LA BOTTEGA DELLO ZINGARO ...(grazie della visita) BOTTEGA GANG-Le parole per dire tante cose graffiando la Vita -by Gruppo Selvaggio" Chi copia commette una violazione del regolamento ( Forum ) "

Dall'inquieto risveglio, (by albert giulini)

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    00 18/02/2024 10:05
    "Sto bene con i morti e con coloro che non sono ancora nati" (Paul Klee)



    (brevi prose spesso autobiografiche, frammenti sparsi anche storico-poetici).


    Trovare un’erba primigenia
    oltre le stagioni dell’uomo
    (specie attualmente).

    Dedico questo 'passaggio' di ombre che in lingua spagnola equivalgono per me agli uomini tra un mondo che se n’è andato per sempre e un quid sul globo terracqueo che sta nuovamente germogliando in qualità di ‘alternatore genetico’ – nonostante tutto.


    Chiaroscura se ne va cicala
    lasciando pure ambigua
    la sua difficile impronta di formica.

    La vita era ovunque nei boschi…
    (frammento in cui sono evidenti piccoli echi virgiliani; Publio Virgilio
    Marone, la guida di Dante nella Divina Commedia, visse all’epoca di Cesare Augusto
    imperatore, e ne fu amico). – Cercando quindi sul web notizie su alcuni poeti latini, mi sono
    casualmente imbattuto in un tale prof siciliano che è più o meno mio coetaneo, ama anch'egli
    i poeti antichi, in particolare sia greci che latini. Ma per me la Sicilia è legata alla
    fidanzata svizzera che incontrai a Taormina quando avevo vent’anni: assomigliavo un po’ a
    Luigi Tenco e un po’ a Helmut Berger-Ludwig di Baviera, lei all’Eva di Diabolik; stranamente
    mi lasciai davvero andare – forse mi innamorai anche se
    non sarebbe stato proprio il caso; non finì tanto bene; ma come cantava De Andrè: “io ti dico è stato
    meglio lasciarci che non esserci mai incontrati”.
    [Modificato da albert314 06/04/2024 17:17]
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    albert314
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    00 18/02/2024 15:16
    Tutto ciò che scrissi interamente in italiano ha (tuttavia) avuto un'infinità di lettori e visitatori internazionali, anche mediante la ex 'fratellanza-indoona', migliaia di commenti specie in inglese, molti dei quali davvero squisiti da riuscire a portarmi in paradiso quasi dimentico per un po' degli stressanti tormentoni, molteplici infernetti che mia moglie ed io stiamo attraversando - imbrigliati in una sorta di im/personale buco nero durante questi tempi ultra-standard che corrono.
    Comunque si evolvano oppur s'inceppino le cose, avevo concepito un tale blog in maniera sostanziale d'una cultura istintiva che di fatto ci ho buttato 'dentro' con immediatezza - per nulla mediata da non sempre fulgidi ripensamenti - un miscuglio-intruglio un po' ibrido 'androgino' tra irrazionalità ed inconscio primordiale.

    Meditando tra gli altri:

    Con me c'è l'assoluto o non v'è niente (Antonin Artaud) --
    Sentieri interrotti (Martin Heidegger) --
    Che ci faccio io Qui? (Bruce Chatwin) --
    La Poesia dimenticata, nella fattispecie quella di Dino Campana,
    per vocalizzi magniloquenti del Bene Carmelo --
    Non al denaro, Non all'amore né al cielo, ovvero: In direzione
    ostinata e contraria (De Andrè, dal poema di Lee Masters) --
    Aggiungerei "La cognizione del dolore" di C.E. Gadda, forse con l'ausilio pur illusorio d'uno 'psyco' come Rekj, dopo aver ascoltato in tv le sue illuminanti affabulazioni riguardanti Jackson Pollock, Antoni Tapiés (catalano informale internazionale) ed altri speciali artisti 'contemporanei', da una Cornice interna di Palazzo Litta in MI).

    [Modificato da albert314 30/03/2024 11:59]
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    albert314
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    00 18/02/2024 16:18
    Ma come si fa a parlare di "respiro internazionale"? se si fa fatica a respirare già così normalmente...

    Magari uno pensa di poter sfuggire a coatte classificazioni... se è cresciuto con l'impegno di seguir le tracce bizantine di Paolo Silenziario, degli epigrammisti latini, di Lucrezio Caro(...) fino a... citerò almeno Morselli: suicidatosi mediante la 'ragazza dall'occhio nero': la sua Browning 7,65, autore di 'Dissipatio Humani Generis': ottimo titolo preso da un autore antico come Giamblico.

    Una strana febbre mi sov-viene pensando a dove m'è capitato di nascere: a MI ! (ovviamente solo fino a un certo punto città "livida e sprofondata per sua stessa mano" come cantava Fossati, ovvero "la bottiglia di orzata dove galleggia MI" se ascolti De Andrè).

    Figlio di nobildonna decaduta, vanitosa e perbenista, che però mi desiderava poeta fin da quando mi portava in grembo, quasi desiderasse nel subconscio un figlio un po' diverso che venisse a riscattarla dall'ottusa realtà mondana... e poi? M'ha ben presto rigettato, buttandomi tra le braccia del Nulla...

    Nascere a MI, ai miei tempi, sarà stato magari edificante; considerata storicamente la città "di maggio", oppure per altri storici sorta tra nebbie paludose, originata cmq su palafitte da una certa gallica tribù.

    Quand'ero ragazzo un'amica romana che conosceva bene sia me che la suddetta metropoli, aveva sentenziato: "Tu? non sei dentro i meccanismi che MI consente!".

    Con 'mea mater', rapporto edipico rovesciato (una katà-strofé pe’ me...): era una mezza tedesca con l'ambigua testina da vitella, e stava sempre dalla parte del potere, proprio quello arrogante e tirannico, tra l'altro desiderava che nascessi femmina: ebbe perciò una crisi di rabbia e pianto trovandomi (secondo una mentalità alquanto malefica) bruttino o mostruosetto come un piccolo alieno.

    Madre, i rintocchi delle campane suonano a morto,
    tu verrai sepolta nel piccolo cimitero di campagna,

    ...e da parte mia non ti meriti niente:

    hai mitizzato gli iniqui devastando la mia vita,
    mettendo a dura prova le mie ultime speranze:
    erano le ultime lievi divinità alate, mentre tu indossavi
    maschere bronzee e pesanti ali da pipistrella.

    ***

    AMICIZIE -
    Strinsi amicizia col pittor 'druida' Mozartius, che era tornato da viaggi in India e in Australia: sembrava un miscuglio tra un antico sacerdote celtico-valdese, una specie di Bukowski italo-triestino, Obelix compagno di Asterix, e dipingeva a spruzzo.

    Frequentavo inoltre Jaques, pianista marsigliese che in quell'epoca abitava di fronte al Conservatorio di MI, dalle fattezze sembrava proprio un nipotino di Oscar Wilde; quando poi si trasferì a Parigi mi lasciò tra le braccia di due donne: madame Claude, intellettuale alcolista parigina, sposata ad un frustrato-masochista giornalista milanese che lei si compiaceva di cornificare con chi le capitava a tiro.

    L'altra donna, la sua collaboratrice domestica che dipingeva gattini neri e piccoli preti impiccati nella sua vaga ottica sadico-lunare; mentre Jaques, il concertista di Scarlatti e del Notturno, sembrava proprio voler scomparire dalla faccia della terra, cosa che abbastanza vertiginosamente avvenne (a causa dell'Aids).

    Provo a raccontarmi in tale maniera piuttosto sgangherata, legata all'autocoscienza d'una un po' eclettica matrice filosofica, tenendo sempre presente da un po' di tempo a questa Non-parte: ormai da tempo per me non si va Quasi più (specie intellettualmente) da nessuna parte - ma credo per es. nelle peripazìe letterarie d'uno scrittore del '500 che stimo assai - quel gentiluomo perigordìno, cresciuto appunto in terra di Aquitania.
    [Modificato da albert314 30/03/2024 13:11]
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    albert314
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    00 19/02/2024 20:47
    mater, forcipe mostruoso (in un film di Quentin Tarantino?) m'hai sodomizzato forte e x sempre - non m'hai certo insegnato (da ragazzino), a difendermi dalle maledette insidie dei parenti-serpenti.

    Mater, bambolina da circo equestre, fosti davvero l'anodìna(=vischiosa) anguilla 'agonizzante' per avermi partorito 'ancora' masculo? Ah, pernice-perniciosa avvoltolàta ancora nei miei giorni perduti! Andavamo pedalando sul tandem in Maremma, (m'avevi portato là... perché dovevo guarire: intossicato com'ero dal pesce in Belgio a Ostenda, durante l'estivo viaggio scolastico; quindi litigammo verso Roma facendo dal vivo qualche 'fiction' d'un medievale 'romeàggio' - poi fino a Tropea - vicino al "male oscuro" (lungo monologo autobiografico) di Giuseppe Berto; e mi sono ricordato le sorgive di antichi poeti, i taccuini che spesso rimangono in casse rugginose, oppure semiconsunte nei cassetti... Magari qualche studioso andrà a recuperarli, a scovarli per la 'misericordia' di parecchi anni più tardi... "Hai capito bamby, sull'Alpha-centauri con qualche molla rotta?", "Ora abbiamo come mai prima diverse vie d'uscita, entrate intermedie et voilà...", "Come mio padre, il tuo presunto marito, mi dilettavo di Storia: molte di quelle vicende van sempre un po' riscritte - perfino il Don Chisciotte va qualche volta - come giustamente pensava Carmelo - ri-scritto.

    Mater-matrigna, trojka gemens "in questa valle di lacrime" et ghignate, ahi-legnosa balalaika, non posso certo chiamarti come il poeta siculo "Dulcissima mater...", tu stessa fosti una vittima dei paré-serpé, a cui ti consegnasti mani e piedi per paura e debolezza caratteriali. (O Mammuth d'una trojka in Russia - non è ovviamente solo un traino di slitte a tre cavalli, ma anche un triumvirato politico_direttivo...ossia un potente organo di controllo). Non ero certo io 'il tuo eroe' ma solo un 'piccolo seme' che ti aveva deluso..., Eri tu la Bambola di legno, una specie di Marilyn...(Non ne aveva per caso parlato Puskin, prima di venir sparato in quel mortal duello?)
    [Modificato da albert314 30/03/2024 13:42]
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    albert314
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    00 21/02/2024 17:04
    Devo procedere per frammenti ricorretti e rimaneggiati - sia per la lenta vicissitudine dei frammenti che mi risulta particolarmente congeniale, di volta in volta riscoprendo qualche sfumatura che un archeologo o un pittore porta fuor da luce interiore - e non ho quasi mai sopportato le troppe 'trame effettive' elocubrotiche di tanti film e quantità acerebrali di libri - che alla fine ci danno nausea o malditesta. Le troppe mostre, legate ad esposizioni di dipinti tra fumetto e tecnologie, non mi riguardano. Oggi uno stoico non può che essere insofferente: stoica 'insopportazione' d'ogni trappola mascherata.

    Passo oltre i rintocchi di campane, antiche distese oblunghe e diseguali di campi antichi (o postmoderni) spesso teatro di tafferugli o battaglie vere e proprie, sepolcri perfino nei nostri abituali narcisismi, 'megalomanie' d'un passato magari assai remoto. Non ci resta addosso e 'dentro' che un po' di ulteriore cenere, credo di scrollarla via perché non m'è entrata nell'anima, non è riuscita a penetrarmi il cranio a dismisura - vedo solo ai margini dei confini - ceneri secche come di camini e stufe, simili a sabbie nei deserti (intendo che la nostra Storia è trascorsa, anche se non era del tutto scontata, né d'altronde si debbono fare sconti al troppo numero di anime, ossia al 'gran deserto d'uomini' in queste società disastrate).





    [Modificato da albert314 30/03/2024 13:54]
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    albert314
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    00 22/02/2024 11:43
    Anche la mia passione per la Storia, per certe storie o periodi per es. bizantini m'hanno occupato davvero per parecchio tempo, forse certamente x più tempo di quello 'perso' nei vari letti, specie con molte donne, ma anche con rari, sporadici incontri con uomini che si sentivano già donne. M'interessava di più la storia di Giovanni VI Cantacuzèno, figlio di Anna Paleologina di Savoia, morta a Tessalonica a 59 anni, imperatrice bizantina: prima basilissa consorte e poi basilissa reggente dei Romei (che erano i romani dell'impero d'Oriente). Ma il figlio Cantacuzèno visse fino a 91 anni, per molto tempo a Costantinopoli, morto poi nel 1383 a Mistra, ex comune della Grecia nel Peloponneso, dopo aver abdicato al trono diventando monaco col nome di Giosafà Cristòboulo. Trovo molto importante la casa reale dei Cantacuzèni, perché tale famiglia fu "grecamente" ovvero egregiamente originata addirittura dai paladini di Francia. - Da Costantinopoli Anna di Savoia s'era fatta appoggiare dai bulgari... ma uno dei Cantacuzèni aveva chiesto aiuto ai turchi ottomani, così una tale Teodora Cantacuzèna venne data in sposa al figlio del sultano, e da questa unione nacque il primo insediamento turco in Europa. Forse ho fatto un po' di confusione 'visionaria' tra il numero o sigla di un nome d'imperatore e l'altro, e la mia un po' morbosa passione per certi periodi storici andrebbe magari liquidata - dato che sono un dilettante in erba... anche se qualunque erba attualmente risulta assai più 'velenata' che nel passato.

    UN'AMICA --
    La Rubinia siracusana, residente a MI, si chiamava Paola e mi adorava davvero; semplice ed umilissima l'avevo conosciuta tramite il figlio di poeta siciliano, poi è morta così un meriggio mentre stava preparando cibi abbastanza genuini (secondo certe antiche ricette sicule) per me ed alcuni amici che portavo da lei per atavica abitudine. Ebbe una specie di collasso, cadde all'indietro picchiando con la testa contro lo spigolo del tavolo da pranzo, andò subito in coma per fuoruscita di materia cerebrale. Quando l'infermiere addetto all'Obitorio di zona, mi chiese se volevo vederla scoprendo il classico lenzuolo bianco, rifiutai... La rivedo sorridente salutarci festosa da lassù, la sua alta finestra. Affittava due o tre stanze del suo spazioso appartamento a ringhiera: una stanzetta a Nino l'egiziano, l'altra allo studente siculo chiamato "pesce d'uovo" col quale ho poi instaurato una duratura amicizia, una tantum, vagamente erotica...
    [Modificato da albert314 23/02/2024 19:05]
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    albert314
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    00 22/02/2024 18:58
    A me stesso:
    La tristezza ti appartiene ancora
    Come anche l'insicurezza.

    Cmq se ùfico ri-nacqui a MI... Descrivo poi il padre mio così: uomo senz'altro generoso, avvucat lumbard-piasentén; ebbi tra l'altro l'onore di conoscere il suo collega De Mojana, cultore di Rossini e Wagner, che fu poi eletto principe dell'Ordine di Malta.
    Detto tra noi [mio padre] era anche capitano degli alpini e alzava sempre il gomito pur non reggendo affatto l'alcol: l'ho sempre sentito gridare, e gridava quasi sempre nel vuoto, contro i muri del suo 'pianto antico'; quando ‘io’ pontificavo, lui si tappava le orecchie e andava avanti a bere i suoi grappini, però gli piaceva quando per es. gli leggevo ‘Il mestiere di vivere’ di Pavese e ‘Lavorare stanca'; oppure quando lo accompagnavo nei nostri giri per il nord-Italia...

    Il drammaturgo perugino Max mi fu utilissimo dal punto di vista del nutrimento culturale; forse aveva un tumore allo stomaco che lo portò alla tomba nonostante si cibasse quasi esclusivamente di riso macrobiotico, a volte all'improvviso andava a vomitarlo nella vasca da bagno, e quando mi capitava di assisterlo mi diceva con voce più che affaticata: “Dio...te ne renda merito!”. Mi aveva chiesto tra l'altro di fargli da assistente alla regia per una tragedia dell’Alfieri, ma non potei certo presentarmi 'per tempo' - in quanto m’ero ammalato d’una forma cronica di epatite C... Forse in me sopravvive cocciutamente un fedele protòtipo dell'artista màudit; e lo psichiatra che si prendeva cura della depressione di Max, e già curava pure un mio zio materno, mi disse una volta: “Ma perché lei guarda tutti un po' male? Lo sa che porta negli occhi il bagliore offuscato da qualcosa che somiglia ad un mestruo perenne?".
    [Modificato da albert314 23/02/2024 19:10]
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    albert314
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    00 23/02/2024 11:41
    "L'arte non è mai un traguardo, ma un cammino: ciò che conta non è la meta, ma la strada percorsa" (Melania G. Mazzucco)

    Non è tanto questione di mostri ma di maschere: spero pertanto d'essere un piccolo distruttore di maschere di quest'epoca, come insegnava Schiller. - Poiché anch'io sono attraversato da periodi estremamente critici... ho coniato la seguente massima: NON SONO ATTACCATO A NESSUN LUOGO E NEMMENO ALLA VITA: DA MOLTO TEMPO NON LA CONSIDERO CHE UN OPTIONAL...

    Ripeto per altro come un mantra questo pensiero o concetto:

    Se anche fossi una particella aliena
    di poesia incarnata (o non ancora disincarnata)
    una sorta di 'maya galattico'...

    Non sarebbe forse meglio sentirmi già ora
    disincarnato?

    ***
    E' come se provenissi dalla Magna Grecia oppure più o meno dai tempi di Alcibiade, credo nello spirito critico che mette tutto in discussione a partire da noi stessi. Fin dall'inizio... ho avuto la visione di un viaggio iniziatico (poetico) al futuro non proprio 'anteriore' ma decisamente remoto.

    Con i soldi che mi aveva lasciato l'attrice rimasta a Salisburgo, pranzai a Zurigo in piazza Lavater con un fotografo del Piccolo Teatro, e non ebbi tanto tempo per ripensare alla fidanzata zurighese che avevo incontrato anni prima a Taormina, colei che in sostanza mi aveva mollato proprio alla stazione di Zurigo, perché s'era accorta che avevo 'guardato' nella sua borsetta: non già in cerca di soldi ma per cercare attraverso la sua carta d'identità o la patente di ricostruire un po' meglio quella sua un po' misteriosa identità psico-fisica: lei prima di tutto sexy-avventuriera abbastanza agguerrita rispetto al bel giovanotto tutto sommato un po' sprovveduto e schivo, perfino 'schizoide' sempre in giro con pochi soldi, che si presentava immaturo come uno pseudo play-boy. - Oltretutto non sarei mai potuto diventare una star come G. presso il duca di Sassonia; poteva infatti G. gioiosamente olimpico e già abbastanza ricco - fuggire di notte alla chetichella verso l'Italia sulla carrozza della posta - e stare così in giro per la penisola quasi due anni, dal 1786 all'88... perché doveva pur dare uno stacco alla sua Sassonia, per 'rigenerarsi' culturalmente soprattutto a Roma, essendo un grande studioso della romanità antica.

    ***
    Ezra Pound prediligeva Properzio al posto di Catullo, e (più d'un secolo fa) chiamava Catullo (ma non sono affatto d'accordo) "estremamente indecoroso". Pound forse pensava che 'noi' eravamo "con le menti ancora sospese sui testicoli". - Cmq è molto bello comprendere Pound che sta vivendo un tale verso : "Quando vedo come il nero inchiostro immortale".

    Non sopportavo (neppure) che Montanelli prendesse sottogamba, secondo la sua mentalità, un libro più unico che raro come il Satyricon, ma forse non lo conosceva nella geniale traduzione di Piero Chiara. Se non fosse stato un libro davvero importante nel suo genere, non avrebbe potuto mai ispirare a Fellini nel '68 un gran bel film.




    [Modificato da albert314 23/02/2024 19:31]
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    albert314
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    00 24/02/2024 13:56
    16.
    Prima
    di venire al mondo
    ero già
    nella fossa dei serpenti
    con un piede - e con l'altro
    fuori dal cavallo di Troia.

    17.
    Vorrei sapere perché
    tutto dovrebbe restare com'è
    e noi come siamo.

    Finirà quest'epoca...
    costretta dagli eventi
    a lasciare 'nu spaziu abusatu.

    ***
    "Quando davvero non ti interessa più niente di quello che pensano gli altri, vuol dire che hai raggiunto
    un pericoloso e fantastico livello di libertà" (Giorgio Terzo'' bolognese, archeo#astronomo c/o Giara Wine).
    [Modificato da albert314 24/02/2024 16:14]
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    albert314
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    00 06/04/2024 14:25
    Patricia - Sì, penso che tu sia gentile, quindi credo che non la disturberò con i miei messaggi.
    Albert - non mi disturbi, no problem..
    Patricia - Ok, mi fa piacere sapere che non sono d'intralcio, ma hai conosciuto altre ragazze prima di me...solo su internet?

    A - si, alcune, ma vengono e vanno.. come nuvolette un po' vane, non si capisce mai bene cosa vanno cercando

    P - Perché dici che vanno e vengono? Cosa succede quando se ne vanno?
    A - Ha, niente, dico che.. come arrivano sul web poi facilmente scompaiono nel nulla, sembra un gioco bolso, un po' così,
    sono femminelle curiose ma fanno parte di un cliché.

    P - Beh, non importa, ho parlato con due uomini che continuavano a chiedermi sesso e foto del mio corpo, però io mi
    rispetto, e lo farò solo per l'uomo che amo molto, nessun altro.
    A - sì, giusto, fai bene

    P - Conservo il mio corpo per il mio uomo e solo per lui
    A - ho capito, mi fa piacere ma non so perché lo dici proprio a me
    P - Voglio dire, sono felice di parlare con te, sai, mi sento sola in Canada, da quando mi sono separata, non mi fido delle
    persone, perché ho sofferto molto nella mia ultima relazione, ed è per questo che mi piace conoscere le persone. Ho
    imparato un po' d'italiano a Torino quando facevo un corso di 'beauty' femminile...

    A - sono uno scrittore, ma vedi, ho dei parenti che mi fanno del male mi stanno portando in tribunale da anni per la
    loro avidità, aspirano col loro pazzesco avvocato a portarmi via tutto.

    P - Ma perché la famiglia t'ha denunciato, senza essere io troppo indiscreta?
    A - è una faccenda molto complicata, devi sapere comunque che l'errore a monte parte dai nostri genitori - perché loro
    fin dall'inizio non fanno le cose giuste per i figli, in quanto propendono per uno piuttosto che per l'altro
    e questo ingenera degli squilibri sia materiali che psichici.

    P - Sono d'accordo con te: tutti i bambini meritano lo stesso amore fin dall'infanzia. Quanti fratelli e sorelle hai?

    A - uno, che è morto molti anni fa, adesso infatti devo vedermela con i miei nipoti e la cugna che è la 'vipùra' (vipera)

    P - Ok, capisco, hai già un nipote, questo è un bene.

    A - no, non ho nipoti da nonno, per carità non mi sentirei un nonno, i miei nipoti sono figli del mio defunto fratello,
    il quale essendo stato un pubblicitario, se la spassava bene però era debole come marito, sottomesso alla...vipera! Per
    cui da allora ci faccio le spese anch'io..
    P - Ho capito che sei una brava persona, so che hai un cuore... Ho un sacco di amore da condividere per davvero
    e mi piacerebbe riceverne di più

    A - Tengo cuore latino, e ti posso dare la mia amicizia sincera, non ti basta? appartengo poco a questo mondo di intrighi,
    mi sento un po' alien..(per es. mi identifico un po' in massimo decimo meridio, il gladiatore del film...)

    P - Mi piaci, sai che ci conosciamo poco, ma conosciamoci meglio. Potresti farti una foto in questo momento e mandarmela?

    A - guarda, sono sincero e puro ho bevuto vino pugliese.. però se riesco.. magari tra un po' faccio un selfie;
    peccato che non aggiu soldi attualmente, tu sei sveglia e andresti bene come mia speciale segretaria, ma purtroppo..
    (è solo un piccolo pensiero) --- tra l'altro ieri ho visto un bel film davvero notevole, sul segretario indiano
    della regina inglese Vittoria: costei è interpretata dalla famosa attrice 'bondiana' judi dench, è cmq incredibile
    come tutti a Palazzo fossero gelosi e invidiosi di quell'ingegnoso segretario, colto e devoto consigliere...vent'anni
    più tardi avranno pensato che quell'indiano era una specie di 'profittatore' come Rasputin in Russia, ma...

    P - Perché parli di soldi
    In un'amicizia non c'è bisogno di investire denaro
    Comunque, io lavoro e non ho bisogno di soldi da un uomo.

    A - ecco mi sono scattato alcune foto, ora ne mando una...te gusta?
    P - Non ho mai visto il film che dici, grazie per le foto

    A - il film si chiama "Vittoria e Abdul (Karim)" e va visto, il regista è geniale (Frears, credo).
    ti farò leggere delle mie poesie, sono ingenuo 'per questo mondo qua' ma tu dovresti comprenderle perchè sei sveglia..
    se ci sarà un futuro dovrà essere spirituale nel modo giusto.
    P - Sono d’accordo con te, sai che abbiamo tutto il tempo per conoscerci, sarei felice di incontrarti uno dei
    giorni, ne sarei felice

    A - Siamo troppo lontani ed io sono troppo incasinato, ma restiamo sempre in contatto, ho visto che hai anche degli
    occhi belli-grigi chiari se non sbaglio
    P - Grazie per il complimento, mi piacerebbe conoscerti meglio e restare in contatto.
    Dimmi quali sono i tuoi caratteri? Sono una donna prima di tutto seria, sincera e poi sono premurosa gentile,
    fresca aperta a qualsiasi discussione e soprattutto molto rispettosa.
    A - bella la tua foto... ed io mi sento come un tuo zio...il mio unico vero hobby è la poesia come estensione.
    Vedi, io sopravvivo praticamente fuori dal mondo, attualmente mi mantiene la mia ex m. e sto infatti nella sua casa

    P - Non siete più una coppia ma sei ancora a casa sua. Qual è il motivo, se posso chiedere?

    A - bisogna essere amici, specie quando la passione finisce, altrimenti non resta nulla, sto parlando di quel che resta
    di una coppia; i figli per altro, sono ben altra 'cosa' con tutte le loro problematiche...
    Ma cmq non saprei dove andare, non ho soldi, ho tutto bloccato in tribun., mica posso finire al camposanto...
    però non è una tragedia la mia vita, ho visto tanti compagni che erano più giovani di me, morire di droga o in
    qualche altra guerra sul pianeta, e ci sono anche troppe guerre dei nervi

    P - Dove hai lasciato tutti i tuoi soldi?

    A - un po' li ho spesi, e molti me li hanno fregati i parè-serpè

    P - Hai speso tutto in cosa?

    A - niente, vivendo x anni qua e là, avrei dovuto impegnarmi di più x fare l'attore ed altro, cmq fa niente ormai
    P - Bene, vedo che tu e la tua ex andate d'accordo.
    A - certo, è indispensabile, specie quando sei accerchiato da problemi quasi insolubili.

    N.B.: La chat quindi è terminata a questo punto, in quanto, credendo che la tal Patricia, di origine francese, (ma forse invece è una dell'Est Europa), abitasse con la sua giovanissima figlia in Canada o nel Québec, le ho chiesto 'casualmente' che ora fosse lì da loro: ho detto 'qui è mezzogiorno'; a questo punto la tipa è stata 'smascherata' perché dopo un po' mi ha risposto "sono le 12,08", così ho controllato che ora poteva realmente essere in Canada ed è risultato "le 6,15": perciò non poteva lei dirmi che mi stava chiamando in chat alle 6 del mattino! Cioè tutto è possibile, ma non sarebbe cmq 'rispettoso', ah-ah... Dal che ho dedotto che semmai, lei abita in realtà dalle parti per es. di Torino... Essendo stata quindi sbugiardata, non ha più osato farsi viva.



    [Modificato da albert314 07/04/2024 20:09]