A parte il fatto che magari un giorno mi prendi da parte e mi spieghi per benino che cosa significhi “ avere il mito per un gruppo”
(scherzo).
Senza offenderti, per carita’, e sperando di non ledere profondamente il tuo animo di madferit puro e integro, con tutto il diritto che hai di esserlo e di ritenerti tale, cerchero’ di spiegarti il mio punto di vista.
Sono perfettamente conscia di non aver vissuto gli oasis come mi intendo io, come avrei voluto. Dio solo sa quanto darei per essere nata anche solo dieci anni prima, magari in un altro posto, se vogliamo dirla tutta. Ma le cose sono andate diversamente.
Gli oasis sono stati per lunghissimo tempo la mia band preferita in maniera maniacale. Magari non ho comperato tutto tutto, anzi, non ho comperato praticamente niente, ma qualitativamente non mi sento meno fan, e sai perché?
Perché ho sempre provato un amore appassionato per questa band, anche se si trattava di un amore sfasato nel tempo. Perché quando avevo tredici anni Noel Gallagher mi ha salvato la vita, ma che te lo vengo a dire a te? Perché sempre a quell’eta’ per chissa’ quale condizione astrale ho avuto la fortuna, per me, di ascoltare per la prima volta wonderwall e don’t look back in anger, ma è stato grazie alla promozione mediatica di quel periodo di un album come SOTSOG che ho saputo veramente chi fossero, che mi sono interessata, che ho semplicemente cominciato ad ascoltarli, pian piano, abbandonando tutte le possibili opzioni di ascolto musicale che una menomata di quattordici anni poteva avere nel 1999. ( non te li sto neanche a nominare perché mi viene da vomitare solo a pensarci).
Perchè Noel Gallagher con la sua musica, con le sue parole, con le sue interviste, mi ha condotta per una decisivo pezzo della mia vita ad una conoscenza musicale che non è mai stata fine a se stessa, che è sempre stata ampliativi, accrescitiva, e che tornava pero’ sempre indietro da lui, da Noel, dagli Oasis, in maniera ogni volta piu’ matura e capace di apprezzarli.
So perfettamente che cosa vuol dire emozionarsi davanti alla copertina di The Masterplan, cercare ogni minimo particolare nel booklet di Be here now, e so perfettamente anche che cosa voglia dire stare sveglia di notte d’estate quando non riesci a dormire e ascolti Don’t Look back In Anger o Live Forever sperando che la freschezza di queste canzoni porti un po’ di refrigerio anche nella tua stanza, leggendo contemporaneamente millecinquecento interviste accuratamente cercate e stampate, perché senti che solo per un pelo, per un minimo sfasamento temporale, per una cazzo di mancaiata di anni non hai fisicamente toccato il cielo con un dito e devi recuperare tutto cio’, almeno spiritualmente. Lo so perché quando sono triste lo faccio tutt’ora, non lo vengo certo a raccontare a te, di quanto mi doni un sorriso ascoltare Acquiesce o Talk Tonight. Perché quando vedo gli oasis in tv, per qualunque motivo, quando scorgo un trafiletto su un giornale, quando sento qualcuno che nomina “ i fratelli Gallagher” mi si stringe il cuore, è una cosa che non so controllare, anche oggi che li ascolto molto meno di tre quattro anni fa, quantitativamente. So anche cosa vuol dire venire presi per il culo per tutto questo. Per aver gettato la mia vita, se pur in parte, nelle mani di una rock n roll band.
Non mi sento meno fan perché anche io ho vissuto il mio pezzettino di oasis pur consapevole che quelli che entravano gloriosi al maine Road o facevano crollare Knebworth di gioia non torneranno piu’, mai piu’, e non solo, che io non li ho mai vissuti e non li vivro’ mai. Ma non rinnego gli oasis di Standing, gli oasis di Noel che nonostante tutto tira avanti, che nonostante tutto ci riprova, sempre, che nonostante tutto è sempre Noel. Non rinnego e non sputo sopra alle emozioni che mi hanno dato perfino canzoni di Heathen Chemistry, album che non sopporto, che pero’ ho riascoltato ieri e mi ha comunque trasmesso qualcosa, alla fin fine. Non sputo sopra alle emozioni pur fortissime che ho provato domenica sera, anche se Liam Gallagher con le palle, Liam gallagher che canta Slide Away con una voce che era la Voce piu’ bella, piu’ rock, piu’ grande del mondo, non c’era, non c’è piu’, e io non l’ho mai conosciuta sulla mia pelle.
Non mi sento meno fan solo perché non mi pettino come Liam, perché non sono un ragazzo e non mi vesto come lui, perché non ho una camera da letto che somiglia alle fotografie della camera di Marcy ( con tutto il rispetto), perché non mi sono comperata in contemporanea tutti i singoli, perché non ho guardato i telegiornali quando si parlava della faida blur-oasis.
Non mi sento meno fan solo perché ci sono momenti in cui adoro ascoltare i radiohead, sebbene di per s non saranno mai la mia band perefrita, o perché ventiquattro ore al giorno non ascolto be here now. E non mi sento meno fan quando dico che Liam talvolta mi delude, che Noel è il mio eroe, anche se lo dico in maniera ingenua e infantile. Semplicemente perché gli oasis sono cosi’, mi fanno sentire cosi’, mi fanno star bene, mi riempiono di gioia. Ci sono sempre stati. E sai perché?
Perché il motivo per cui la Musica, cosi’ come la Poesia e l’ Arte in generale, (ma la musica in particolar modo perché la musica ha davvero qualcosa di speciale) ha questa magia cosi’ preziosa è proprio per via della sua astrazione totale dai punti di vista spaziali e temporali. Perché un disco lo puoi far suonare per sempre e con lui rivivono anche i volti, i gesti, i colori, i profumi.
Quindi, sono con te quando mi dici che non ho vissuto certe cose, non le ho vissute fisicamente perché fisicamente è impossibile, non c’ero a Knebworth, non c’ero a earls court, non c’ero nemmeno a casa mia quando usciva il singolo di supoersonic, quando in tivvu’ passavano il video di wonderwall, ma la prima volta che ho preso in mano una chitarra è stato per merito di Noel, della voce di Liam che ghignava che forse non voleva davvero sapere, solo vivere per sempre. E per questo, non mi sento meno fan, o una fan falsa. Che poi potrei anche dirti che non voglio nemmeno sentirmi una fan, anche solo per il fatto che con gli oasis ci sono cresciuta ed il mio amore per loro va ben oltre tutto cio’ che possa essere descritto o si possa tentare di descrivere.
[Modificato da Anais87 15/06/2005 17.44]