I am sorry, disse un capitano di lungo corso quanto la vita... Si sa che "Addio capitano, mio capitano" è una poesia, che non ho mai letto per intero, scaturita comunque dal genio di Walt Whitman in onore di Abramo Lincoln, citata dal prof John Keating (Robin Wiliams) nel finale del film "Dead Poets Society" (1989), in italiano tradotto 'filosoficamente' "L'attimo fuggente"; il regista australiano Peter Weir si era avvalso della valorosa sceneggiatura e soggetto di Tom Schulman, ma devo confessare che ho apprezzato tale pellicola solo parecchi anni dopo la sua uscita. Anche Lucio Dalla cantava di un capitano in una ben nota canzone, ma certamente si trattava di un altro capitano. - Non spesso ma almeno qualche volta càpita già d'essere o diventare 'capitani' per noi stessi, specie quando restiamo soli nel buio della notte "che ci inghiotte" come cantava egregiamente Ruggeri nei bei tempi remoti. Mentre ora pare proprio che sopravviviamo 'tutti' nel Ventre d'un guscio Vuoto nel "gran deserto d'uomini": a questa quasi atroce immagine di massa, coniata da Baudelaire, si aggiungono per es. enormi ossi di seppia montaliani - nelle società ipertecnologiche senza nessuna 'pietas' umana.
Due secoli dopo '"l'atomo opaco del male" cantato da Giovanni Pascoli, i mostri si sono con gran rapidità susseguiti ovunque - come per es. l'autore di questo abbastanza recente "brutale assassinio: il 44enne Fontana, quel pomeriggio, colpì alla testa la 26 enne con un martello, per poi finirla con un colpo alla gola. Poi fece a pezzi il corpo, conservandolo in un congelatore acquistato su Amazon, fino a quando ha abbandonato i resti nelle campagne di Brescia. Si torna in aula il prossimo 5 giugno". - Nel 90 dopo Cristo, durante il regno dell'imperatore romano Domiziano, figlio di Vespasiano e fratello di Tito - - Giovanni di Patmos, che sono convinto non fosse proprio l'apostolo Giovanni, altrimenti sarebbe stato troppo vecchio, scrisse nell'Apocalisse la visione del Trono di Dio simile a una pietra, siedono intorno 24 candidi anziani e vicino stanno pure 4 esseri con 6 ali ciascuno, pieni di occhi davanti&dietro. - Appaiono grandi segni nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i piedi, era incinta e grida per le doglie finché partorisce un maschio, ma ad essi si oppone un drago mostruoso e "scoppia una guerra nel cielo". L'arcangelo Michele fa precipitare il drago, la donna si rifugia nel deserto, allora il drago fa uscire dal mare un'altra creatura mostruosa, muoiono grosse parti del genere umano: chi si salva deve adorare la Bestia marina, la quale impone un marchio in fronte e sulla mano dx. Si può dire quindi che riesce a sopravvivere soltanto un uomo o donna su 1000, un po' come nella sincera canzoncina morandiana "Uno su mille ce la fa..." - Ah, dimenticavo: dal quinto sigillo escono tutte le moltitudini di martiri che reclamano giustizia... Ecco il susseguirsi di tutte le disgrazie di 'sto mondo materiale e immateriale, poiché i peccati del genere di Adamo ed Eva sono i veleni stessi via-via inoculati da Satana: egli non è che sia fatto di materia ma è uno spirito, non tanto libero, creato cmq pure lui da Dio, infatti alla fine finirà in catene per 1000 anni, ma fino ad allora si può riprodurre in tutte le forme 'viventi' e mortali che vuole, per sedurre e tentare appunto il genere umano a suo piacimento, cercando in tutte le maniere di 'fargliela pagare a Dio' per tutto il sangue versato ed il Dolore universale.... Noi per es. leggiamo nel geniale poema di Baudelaire "Pietà, Satana, del mio lungo soffrire", oppure "Una stagione all'inferno" che è poi stata la baldanzosa-desolata giovinezza di Rimbaud, fatto sta che "l'Apocalisse di Giovanni "termina con la visione dei nuovi cieli e della nuova Terra".
[Modificato da albert314 30/05/2023 09:34]