Taticio

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ironman1989.
00domenica 13 giugno 2010 21:59
Leggendo il Runciman (storia delle crociate volI) mi sono imbattuto in questo personaggio. La sua figura viene tratteggiata anche con un pò di ironia. Un poveretto che cercava di comportarsi bene coi crociati ma che non veniva capito, anzi veniva ingiuriato. Sapete dirmi di più su questo personaggio?
Xostantinou
00domenica 13 giugno 2010 22:50
qui trovi un breve sunto della sua figura e della sua carriera.

it.wikipedia.org/wiki/Taticius

Non era affatto un poveretto, anzi, Anna Comnena lo descrive come "un valoroso combattente, un uomo che ha mantenuto la testa, durante la lotta anche in condizioni estreme", e "un abile oratore e un potente uomo d'azione"; era un caro e fedele amico di infanzia del Basileus Alessio I Comneno, ricopriva la carica di Megas Primikerios (carica che nei secoli variò un po' le sue funzioni, da comandante delle guardie di palazzo a responsabile del cerimoniale di corte o del tesoro imperiale, ma in generale era una delle figure di più alto rango a corte, di assoluta fiducia del Basileus poiché era preposto alla custodia della sua stessa persona o di altre importanti funzioni, di certo era uno dei servitori che era più spesso a contatto diretto col Basieus) e proprio con i poteri di questa carica scortò i crociati, per assicurarsi che l'attraversata si compisse senza spiacevoli inconvenienti da parte dei crociati e che gli accordi di restituzione a Costantinopoli delle terre liberate venissero mantenuti. In qualità di comandante dell'armata romèa fu la mente tattica e diplomatica alle spalle della riconquista di Nicea e cercò di fare altrettanto anche ad Antiochia, ma sappiamo già che in quell'occasione venne costretto a fuggire perché Boemondo aveva altri piani per la città.
ironman1989.
00lunedì 14 giugno 2010 12:47
Poveretto ironicamente, perchè si sforzava di compiacere i cristiani e questi lo consideravano sempre con diffidenza. Avevo letto la testimonianza di Anna Comnena. Grazie per la risposta!!
Robert Bruce
00martedì 15 giugno 2010 02:02
però vanno valutate tutte le testimonianza e le cronache, sia quella di Anna che quelle dei crociati. Anna era sospettosa e aveva pregiudizi sui crociati, come questi per i bizantini, quindi nel valutare queste testimonianza vanno considerati sempre questi aspetti. Certamente Tatikios fu un buon comandante e lo dimostrò anche nella traversata dell'Anatolia durante la prima crociata (chi ha detto che i Bizantini non parteciparono mai a crociate?), inoltre fu un generale sempre fedele ad Alessio e questo non è cosa da poco. Io penso però che l'errore di Alessio sia stato quello di non accompagnare i crociati dopo la presa di Nicea, ma di mandare un piccolo contingente al comando di Tatikios, mentre avrebbe dovuto essere lui a guidare il grosso dell'esercito bizantino assieme ai crociati, in questo modo sarebbe anche stato di fatto il comandante della crociata, mentre avrebbe potuto mandare Tatikios a conquistare la altre piazzeforti dell'Anatolia al posto suo, infatti del suo generale si poteva fidare. Però penso che ci sia un motivo dietro al fatto che non sia partito con i crociati - questa è una mia opinione - ed è il fatto che, secondo me, lui non credesse in realtà al buon esito della crociata, era intimamente convinto che i crociati non ce l'avrebbero mai fatta a raggiungere e conquistare Gerusalemme....era per lui un'impresa impossibile, e non si poteva certo dargli torto....un gruppo di eserciti di vari popoli senza un comandante unico.....chi poteva pensare che avrebbero conquistato Gerusalemme....e questo credo era quello che pensava Alessio, e lui non avrebbe mai rischiato il suo esercito in un'impresa impossibile.

Xostantinou
00martedì 15 giugno 2010 09:28
io dico che i romei non parteciparono mai a crociate, per loro era semplicemente una campagna di riconquista delle città perdute, senza le implicazioni religiose dei crociati.

Alessio, come tutti i comandanti romèi che seguivano i manuali militari, non avrebbe mai rischiato il proprio esercito in una campagna improbabile, agì dove e quando aveva la certezza della vittoria e continuò ad avere contatti diplomatici con i seljukidi come controassicurazione nel caso i crociati avessero voluto fare scherzi strani. Personalmente ritengo che Alessio non si sia voluto unire al contingente principale a causa di Boemondo, nessuno dei due avrebbe voluto marciare di fianco all'altro, figurarsi poi se Boemondo avrebbe accettato di farsi guidare da Alessio.
Robert Bruce
00martedì 15 giugno 2010 12:31
beh che loro lo facessero per altri motivi e altri interessi più che legittimi è senz'altro vero, ciò non toglie che si unirono alla crociata.....quindi vi parteciparono di fatto, anche se con motivazioni diverse.

Ma Boemondo aveva giurato fedeltà al Basileus, e non avrebbe mai potuto contestare la sua autorità e il suo comando davanti a tutti gli altri se lui fosse stato presente. Poi che fra i due ci fosse reciproca diffidenza e sospetto è noto, anche perchè si erano combattuti a fondo alcuni anni prima, quindi si temevano a vicenda.

poi se vogliamo dirla tutta, in realtà nessuno ha partecipato a crociate perchè all'epoca non esistevano e nessuno sapeva cosa fossero, anche fra gli occidentali.......

ironman1989.
00giovedì 17 giugno 2010 21:47
Be se alessio avesse guidato la crociata non so come sarebbe andata a finire...può darsi che sarebbe riuscito a tenere buoni i franchi, proprio come ion occasione della presa di nicea, ma può anche darsi che i franchi gli si sarebbero rivoltati contro (gente come Tancredi d'Altavilla rifiutò categoricamente di giurare fedeltà all'imperatore, e Raimondo giurò un giuramento "modificato")...
Robert Bruce
00giovedì 17 giugno 2010 22:17
Tancredi in seguito poi giurò fedeltà proprio a Nicea, Raimondo non fece un giuramento di fedeltà formale, ma si rivelò poi quello più vicino ad Alessio, colui che ne difese maggiormente gli interessi, spesso in contrasto con Boemondo. La presenza di Alessio e dell'esercito bizantino, unito al pericolo turco, sarebbe stato un deterrente sufficiente per i crociati, che non avrebbero mai rischiato di essere presi tra due fuochi. Anche perchè fino ad Antiochia hanno mantenuto fede al patto con Alessio, ed anche Antiochia sarebbe stata consegnata ai bizantini se Alessio fosse andato in soccorso ai crociati dopo la loro richiesta nell' ottobre del 1098. Ma ripeto probabilmente Alessio non credeva nel successo della crociata, era convinto che non sarebbero mai riusciti nel loro intento di conquistare Gerusalemme e forse neppure Antiochia.
Xostantinou
00giovedì 17 giugno 2010 22:24
Può darsi anche che Alessio sentisse che la propria presenza in "occidente" fosse molto più necessaria di quanto potesse esserlo in oriente, visto che da Costantinopoli poteva tenere d'occhio la corte e reagire anche in Epiro qualora i normanni (o i bulgari, o chiunque altro) ritenendo l'esercito romèo impegnato nella riconquista dell'anatolia avessero cercato di riaprire le ostilità...
Robert Bruce
00giovedì 17 giugno 2010 22:39
si ma Alessio non tornò subito a Costantinopoli, dopo Nicea si impegnò nella campagna di riconquista dell'Anatolia del sud, che i Turchi, sorpresi dalla crociata, non erano più in grado di mantenere. Però certamente come tu dici, doveva tener presente il rischio della possibilità di riaprirsi di più fronti, anche se il grosso dei normanni erano impegnati nella crociata con Boemondo. Comunque continuo a pansare che se avesse rischiato un pò di più....forse avrebbe ottenuto molto di più.....ma probabilmente è anche questa prudenza che ha permesso all'Impero di durare così tanto......

Xostantinou
00giovedì 17 giugno 2010 22:44
Obiettivamente tutti i manuali militari romèi consigliavano di lanciarsi in avventure belliche unicamente quando si era certi di vincere con il minimo costo...imperi vasti e complessi come quello romèo hanno sempre avuto difficoltà ad avere ranghi completi e forzieri colmi, e la guerra costa moltissimo, in termini di denaro quanto di vite umane...
Robert Bruce
00giovedì 17 giugno 2010 22:51
esattamente il contrario del "folle" progetto della prima crociata, che forse era talmente folle che nessuno (dei nemici) lo ha preso sul serio, tanto da sottovalutarlo e venirne sconfitti in modo clamoroso.....però è anche questo che mi piace dei crociati, la capacità o "incoscienza" di credere in imprese impossibili.......
ironman1989.
00venerdì 18 giugno 2010 00:33
Fu un progetto tanto folle che per esempio gli italiani si unirono alla crociata (corregetemi se sbaglio) solo dopo la presa di Antiochia, perchè non credevano minimamente nel progetto...
Robert Bruce
00venerdì 18 giugno 2010 02:20
solo i genovesi parteciparono alla crociata prima della conquista di Antiochia, fin dal 1097, mentre pisani e veneziani arrivarono solo dopo la conquista di Gerusalemme. Mentre i lombardi parteciparono alla spedizione del 1101, che fini in un disastro per i crociati.


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