MESSAGGIO DI ELVIS A TUTTI NOI 15-16 agosto 2016

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B-PAUSE
00lunedì 15 agosto 2016 08:03
Da parte di ELVIS AARON PRESLEY :
Questo messaggio..lo scrissi 6 anni fa adesso dopo averlo riletto..mi sento di riproporlo (aggiornato) perchè nulla è cambiato i sentimenti sono gli stessi, veri ed intensi oggi come allora.
Bruno
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Da parte di ELVIS AARON PRESLEY

16 agosto 2016

39 anni ? … ma non ci posso credere … ma daai ... amici miei, non è possibile che il tempo sia passato così velocemente, a me è sembrato un attimo...ma guardo il calendario ed è vero, siamo nel 2016!!
ed è il 16 agosto.

Allora faccio un passo indietro nel tempo e ritorno al giorno 15 agosto 1977

Dopo la mezzanotte rientro a casa e mi ritiro nella mia camera da letto, verso le 3 della stessa notte essendo reduce da un piccolo intervento ad un dente, sento dei forti dolori tanto che devo chiamare il Dr. Nick per un rimedio che mi permetta di riposare.
Dopo circa 1 ora..non riesco a prender sonno così scendo a giocare raquet-ball con Billy Smith e continuo a farlo per oltre 2 ore, solo verso le 7 del mattino il dolore al dente mi da finalmente un pò di pace...ma il dolore ritornerà di lì a meno di 1 ora ..non lasciandomi riposare.

Sono preoccupato per il brutto libro scritto dai miei ex bodyguards, penso anche al nuovo tour che inizia domani ... tutto è pronto e ben programmato … ma sono ugualmente nervoso, per distrarmi decido di leggere un pò.. ..saluto velocemente Ginger (lei è la mia prossima metà, anche se non sono ancora sicuro di fare la cosa giusta) dò ordine di lasciarmi dormire almeno fino alle 5 del pomeriggio, salgo al piano superiore, prendo il libro in mano........e da questo momento non ricordo cosa sia successo..so solo che improvvisamente ho visto tutta la mia vita scorrermi davanti..e le immagini si sono fermate sul viso della mia piccola Lisa, poi è arrivato il buio e il silenzio.

Mi risveglio e vedo tutto quello che succede intorno a me..ma non posso parlare o muovermi perchè il mio corpo non risponde più alle leggi terrene..

Sono passati un paio di giorni e vedo tutti i miei amici più cari che mi vengono a trovare, e io sono contento di questo, mi spiace solo di non poter comunicarlo, ma non per questo non sono riconoscente...anzi il sapere che ho attorno a me tante persone amiche mi rende molto felice.


Ora che tutto è finito, mi chiederete se ho dei rimpianti e se si..quali sono..
vi rispondo subito; ho certamente il rimpianto per delle cose importanti che non potranno più succedere......ma il mio peggior cruccio e grandissimo dolore è quello che non potrò essere accanto alla mia dolce Lisa a vederla crescere e diventare donna.

Un solo altro rimpianto potrei aggiungere..quello di non essere riuscito portare a termine un accordo per un Tour mondiale, l' Europa prima di tutto con in testa l'Inghilterra, poi la Germania e infine in Italia..queste le primissime tappe.

Avrei così potuto finalmente incontrare tutti voi...e credetemi non lo dico per ruffianeria, non ne sarei capace.

In questi 39 anni voi avete continuato ad ascoltare la mia musica e io per questo non potrò mai sdebitarmi a sufficienza ..lo faccio a modo mio accompagnandovi nelle vostre giornate, siano esse allegre o tristi.. perchè la vita è questa, un giorno tocchi il cielo con un dito..quello dopo credi di non farcela più....ma credete a me, c'è sempre una canzone che può rendere migliore il vostro giorno.

La tecnologia attuale ha permesso di farmi continuare i miei concerti in giro per il mondo..anche se mi fa un certo effetto vedermi sempre giovane e bello mentre i miei musicisti mostrano i segni del tempo che passa inesorabile.

I miei dischi i miei films la mia musica, i miei shows non sentono il peso di questi tantissmi anni di mia assenza fisica....lo dimostrerà anche l'attenzione con il quale sono sicuro riserverete alla nuova uscita di questi giorni del doppio cd “Way Down In The Jungle Room”.. e grazie a voi sono sempre presente nelle vostre case e nei vostri cuori.

Una cosa che mi sgorga dal profondo della mia anima.. ve la voglio dire...
la vostra passione, vi ha tenuti sempre a me vicini e mi ha dato tantissimo,
tanto che non potete immaginare.
Questa vostra assidua presenza per me è sempre stata la ragione per la quale ho sempre amato fare quello che ho fatto...cantare per voi.
Anche oggi che non sono presente di persona..vi assicuro che la mia vita terrena è stata vissuta come volevo io..e ne è valsa la pena anche grazie a voi amici cari e alla mia famiglia che ho amato tanto.

In questo giorno che segna il trentanovesimo anno da quel mio “ultimo saluto a Ginger”...mi preme farvi sapere che vi tengo nel cuore e ringrazio i miei fans di tutte le nazionalità....con un particolare supplemento di simpatia per quelli come voi che mi stanno leggendo in questo sito (EICC), si perchè..lo so che è frequentato da persone che mi vogliono un mondo di bene...ognuno a modo suo..ma sempre un grande amore.

Il tempo passa veloce ..come una saetta.....ma io resto con voi “VIVO” per sempre..Yesterday..Today.. Tomorrow & Forever

Grazie,Grazie,Grazie..

EL'


B-PAUSE
00lunedì 15 agosto 2016 08:04
17-18-19 AGOSTO 1977
B-PAUSE
00lunedì 15 agosto 2016 08:05
B-PAUSE
00lunedì 15 agosto 2016 08:05
B-PAUSE
00lunedì 15 agosto 2016 08:05
B-PAUSE
00lunedì 15 agosto 2016 08:05
marco31768
00lunedì 15 agosto 2016 09:51


onmymind65
00lunedì 15 agosto 2016 17:03
39 anni senza te
Caro Elvis, 39 anni fa hai lasciato questo mondo.....

Ma la tua essenza, il tuo spirito, la tua leggenda
sono eterni....

Grazie per quello che ci hai dato, e tuttora continui a darci..

amore infinito attraverso la tua voce la tua musica..

Ricambiato dai tuoi fan sparsi in tutto il globo...

WE LOVE YOU ELVIS
B-PAUSE
00lunedì 15 agosto 2016 19:14
sono graditi i vostri contributi...per i 39 anni di assenza del [SM=g8149] nostro Elvis
marco31768
00lunedì 15 agosto 2016 19:20
Volevo farti una domanda, Bruno:
considerato il fuso orario che c'è da Memphis a noi, a che ora arrivò la notizia della scomparsa di Elvis? Era già il 17 agosto ?
B-PAUSE
00lunedì 15 agosto 2016 19:32
credo propio che in italia eravamo il 16 agosto..visto che Memphis è alcune ore indietro rispetto a noi
B-PAUSE
00lunedì 15 agosto 2016 20:01
il 16 agosto 1977 ero in campeggio..e appresi la tragica notizia dalla radio Lussemburgo avevano improvvisato una trasmissione speciale con ospiti importanti quali Cliff Richard e tanti altri ..tutti scioccati dalla terribile notizia.

Riddyx
00martedì 16 agosto 2016 03:00
grazie Bruno ......
..... ebbene si sono passati 39 anni e 4 da quando abbiamo avuto la fortuna di conoscere il tuo mondo la tua magia il tuo amore per noi ....
Anche per noi le sensazioni i rumori gli odori di quel giorno sono ben impressi nelle nostre menti e non li scorderemo mai...

sei parte di noi delle nostre vite ......



grazie amico mio grazie di tutto.....

Riddyx e Monica


B-PAUSE
00martedì 16 agosto 2016 08:11
Arco di Riccardo
00martedì 16 agosto 2016 13:42


Un mio piccolo tributo; pupolo (disegno) + poesia.

Qui: triestepatoca.blogspot.it/2016/08/insegui-i-tuoi-sogni-omaggio-el...


René

marco31768
00martedì 16 agosto 2016 15:08
Oggi, dal WEB...
(non fate caso a qualche 'sciocchezza' made in Itay)

RockOl

Quitidiano.net

ItalNews.info
Katia.72
00martedì 16 agosto 2016 17:09


In memory of King Of Music (08/01/1935-16/08/1977)
marco31768
00martedì 16 agosto 2016 22:08
B-PAUSE
00mercoledì 17 agosto 2016 18:46
le belle parole scritte per Elvis dopo il 16 agosto 1977
B-PAUSE
00mercoledì 17 agosto 2016 18:47

l'ultimo saluto del 15 agosto 1977
Fabis
00venerdì 19 agosto 2016 21:09
ricordo di jerry scheff
bellissimo ricordo di quel triste giorno di Jerry Scheff (praticamente il primo capitolo del suo libro un pò tagliato)

16 Agosto 1977, guidavo verso sud sulla autostrada che costeggia il Pacifico, guardando come l’Oceano Pacifico scompariva nei miei specchietti laterali. Stavo per iniziare un giro di concerti con Elvis Presley nella città di Bangor, nel Maine ... [ ... ]
Appena imbarcato sull’aereo, le prime persone con cui normalmente entravo in contatto erano le Sweet Inspirations [ ... ]
Le Sweets amavano ridere. Le loro risate erano frequenti, irresistibili e a volte rumorose. Potevano ridere di gioia come se stesse arrivando il Signore e mantenere lo stesso suono anche in situazioni non così buone. [ ... ] Per me, un bassista depresso che lottava lungo il corridoio con i suoi bagagli, era la più bella ricompensa. A questo aggiungiamo i sorridi e i saluti dei miei amici e nel momento in cui mi allacciavo la cintura ero già nello spirito per fare il tour.
Dal punto di vista delle relazioni, il gruppo di Elvis Presley nel 1977 era simile ad una grande, pacifica, accondiscendente coppia di mezza età che può ancora dare tanto. Avevamo ottenuto tanto nel corso degli anni – otto, per essere precisi – da quando avevamo iniziato a suonare insieme. Avevamo attraversato tutte le stronzate tipo-coniugali, avevamo sotterrato i rancori e le discordie da tempo, ed eravamo ancora pronti per il rock con poco preavviso.
[ ... ] normalmente viaggiamo – per gentile concessione del Colonnello Tom Parker – in un vecchio, lento Lockheed Electra con un armadietto pieno di biscotti alla marmellata di fichi e merendine.
[ ... ] Le risate normalmente riempivano l’aeroplano mentre si andava, mentre il russare prendeva il loro posto durante il ritorno a casa alla fine del tour. La dimensione del gruppo ci distingueva dalla maggior parte dei concerti rock a quel tempo, senza contare i tecnici, c’era più di venti persone che viaggiavano e lavoravano insieme. Abbiamo bevuto, mangiato, riso, pianto, festeggiato e – in molte occasioni – dormito insieme, non riesco a ricordare un solo serio litigio, una discussione.
Questo era tutto divertente proprio per la diversità tra di noi, eravamo uomini e donne, Caucasici, Afro-americani, Americani del nord, Americani del sud, Ebrei, Cristiani, bevitori, astemi, appassionati di droghe, hippie, reazionari, liberali, conservatori, avari, spacconi, una vergine (così diceva), appassionati del sesso e una batterista o due; guardando indietro adesso io potevo più o meno rientrare in cinque o sei categorie, anche se i miei compagni di spettacolo possono pensare che io sia diventato modesto. Chi poteva mai pensare che questo conglomerato di eccentrici, incastrati insieme dai limitati confini di un giro di concerti, potessero trattenersi dall’uccidersi l’un l’altro e diventare una famiglia nel senso più vero della parola?
Ha aiutato il fatto che fosse stato Elvis a scegliere ognuno. Se volevi avere una storia con qualcuno dovevi mettere in conto il fatto che Elvis avrebbe dovuto dare il suo assenso. ( sfortunatamente, negli anni successivi, quando Elvis non era più con noi, la nostra band si disintegrò in quelli che sono i normali gruppi rock politicamente sponsorizzati. Io ho preferito rimanere a casa.)
Solo una parte del gruppo di Elvis era a bordo quella mattina quando partimmo per Maine. Alcuni membri del gruppo vivevamo in altre parti del paese, mascherati come gente comune. Per qualche strana ragione, una piccola parte del nostro gruppo si convinse che potessero passare inosservati a Las Vegas, così dovemmo andare a prenderli. Dovemmo anche andare a prendere qualcuno dei nostri collaboratori, Sammy Shore o Jackie Kahane, quella fu la volta di Jackie Kahane. Anche Il direttore d’orchestra Joe Guercio saliva a Las Vegas normalmente, ma Joe non era sull’aereo quel giorno del 1977; stava mettendo a punto uno spettacolo per la cantante-ballerina Ann Margret che stava per iniziare una serie di spettacoli, conseguentemente uno dei suonatori di corno, Marty Harrell, fu nominato per prendere il ruolo di Joe per il primo spettacolo del tour.[ ... ]
Circa un’ora e mezza dopo aver lasciato Las Vegas stavamo volando sopra Pueblo, Colorado, quando l’allarme suono e il si accese il segnale che indicava di allacciarsi le cinture. Il pilota aveva ricevuto il messaggio di atterrare e chiamare urgentemente Memphis. Il secondo pilota venne dietro per spiegare la situazione e ricordo di aver pensato, mentre scendevamo su Pueblo “Elvis deve essere malato. Hanno cancellato lo spettacolo”.
Appena atterrati, qualcuno di noi lasciò l’aereo per camminare sotto il sole cocente verso un piccolo terminal privato. La pista era rovinata e le erbacce la invadevano, l’aria brillava, puzzava di gas di scarico degli aerei e margherite gialle, il suono scricchiolante dei grilli era assordante e saltavano sulla strada. Come riesco a vedere in retrospettiva, la gente che camminava sulla pista era tranquilla, ombre senza volto, e qualcuno – Probabilmente il suonatore di trombone Marty Harrell – fece la telefonata a Graceland. Se cerco di ricordare, qualche volta vedo noi fuori dal terminal, fermi intorno ad una polverosa cabina telefonica di vetro, altre volte in un ufficio appoggiati ad un bancone come scommettitori sul tavolo da gioco, sforzandosi di sentire la voce all’altro capo del telefono. E’ fantastico quello che il tempo e le emozioni possono fare alla tua memoria.
In ogni caso, quando colui che era al telefono mise giù la cornetta, si girò verso di noi, guardò il pavimento e disse con molta calma “Elvis è morto stamattina”.
Elvis è morto stamattina ??
A turno chiamammo casa e poi tornammo indietro sotto lo scudo protettivo delle ali del nostro aereo, dove la maggior parte del nostro gruppo era rimasto. In qualche modo la notizia della morte di Elvis era già arrivata, e, da come mi ricordo, c’era un immobilità totale sul posto. Aspettammo che anche gli altri si trascinassero verso il telefono per fare la loro chiamata a casa. Non ricordo per quanto tempo rimanemmo fermi lì fuori, ma ogni tanto l’equipaggio si affacciava al portellone di ingresso dell’aereo per poter cominciare il delicato processo di riportarci a bordo per il viaggio di ritorno a Las Vegas e Los Angeles.
Sul volo di ritorno ricordo di aver visto persone sedute sui loro sedili come pupazzi dei crash test, io proprio non ricordo di essere atterrato a Las Vegas. Quando raggiungemmo l’aeroporto di Burbank, l’aereo ballava per la turbolenza e perline di pioggia bagnavano i vetri dei finestrini, illuminati come un insegna al neon dalle luci lampeggianti dell’ Electra e dalle luci violente dei lampi. Finalmente, con grandi barcollamenti, ci preparammo ad un duro atterraggio, e mentre lasciavamo l’aereo era come se una strana barriera di imbarazzo fosse cresciuta tra tutti noi – noi che eravamo stati insieme per anni - . Non c’erano contatti di sguardi, silenzio totale, forse un bisogno di essere soli per digerire l’impensabile.
Io ricordo di aver guardato la mia Ford Thunderbird di colore blue notte attraverso una recinzione, era parcheggiata sotto un lampione del parcheggio. Mentre mi avvicinavo alla macchina, la pioggia scendeva sulla mia faccia. Mi sedetti al posto di guida, accesi i tergicristalli e mentre guardavo i miei amici sparire nella foschia, cominciai a guardare indietro, cercando di dare un senso ai pezzi del mio passato. Come ero arrivato a questo punto della mia vita?

Lo so è un po lunga anche con tutti i tagli che ho fatto, ma a me mette i brividi ...
marco31768
00venerdì 19 agosto 2016 23:06
Bellissima. [SM=g8431]
roby1601
00domenica 18 settembre 2016 20:16
Tutto cio' che avete scritto mi da i brividi, che malinconia...39 anni senza lui, ma ancora, ancora con lui, sempre presente nella nostra vita, tutti i giorni ever and forever...ELVIS!!!
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