Faroaldo
00venerdì 9 luglio 2010 15:57
In primis ricordo a Faroaldo che nè i suoi dati nè gli studiosi da lui spesso citati (in maniera sovente non corretta) dimostrano in alcun modo le sue teorie:
Come fate a dire che io abbia citato gli autori in maniera non corretta se non conoscete tali autori? Nessuno mi ha mai fornito l'interporetazione corretta degli autori in questione.
- L'esistenza di una nazione padana, o meglio di un popolo con differenze genetiche sostanziali rispetto ai suoi vicini
Nella letteratura scientifica troviamo scritto che:
A great genetic heterogeneity among Italian regions is apparent from this display. In fact the
positive values of the first principal component (abscissa) cluster the regions of the Northern
side of Italy with all Central and North European countries, while their negative values (on
the left) cluster the regions of Southern Italy and Greece.
The romanization of Italy and Europe, which was obviously of the greatest importance for
many other aspects of our history, is not likely to have changed the genetic individuality of the
conquered populations in a substantial way. Colonization produced changes in the political,
administrative, urban, commercial systems rather than a massive substitution of people as
occurred in the European colonization of the Americas or in the other genocides of our times.
The adoption of a unique language, the Latin, was also imposed by the Roman conquerors, but
it was not thorough since still today each region in Italy speaks a different dialect which reveals
possible traces of the ancient language spoken by the ancestors of its inhabitants.
Dunque geneticamente non esiste un'etnia italiana, mentre esistono geneticamente due etnie, una al nord, legata all'Europa del centro e del nord, ed una a sud, legata alla Grecia. E la mappa genetica "italiana" e'congelata all'epoca preromana.
Nessuno ha mai smentito questo passo: mi e'stato solo detto che si tratta di un articoletto di un autore leghista, mentre e' un articolo di uno dei maggiori esperti di genetica delle popolazioni. E nessuno ha mai smentito il fatto che le lingue locali padane non siano dialetti dell'italiano.
- Che tali differenze genetiche siano qualitative: sostanzialmente hai detto che la situazione di svantaggio del sud è dovuta ai suoi abitanti, i quali sono geneticamente portati all'essere incivili, ignoranti e con poco senso del lavoro.
Mai detto questo. Io ho detto che:
Il rapporto tra eredità genetica ed eredità culturale rappresenta un tema di discussione certamente controverso, nel quale il rischio di opposte strumentalizzazioni è sempre presente. Qui non affrontiamo un tale tema ma ci limitiamo a segnalare come uno studio, effettuato ormai circa un quindicennio or sono, ci faccia sospettare, nel caso delle popolazioni dell’area italiana, un forte legame tra le due eredità, nel senso che andremo precisando.
In particolare, Putnam ha studiato la rilevante differenza di rendimento istituzionale tra le regioni dell’Italia del centro-nord e quelle dell’Italia meridionale. Tali differenze sono state correlate alle altrettanto evidenti differenze di civismo, dedotto da vari indicatori (presenza di associazioni di volontariato, ruolo dell'associazionismo, percentuale di votanti alle elezioni ecc.) e riassunto secondo la tecnica delle componenti principali.
Putnam si ferma intenzionalmente al Libero Comune nello stabilire le cause delle differenze socio-economiche tra le attuali Italia centro-settentrionale e meridionale. Egli mostra come sia la diversa mentalità all’origine delle diversità socio-economiche già menzionate e non viceversa. Tale mentalità è determinata dall’influsso essenziale dell’istituzione del Libero Comune, senza escludere radici più profonde, in particolare germaniche. A nostro parere, la coincidenza tra le mappe indica una costanza del rapporto tra l’Italia centro-settentrionale e l’Europa centrale e l’Italia meridionale e l’Europa meridionale. Tale rapporto, a nostro avviso, si è esplicitato parallelamente nell’eredità genetica e in quella culturale.
E se leggi bene vedrai che ho ragione.
Questa è la cosa più grave che tu abbia detto e, checchè tu faccia il santarellino, la più offensiva che io abbia mai letto su questo forum.
E come forse intuirai non è necessario essere scurrilo per fare delle affermazioni indegne, queste sì, di una persona civile.
Io non ho detto che i meridionali sono geneticamente portati ad alcunche'. Ho solo portato dati provenienti dalla letteratura scientifica e dalle statistiche dello stato italiano.
L'unica cosa che hai ottenuto è quella di imparare il significato corretto di alcuni vocaboli, come per esempio quello di etnia, di cui non conoscevi il significato corretto prima che ti venisse esplicitamente spiegato (alla faccia degli studi scientifici).
Questa e' una leggenda metropolitana. Pius ha semplicemente letto e ripetuto la definizione di etnia presente su Wikipedia, inventandosi il fatto che io definissi un'etnia solo geneticamente, cosa che non ho mai detto.
Pius Augustus
00venerdì 9 luglio 2010 19:03
Re:
Faroaldo, 09/07/2010 15.57:
Io non ho detto che i meridionali sono geneticamente portati ad alcunche'. Ho solo portato dati provenienti dalla letteratura scientifica e dalle statistiche dello stato italiano.
quindi non dici che i meridionali sono geneticamente inferiori: posti saggi che lo dicono, e dici che "per quanto controverso, forse è vero". Il che ovviamente è ben diverso dal mettere la pulce nell'orecchio; implica che tu concordi.
Comunque questa è davvero l'ultima volta, goditi il forum da solo faroaldo.
Faroaldo
00venerdì 9 luglio 2010 20:06
Re: Re:
Pius Augustus, 09/07/2010 19.03:
quindi non dici che i meridionali sono geneticamente inferiori: posti saggi che lo dicono, e dici che "per quanto controverso, forse è vero". Il che ovviamente è ben diverso dal mettere la pulce nell'orecchio; implica che tu concordi.
Comunque questa è davvero l'ultima volta, goditi il forum da solo faroaldo.
Si',hai capito tutto ...