Torbiera artificiale sperimentale

Ciao a tutti, sono relativamente nuovo... 4-5 anni fa mi avvicinai al mondo carnivoro senza poter portare avanti la cosa per piu' di un annetto... Quest'anno ho deciso di rimettermi in questa avventura in modo serio e leggendo qua e la mi sono ispirato ad un progetto di "oliomar" apportando qualche modifica e questo e' cio' che ne e' venuto fuori.. =)

Questo e' lo "scheletro",manca una doppia zanzariera 1mm x 1mm che parte dalla cassetta piu' in basso e fodera il resto del cassone.Nella parte piu' bassa ho inserito un rubinetto per cambiare l'acqua ogni 15 giorni.I tre strati di cassette serviranno oltre che da spessore,per poter controllare lo stato della torba alzando i vari settori con estrema facilita' e senza danneggiare piante o radici.
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Partendo da un 20-80 di torba perlite sono arrivato su su con un 80-20.

La mia idea era di poter racchiudere in un unico grosso vaso diverse piante "giovani" e compatibili in modo da poterle travasare una volta grandicelle in vasi "personali", e nel mentre godermi anche una piccola composizione in crescita...
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Ho impiantato un po' di sfagno vivo qua e la in modo che cresca parallelamente alle piante senza creare troppi squilibri.Al prossimo cambio acqua trattero' anche con Trichoderma per evitare muffe.Come si puo' notare dalla foto ho dovuto subito risolvere un problema che ho riscontrato subito dopo la costruzione;il cassone in plastica (PP5) non era poi cosi' adatto per diversi motivi:la luce che sarebbe passata in estate avrebbe potuto scaldare eccessivamente la riserva idrica sul fondo (magari generando pure alghe),se delle radici fossero arrivate vicine al bordo di sicuro non avrebbero giovato della luce diretta,viceversa in inverno con ogni probabilita sarebbe gelata l'acqua in toto.Allora ho costruito un "guscio" in legno (4 pannellini con all'interno del polistirolo) leggero e facilmente estraibile (per controllare lo stato dell'acqua dal cassone trasparente e\o accedere al rubinetto).Dai due tubi piu' piccoli (grigi) che dalla superficie arrivano al fondo si inserisce l'acqua per la riserva idrica,dal tubo centrale sara' messa (solo in estate) una piccola pompa per acquari che ripeschera' l'acqua pulita dal fondo sulla superficie attraverso una rete di microtubicini gocciolanti mantenendo la torba umida.
Finche' non si stabilizza il tempo tengo tutto in una serretta fredda che ho riesumato,non tanto per il freddo quanto per gli acquazzoni.

Per i piccoli gioielli per materiali vari e consigli (e stalking via mail)ringrazio Stefano,Egiziano e colui che mi ha dato l'ispirazione e non solo Oliomar!

Consigli? Errori? Migliorie? In ogni caso vi terro' aggiornato sulla crescita!

Francesco

BEN fatta,ma a proposito di compatibilità togli le drosere subtropicali come la Aliciae e lascia solo piante temperate (Dionee e Drosere)

Infatti era un dubbietto che avevo.. pero' leggendo qua' e la anche su forum stranieri mi sembrava di capire che anche se con un po' di fatica riescano a sopravvivere a temperature "freschine" tipo intorno ai 5 gradi di minima... e pensavo di provare, a tempo debito, a isolare un po' la serra fredda e ripararla in modo di garantirgli quelle temperature... fantascienza?

MA LE TEMPERATE hanno bisogno del freddo per il riposo vegetativo...

spero con 4-5 gradi di minima di salvare le due dal gelo e mandare in riposo le altre... in ogni caso se ne riparla dopo la vegetativa ^^

intanto il cucciolo di pink giant sembra essere reattivo nonostante il viaggio e il rinvaso...

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