Biografia ( una fra le tante trovate in rete)
Roger Keith Barret nasce il 6 gennaio 1946 a Cambridge.
A 11 anni Roger si diploma all' High School di Cambridge, manifestando un forte temperamento artistico. Sin da giovane età, infatti iniziò a studiare pittura, dedicandosi quasi completamente a questa sua passione che presto si
sarebbe trasformata in ossessione.
Era il 1957 e l' Inghilterra si trovava alle prese con la prima rivoluzione giovanile della sua storia. Erano i tempi di Elvis, del juke box, dei teddy boy e del rock 'n' roll . Così seguendo la moda tipica di tutti i ragazzi dell'epoca, anche lui cominciò a girare con un ricciolo sulla fronte cosparso di brillantina. Cosa meno tipica però, non manifestò alcun interesse per Presley; a 12 anni i suoi idoli erano Chuck Berry, Bo Diddley e Budd Holly. A 14 anni, l'interesse di Roger per la musica raggiunse livelli ossessivi.
Accantonato un tiepido tentativo di diventare un teddy boy, per una volta in vita sua decise di seguire una tendenza giovanile e chiese ai genitori di comprargli una chitarra.
Gli venne comprata subito una chitarra acustica e da quel momento cominciò a trascorrere ore ed ore con l' inseparabile John Gordon e un gruppo di amici nel salotto della madre,ascoltando i dischi degli Shadows e di Buddy Holly e cercando di accompagnarli con la chitarra. In breve tempo casa Barret si trasformò in una specie di club.
Ogni tanto Barret e Gordon si lanciavano in una jam estemporanea con un ragazzo di nome Clive Welham: erano gli Hollerin'Blues. Welham era un diciassettenne che frequentava spesso casa Barret, talvolta portandosi dietro un pupillo che già a quattordici anni era un esperto chitarrista : il suo destino sarà inesorabilmente intrecciato con quello di Syd Barret. Si chimava David Gilmour.
Barret e Gilmour fecero amicizia immediatamente e cominciarono a provare in una capanna degli scout. A partire da questo periodo tutti chiamavano Roger "Syd", soprannome che gli era stato dato al River Side, un locale Jazz dove era solito andare e dove una delle istituzioni era un anziano batterista di nome Sid Barret.
A sedici anni Syd si butta a capofitto nel vortice adolescenziale di festini, sigarette, bevute e sesso occasionale.
I Pink Floyd
Se l’arte figurativa restava il suo interesse principale,la musica veniva subito dopo.In questo periodo Syd entra a far parte della sua prima band: i Geoff Mott And The Mottoes. Oltre Syd e Geoff Mott, frontman del gruppo, Clive Welham era il batterista, mentre Roger Waters, figlio dell'insegnante di Syd, si mise al basso. I Mottoes si formarono, come decine e decine di alri gruppi a Cambridge, solo per divertimento e senza alcuna velleità di successo.
Nel 1964 Barret si trasferisce a Londra per studiare arte, contemporaneamente ad uno dei suoi primi amici dell' High School, Bob Klose, promettente chitarrista jazz. A Londra c'era anche Roger Waters che doveva frequentare ancora due anni di corso.
Waters viveva in una casa di Highgate, dove andarono a vivere anche Klose, Barret e David Gilmour.
Di li a poco Waters, Klose, Barret e Mason (ex abitante della casa di Highgate) formarono un gruppo: i Leonard's Lodgers. Ciò di cui avevano bisogno era un frontman.
In un negozio di dischi Waters e Mason si imbatterono in un cantante di blues di Cambridge che conoscevano vagamente, Chris Dennis. Dennis stava cercando un gruppo, i Lodgers stavano cercando una voce: l'incontro fu quanto di più naturale.
Nel frattempo Syd tornò da Cambridge, dove era andato in cerca di un cantante, con unnuovo nome per il gruppo. Come pazientemente spiegò a Klose, aveva un paio di dischi di due bluesman della Georgia, Pink Anderson e Floyd Council: perchè non mettere insieme i loro nomi? Syd dipinse il nuovo nome, Pink Floyd, a brillanti caratteri rosa sul parafango del loro nuovo furgone. I Pink Floyd iniziarono a suonare nel circuito di feste, pub e politecnici finchè nel '65 Dennis si allontanò e Syd aveva raggiunto maggiore sicurezza come voce solista nelle sue canzoni.
Ma presto fu evidente che si stava determinando una frattura in seno al gruppo.
Klose desiderava che la musica assumesse un approccio più tradizionalmente jazzistico, mentre Barret era preso dasgli Stones, dal misticismo e dal sesso.
Non passò molto tempo finché Klose, seppur amichevolmente, abbandonò i Pink Floyd.
Syd aveva diciannove anni quando fece il primo viaggio con LSD, ma aveva già fumato marijuana. Era molto coinvolto in questo genere di sperimentazioni, e nonostante avesse provato l'eroina a vent' anni, l' LSD sarebbe rimasto la sua forma preferita di evasione.
Nei mesi che seguirono le sue intuizioni sperimentali diventarono sempre più influenti all'interno dei Pink Floyd
(con Rick Wright al posto di Klose) e la band stava operando un lieve cambiamento nel suo repertorio e nel modo di presentarsi sul palco e stava elaborando un suono nuovo.
Barrett emergeva nel mentre come principale compositore e leader indiscusso del gruppo, componendo un buon numero di pezzi che formeranno l'ossatura di 'The Piper At The Gates Of Dawn' e dei singoli precedenti e successivi all'uscita dell'album. Le composizioni di Syd, infantili, addirittura ingenue, avevano un tratto spiccatamente caratteristico e, comuque, ineguagliato. Chitarrista impulsivo, impressionistico, il suo uso particolare del feedback, dello slide e dell'eco hanno impresso un alone misterioso ed immaginifico al sound live dei Pink Floyd, trasferito in modo perfetto anche in studio.
Nel 1967 il “News of the world” uscì con un articolo in due parti dal titolo “L’ esperienza psichedelica: divi del pop e droga” , che gettava uno sguardo critico sui light show dei Pink Floyd, ispirati dall’acido.
Il primo febbraio di quello stesso anno i Pink Floyd diventarono professionisti e appena ventisette giorni dopo entrarono nello studio di Sound Techniques di Chelsea dove registrarono il loro primo 45 giri. Il gruppo aveva programmato di registrare sei canzoni e di scegliere le due migliori come lato A e lato B. Furono registrate due canzoni di Barret: " Arnold Layne” e ” Let’s Roll Another”, di cui la prima diventò il lato A. Non solo “ Arnold Layne” mandò i Pink Floyd nelle Top 20 al loro primo tentativo, ma li impose immediatamente quale “band di grido”.
Il crollo di Syd
Con l’imprevista celebrità arrivarono i relativi condizionamenti. L’inizio del crollo nervoso di Syd fu rimandato solo di poche settimane ma, perlomeno, per un breve periodo furono momenti di gloria.
A luglio il gruppo, dopo il successo del secondo singolo 'See Emily Play/Scarecrow' fu impegnatissimo nelle registrazioni del primo album e nei concerti che si svolsero sia a Londra che al di fuori della capitale. Fu in questo periodo che iniziarono a manifestarsi i primi sintomi dell'insofferenza barrettiana al music business: successe cosi' che alla trasmissione 'Top Of The Pops' Syd si presento' vestito di stracci e si rifiuto' di suonare. Certamente la tensione della sua posizione lo provo' moltissimo: la sua indole, gia' debole per natura, divenne, in questo momento, particolarmente instabile, visto anche l'uso di allucinogeni.
Il gruppo intanto sforno' il primo album: 'The Piper At The Gates Of Dawn'. Il lavoro, comprensivo di pezzi composti quasi solo da Barrett, ricevette delle buonissime critiche e fu accolto con soddisfazione dal pubblico.
I mesi successivi furono un concatenarsi di eventi che portarono addirittura a pensare ad uno scioglimento imminente dei Pink Floyd: vennero annullate delle date, Syd si rifiuto' ancora una volta di suonare nelle trasmissioni tv e cosi' via. Comunque il gruppo torno' in studio in Ottobre per registrare dei nuovi pezzi. Fu in queste sessions che venne realizzato il terzo singolo, 'Apples And Oranges/Paint Box', prova brillante ma erratica, manifestazione dello stato d'animo di un Syd Barrett sempre piu' estraniato dai suoi compagni e dal mondo intero. Tra l'altro vennero incisi 'Jugband Blues', pezzo di Barrett inserito nel secondo album e 'Scream Thy Last Scream' e 'Vegetable Man', che invece non furono mai pubblicati.
Nella successiva tournee' americana ed europea vi fu il crollo di Syd che a volte non cantava, suonando la stessa nota per lunghi minuti, a volte rimaneva fermo sul palco ed altre volte, invece, suonava in modo pressoche' perfetto. Di qui scaturi' una situazione interna insostenibile che porto' Waters, Wright e Mason a contattare David Gilmour che in un primo momento fu affiancato a Barrett per poi sostituirlo definitivamente a partire dal Marzo del 1968, anche in conseguenza del fatto che il nuovo materiale portato da Syd non era in alcun modo assimilabile data la frequenza con la quale i pezzi venivano cambiati, e visto che ormai dal vivo era molto poco affidabile.