nel confronto, anche se "improponibile" per distanza cronologica ( la balestra cinese del I-II d.c e la balestra genovese del 1200 ) si nota che la balestra a ripetizione cinese fosse strutturata,senza grilletto, per effettuare un ritmo di tiro di 60 frecce al minuto ( circa 10 ogni 10 secondi in media ) contro due quadrelli al minuto della balestra genovese. La balestra genovese però ha il vantaggio di una gittata enormemente superiore ( 400 metri di gittata massima utile contro 180 ) e probabilmente anche di maggiore potenza di penetrazione considerando il fatto che in Cina si combatteva usando scaglie di ferro generalmente come protezione della maggior parte dei guerrieri mentre in Europa la balestra doveva far fronte a corazze e maglie di ferro di maggiore spessore.
In fin dei conti però un gran numero di balestre a ripetizione cinesi ( riproducibili in massa a costi bassi visto il limitato numero di elementi richiesti ) poteva sopperire alla minore potenza. Tuttavia c'è anche da ammettere che i balestrieri europei erano meglio protetti da corazze e cuoio e organizzati nelle compagnie professionali erano anche molto meglio addestrati al combattimento pure a corpo a corpo ( avevano in dotazione spade corte o pugnali ) mentre i tiratori cinesi erano spesso reclute ( come era in fin dei conti il grosso delle armate cinesi ) che provenivano dal ceto contadino non certo all'altezza di far fronte a professionisti della guerra come i balestrieri europei quasi tutti mercenari.