Il protagonista è un supervisore di una casa produttrice di cartoni animati
.Si trova a Pyongyang per lavoro dove incontrerà una società relmente allucinante.
L'autore racconta tutto con molta ironia ma non risparmia molte critiche (tutte condivisibili).Mi spiace però che non rifletta sul fatto che lui si trova lì perchè la ditta per cui lavora utilizza la manodopera coreana a bassissimo costo.