VA A CASA TUA

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claudio.41
00lunedì 14 maggio 2007 10:38
VA A CASA TUA

(Marco 2:11 ; 8:26 ; Genesi 14:14 ; Neemia 3:28 ; Ezechiele 1:12)



"Casa" , una delle più dolci parole del linguaggio umano, è il rifugio dove il pellegrino si ritira dalle lotte della vita, per raccogliersi e riprendere fiato. Iddio è la nostra casa ; la Chiesa è la casa di Dio . Per "Chiesa", si intende nessun edificio o gruppo, ma l'assieme di coloro che sono "Corpo di Cristo __Chiesa Sua", che hanno lo sguardo rivolto a Lui solo , e non si contentano se non di Lui solo.

Per capire e godere le promesse del Cielo, dobbiamo valutarle non solo nelle grandi linee generali, ma vicino alle linee particolari.
Lo Spirito Santo addita le alture, e dopo, a chi vi presta attenzione, i gradini di lenta ascesa.

Vogliamo quì occuparci di "casa" nel senso vicino a noi.
Suonano all'orecchio del cuore le parole al paralitico di Capernaum : "Alzati, prendi il tuo lettuccio e vattene a CASA TUA".

La guarigione davvero sorprendente, accompagnata da un vigore insolito anche in una persona di buona salute, e per cui l'uomo potè caricarsi il letto ed allontanarsi, certamente attirava l'attenzione. Ma l'ambiente non era per il paralitico.
La folla, alcuni semplicemente curiosi, Scribi, sempre pronti a spiare e a cavillare, non erano il territorio adatto all'uomo perdonato e sanato. "Va a casa tua". le parole vanno al di là della domestica dimora. Il Signore sa come particolareggiare e tradurre nella pratica i comandi che ci va dando.

L'altro avvenimento è nello stesso Evangelo di Marco (8:22-26).
Alcuni , come a proteggerlo e raccomandarlo, portarono il cieco a Gesù ;
ma il Signore notò qualcosa in quel gruppettino, e per primo atto staccò da esso l'uomo bisognoso. Dopo la prima esperienza del cieco che guarda e vede gli uomini camminare come alberi, e dopo che Gesù , messogli le mani sopra, controllandolo, lo fece riguardare in alto e vide chiaramente, il Signore lo rimandò a CASA SUA, dicendo : "Non entrare più nel villaggio , e non dirlo a nessuno del villaggio".

Il rimandare a "casa sua" , il divieto circa il villaggio, hanno uno scopo, cioè, di liberare l'uomo da ogni soggezione di protettori che facilmente divengono signoreggiatori di anime, con la scusa che essi portano a Gesù; e di far sapere a ciascuno il proprio ambiente, e ciò che Dio vuole.

Questo scritto non è contro la Carità, anzi, aiuta a non essere tentati contro di essa. Dobbiamo amare e pregare per tutti; però ciascuno deve conoscere il suo posto, dove e con chi può e deve lavorare.

Il TUTTO, è perfetto compagno del nulla ; vi è pericolo nel generalizzare. Chi si vanta di saper fare "tutto" , in realtà avverte che non sa fare nulla.
Chi dice che prega per "tutti", e non VEDE gli individui mentre prega, quel tale non ha pregato affatto. Quello che è troppo generale , svapora nel nulla. Il Cristiano è chiamato a santità pratica, che è fatta di giorni, contandoli uno ad uno (Salmo 90:12);
di atti che sembravano insignificanti , ma che hanno risultati imprevisti, ad un cammino che porta lontano, ma che è fatto di piccoli passi, uno dopo l'altro ; all'amore universale, il quale comincia dove Dio ci mette, in casa di ciascuno.
Chi , fedelmente comincia nel poco, arriva al molto.

"A casa tua" !
"Non andare nel villaggio" , sono comandi precisi che additano doveri attuali. Viene da pensare ad Efesini 2:10 , che siamo chiamati a camminare in quelle opere che Dio __ non noi __ ha preparate per ciascuno.

Vi è molto generalizzare e vaporosità nelle chiese ; perciò abbiamo tanti cristiani teorici e non pratici , e tanti che hanno cominciato bene e poi si stancano.

Ognuno si metta davanti al Signore per sapere da Lui dove è il suo "piccolo posto", limitato ambiente , e attenda da Lui guida giorno per giorno. Le cose grandi e sempre più allargantesi verranno da sè, quando abbiamo atteso alle vicine , alle piccole, alle affidate a noi.

La memoria contrita ci porta a ricordare tante sollecitudini per cui pensavamo di fare molto, e non abbiamo concluso nulla, anzi, abbiamo provocato dolori a noi e ad altri.

Vorremmo correggere tutti, predicare a tutti, e provochiamo , perchè l'autorità e la grazia vengono solo dove e quando e per quanto il Signore comanda.

Abrahamo, nel combattere i re, adunò non stranieri, ma quelli allevati in casa sua. Nel ristorare le rovine di Gerusalemme è ricordato in Neemia 3:28 , "I sacerdoti lavorarono alle riparazioni al di sopra della porta dei Cavalli, ciascuno di fronte alla propria casa".
I Cherubini visti da Ezechiele camminavano dritto, ciascuno davanti a sè.

Non si fraintenda ; il cuore del santo si allarga in amore sempre più vasto, e si interessa sempre più e più, stendendosi lontano, ma è il Signore stesso che allarga e stende, e lo fa, a misura che andiamo e siamo ciascuno a casa sua.

Non è detto quanto grande sia o quanta gente contiene questa "casa". Essa si allarga come la tenda raffigurata in Isaia 54 , in un allargarsi e stendersi progressivi, mettendo un passo avanti , mentre l'altro è ben fermo.

Considerando uomini e cose sotto l'aspetto caritatevole , nessuno può negare che il Cristiano __ anche il più socievole__ non si sente ugualmente libero in tutte le case, siano pure le case migliori e più sante della sua. Se è predicatore, egli sà che non in tutte le adunanze sente la stessa libertà. Ciò, non perchè le altre case non siano sante, o gli altri gruppi non siano del Signore. Sono spesso migliori di noi; ma non sono "casa nostra".

San paolo in Gerusalemme, non ebbe la libertà di cui godè altrove.
Non era il suo posto.

Interpretandoci nella Carità Universale, badiamo dunque di cominciare dove il Signore vuole che cominciamo : Ciascuno a "Casa sua".
Trisha123
00lunedì 14 maggio 2007 10:47
Questo scritto non è contro la Carità, anzi, aiuta a non essere tentati contro di essa. Dobbiamo amare e pregare per tutti; però ciascuno deve conoscere il suo posto, dove e con chi può e deve lavorare.

Il TUTTO, è perfetto compagno del nulla ; vi è pericolo nel generalizzare. Chi si vanta di saper fare "tutto" , in realtà avverte che non sa fare nulla.


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Oh Claudio, che meraviglia! [SM=x795143] [SM=x795135] [SM=x795143]
un sorriso
00lunedì 29 settembre 2008 22:16
claudio.41, 14/05/2007 10.38:



Questo scritto non è contro la Carità, anzi, aiuta a non essere tentati contro di essa. Dobbiamo amare e pregare per tutti; però ciascuno deve conoscere il suo posto, dove e con chi può e deve lavorare.

Il TUTTO, è perfetto compagno del nulla ; vi è pericolo nel generalizzare. Chi si vanta di saper fare "tutto" , in realtà avverte che non sa fare nulla.
Chi dice che prega per "tutti", e non VEDE gli individui mentre prega, quel tale non ha pregato affatto. Quello che è troppo generale , svapora nel nulla. Il Cristiano è chiamato a santità pratica, che è fatta di giorni, contandoli uno ad uno (Salmo 90:12);
di atti che sembravano insignificanti , ma che hanno risultati imprevisti, ad un cammino che porta lontano, ma che è fatto di piccoli passi, uno dopo l'altro ; all'amore universale, il quale comincia dove Dio ci mette, in casa di ciascuno.
Chi , fedelmente comincia nel poco, arriva al molto.

"A casa tua" !
"Non andare nel villaggio" , sono comandi precisi che additano doveri attuali. Viene da pensare ad Efesini 2:10 , che siamo chiamati a camminare in quelle opere che Dio __ non noi __ ha preparate per ciascuno.

Vi è molto generalizzare e vaporosità nelle chiese ; perciò abbiamo tanti cristiani teorici e non pratici , e tanti che hanno cominciato bene e poi si stancano.

Ognuno si metta davanti al Signore per sapere da Lui dove è il suo "piccolo posto", limitato ambiente , e attenda da Lui guida giorno per giorno. Le cose grandi e sempre più allargantesi verranno da sè, quando abbiamo atteso alle vicine , alle piccole, alle affidate a noi.




....quanto sono vere le parole di questo scritto....



[SM=x795130] ....grazieeeeeeeeeeee.... [SM=x795130]



Syria 80
00martedì 30 settembre 2008 14:48

Ognuno si metta davanti al Signore per sapere da Lui dove è il suo "piccolo posto", limitato ambiente , e attenda da Lui guida giorno per giorno.
Le cose grandi e sempre più allargantesi verranno da sè, quando abbiamo atteso alle vicine , alle piccole, alle affidate a noi.



[SM=x795143] Preziosissimo consiglio...
davvero parole vere,
Grazie![SM=x795143]
un sorriso
00venerdì 23 agosto 2013 17:33
[SM=x795143]
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