SudTirolo: referendum sull'autodeterminazione

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Brennos1509
00mercoledì 24 novembre 2010 23:22

Cronaca Italia

Alto Adige, “Via dall’Italia”: il movimento di Eva Klotz lancia referendum per l’autodeterminazione

Giulia Cerasi

Il diritto all’autodeterminazione dei popoli, quindi il distacco dall’Italia. E’ questo che rivendica il SüdTirol Freiheit, movimento politico altoatesino, grazie a una campagna per l’autodecisione sulla base di un’esperienza avviata nella regione spagnola della Catalogna. Una sorta di referendum “porta a porta” che vada ad indagare, a livello locale, la volontà dei cittadini del cosiddetto Sud-Tirolo di autodeterminarsi e quindi di ottenere l’indipendenza dal nostro Paese.


Eva Klotz e Sven Knoll
Il SüdTirol Freiheit, nato nel 2007 su idea di Eva Klotz e Sven Knoll, da sempre si pone come obiettivo la ri-annessione del Tirolo Meridionale (l’odierna Provincia Autonoma di Bolzano ceduta dall’Austria alla fine della prima guerra mondiale) allo Stato Federato del Tirolo attraverso un referendum. Così, dopo la raccolta di firme per chiedere la doppia cittadinanza italo-austriaca, arriva ora la campagna sull’autodeterminazione, con la consultazione diretta dei cittadini nei comuni.

Si partirà il 22 gennaio in Valle Aurina. Anticipa Sven Knoll: “Vogliamo allargarci in tutta la provincia”. “Il modello – spiega Knoll, consigliere provinciale – è quello sperimentato in Catalogna, dove un’iniziativa partita da un piccolo comune si sta allargando a vista d’occhio con giornate di consultazioni dei cittadini”. Un esponente del movimento catalano arriverà in Valle Aurina per la prima serata informativa, il prossimo 22 gennaio. Poi inizieranno le consultazioni: il SüdTiroler Freiheit chiederà ai cittadini se sono favorevoli che la popolazione sudtirolese si esprima sul diritto all’autodeterminazione. I militanti del movimento altoatesino contatteranno i cittadini con punti informativi o con il porta porta. Verranno raccolte così le schede con il “sì” o “no” al quesito sull’autodeterminazione.

Dalla Valle Aurina la consultazione si allargherà poi in altre zone. “C’è già interesse nel resto della Val Pusteria e in Val Venosta”, spiega Knoll. L’obiettivo è quello di aumentare la pressione politica: “Si discute molto di autodeterminazione – continua – . Abbiamo deciso di quantificare questo fenomeno. Credo che i risultati saranno buoni e allora diventerà per forza un tema politico”.

Quella del SüdTiroler Freiheit non è quindi un’iniziativa ufficiale ma solo un sondaggio. Nonostante ciò non mancano le polemiche. La Svp, Südtiroler Volkspartei (Partito Popolare Sudtirolese) accusa il movimento di Knoll e Klotz di comportamento “irresponsabile” che “mira a creare illusioni”, secondo il segretario orgnizzativo Philipp Achammer.

“La Svp ha paura dell’opinione dei cittadini” controbatte Knoll. “Le reazioni di panico della Svp sono espressione della goffaggine politica e dell’incapacità si assumersi finalmente la responsabilità per il futuro della nostra terra. Con monotonia – continua – la Svp parla sempre di irresponsabilità quando qualcuno pensa ad un futuro per il Sudtirolo che vada oltre la “vacca sacra” dell’autonomia”. Dietro le reazioni della Svp, accusa infine, si nasconde piuttosto “la paura dei propri cittadini che, con un referendum potrebbero far emergere di preferire l’autodeterminazione ad un’autonomia morta”.

DarkWalker
00venerdì 26 novembre 2010 09:23
effettivamente il sud tirolo ha una altra identità nazionale, tuttavia c'è anche una minoranza italiana che va tutelata.
Ma l'articolo parla solo di una competizione fra partiti, un po' come a sinistra si scannano per vedere chi è più comunista.
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