione) era stata salutata come una geniale operazione di marketing, a dispetto della reazione furibonda della Sony, che ha ritirato il disco dal mercato inglese. “E’ un paradosso che un musicista che ha sempre fatto così tanto per stare in contatto con i propri fan e che si è fatto promotore di crociate contro le case discografiche (nel 1993, in contrasto con la Warner, cambiò il suo nome scegliendo un “simbolo d’amore” impronunciabile per “liberarsi” dalla schiavitù della sua etichetta, ndr) sia coinvolto in un’azione che, di fatto, cancella la stessa ragion d’essere dei fansites – ha sottolineato Alex Burmaster, analista di Nielsen Online – ma è anche il segno di un uomo che è sempre andato contro corrente. Non a caso, agisce in questo modo proprio adesso che molti artisti stanno cavalcando il fenomeno mediatico”.
DALLA COLLABORAZIONEAGLI SCERIFFI - Una portavoce della Prince Fans United ha ribadito che i siti hanno sempre lavorato in collaborazione con il management dell’artista. “Prince si è messo in testa di controllare internet al 100%, ma non può farlo senza violare la libertà di espressione delle persone”. La speranza è che il cantante torni sui propri passi e permetta così ai fanclub sparsi sul web di continuare a svolgere il loro compito, senza la continua minaccia di azioni legali. Ma se questo non accadrà, saranno gli stessi fan a portare Prince in tribunale. L’iniziativa adottata ieri contro i siti internet dei suoi sostenitori segue quella contro Youtube ed eBay: nel settembre scorso, infatti, Prince aveva incaricato la compagnia Web Sheriff di controllare la rimozione di 2.000 videoclip postati su Youtube. “Prince chiede solo il rispetto dei propri diritti – aveva spiegato all’epoca John Giacobbi, amministratore delegato della Web Sheriff – e vuole creare un modello per gli altri artisti”. Un modello che, a quanto pare, sembra aver funzionato, visto che altri colossi come la MTV e la Premier League hanno poi intrapreso analoghe azioni legali per tutelare il copyright sulle immagini trasmesse dai video.
Simona Marchetti
http://www.corriere.it/spettacoli/07_novembre_07/prince_fan.shtml
E' impazzito ? ....sono proprio curioso di sapere dove vuole andare a parare....stiamo a vedere.....