DarkWalker
00giovedì 13 maggio 2010 12:25
Il Cdm convoca le regioni con la sanità in rosso: dovranno aumentare le tasse
«Il governo ci ha detto che le regioni con il deficit sanitario dovranno aumentare le tasse fino al ripianamento del deficit stesso». A dirlo è il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro. «Ci è stato chiesto di aumentare le tasse: è assurdo, iniquo e incomprensibile», ha commentato il governatore del Molise, Michele Iorio.
Sei Regioni convocate a palazzo Chigi. Questa mattina sei presidente di regioni, con relativi commissari (se diversi dal governatore) e assessori al bilancio sono stati convocati dal governo a partecipare al Consiglio dei ministri. Oggetto della convocazione é un punto della situazione sui piani di rientro dal deficit-sanità. Si tratta dei rappresentanti di Campania, Lazio, Calabria, Abruzzo, Sicilia e Molise. La richiesta del governo di aumentare le
tasse regionali per ripianare il deficit in sanità, però, non riguarderebbe Abruzzo e Sicilia. Il presidente della regione Abruzzo Gianni Chiodi ha spiegato di essere stato convocato «per errore»: l'Abruzzo e la Sicilia «hanno superato il tavolo di monitoraggio di aprile, quindi non c'era bisogno».
Fondi Fas bloccati in assenza di piani di rientro credibili. Il governo, ha riferito il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, non sbloccherà i fondi Fas destinati alle Regioni senza che queste abbiano un piano «adeguato» di rientro dal debito sanitario. «Non vengono messi a disposizione i fondi Fas - ha spiegato Scopelliti - se non si realizza il piano di rientro adeguato rispetto a quelle che sono le richieste del governo in sede di accordo e l'ipotesi ormai reale è che bisogna anche innalzare ulteriormente Irap e Irpef». Per rientrare dal deficit sanitario la Calabria sarà costretta ad «alzare tutti i tributi. Già sono al massimo, così saranno al massimo del massimo». In totale circa 50 milioni di euro in più. La Calabria, attacca Scopelliti, paga «la cattiva politica del passato: ancora non abbiamo una certificazione del debito».
Il Consiglio dei ministri è stato presieduto da Altero Matteoli, per una indisposizione del premier Silvio Berlusconi.
ma sono solo quelle le regioni in deficit? Non ci credo!^^
Cmq notare bene che le reazioni degli esponenti degli enti locali piuttosto che inserirsi in una logica centro vs locale si adattano invece a una logica destra sinistra, a certificare lo stato puramente scenografico di certi urli che vorrebbero l'italia divisa in duecento popoli quasi inconciliabili fra loro :D
=Mimmoxl=
00giovedì 13 maggio 2010 21:24
Ci iniziamo a preparare al decantato federalismo fiscale?
E speriamo parlino di deficit e non di debito altrimenti stiamo freschi...Se è vero che qui in campania abbiamo un debito di 1 MLD di € significherebbe far pagare 2000€ di tasse A TESTA inclusi neonati e pensionati...
Insomma... Ci sarà di che divertirsi!
-Giona-
00venerdì 14 maggio 2010 13:49
Re:
DarkWalker, 13/05/2010 12:25:
ma sono solo quelle le regioni in deficit? Non ci credo!^^
Cmq notare bene che le reazioni degli esponenti degli enti locali piuttosto che inserirsi in una logica centro vs locale si adattano invece a una logica destra sinistra, a certificare lo stato puramente scenografico di certi urli che vorrebbero l'italia divisa in duecento popoli quasi inconciliabili fra loro :D
Beh, è abbastanza logico che gli esponenti politici, anche locali, mirino ad addossare le colpe della situazione disastrata delle loro finanze alle amministrazioni precedenti, tanto più che nel caso di queste regioni, ad eccezione di Molise e Sicilia, i presidenti in carica sono succeduti ad altri amministratori di opposto colore politico. In realtà però bisogna ricordare che la situazione deficitaria di Abruzzo e Lazio era già iniziata durante le amministrazioni di centrodestra della legislatura 2000-2005 (i presidenti erano rispettivamente Pace e Storace) ed era proseguita con le giunte successive, presiedute da Del Turco e da Marrazzo.
A me tuttavia è sembrato che i vari presidenti di regione attuali abbiano effettivamente gridato all'ingiustizia da parte del governo centrale, e che caso mai la più "conciliante" fosse la Polverini.
=Mimmoxl=
00venerdì 14 maggio 2010 19:24
La cosa che però mi lascia più perplesso è il fatto, SE HO CAPITO BENE, che questa sarebbe la condizione affinchè lo Stato molli i fondi FAS...
Ma, scusate, visto che i fondi FAS sono Europei a che titolo lo stato centrale può fare questi ricatti? Già ci hanno rubato grandi stanziamenti dei FAS per l'ultima finanziaria almeno quel che rimane potrebbero darli no?
Ripeto, non entro nel merito, è giusto che le regioni in deficit paghino, quello che non mi piace è che si pongano delle condizioni per dei fondi che in teoria ci spetterebbero di diritto...
Riccardo.cuordileone
00domenica 16 maggio 2010 12:34
Tanto alla fine li sganceranno anche sta volta...
Malduin
00martedì 18 maggio 2010 23:40
Re:
=Mimmoxl=, 14/05/2010 19.24:
La cosa che però mi lascia più perplesso è il fatto, SE HO CAPITO BENE, che questa sarebbe la condizione affinchè lo Stato molli i fondi FAS...
Ma, scusate, visto che i fondi FAS sono Europei a che titolo lo stato centrale può fare questi ricatti? Già ci hanno rubato grandi stanziamenti dei FAS per l'ultima finanziaria almeno quel che rimane potrebbero darli no?
Ripeto, non entro nel merito, è giusto che le regioni in deficit paghino, quello che non mi piace è che si pongano delle condizioni per dei fondi che in teoria ci spetterebbero di diritto...
C'è un "problema morale" di fondo.
I fondi FAS sono per lo sviluppo ma, facciamo un esempio.
Dare i soldi a chi ha il budget fuori controllo permetterebbe, indirettamente, di finanziare ulteriormente le ruberie. Avendo risorse aggiuntive per lo sviluppo (i fondi FAS) sarebbero invitati a muovere tutte le altre risorse sulla spesa corrente.
in ogni caso tagliare i soldi è il modo più efficace per fare pressione sui politici (mentre l'aumento delle tasse è una pressione fatta sui cittadini)