La mafia uccide solo d'estate.

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idina
00mercoledì 9 luglio 2014 00:55
Regia: Pif

Arturo è un bambino che nasce nella Palermo degli anni '70, lo stesso giorno in cui Vito Ciancimino, mafioso di rango, è stato eletto sindaco.
Il film, narra della simpatica storia d'amore di questo bambino (che vede l'allora presidente del coniglio Giulio Andreotti come una persona da imitare) con la sua amata Flora, il tutto calato negli eventi più tragici di quegli anni : delle stragi di Capaci e di via D'Amelio, in cui vennero uccisi i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ma anche degli attentati al generale Dalla Chiesa, e a tutti quegli uomini che, invano, hanno tentato di sradicare la mafia dalle istituzioni.
Un film che riesce contemporaneamente a strappare un sorriso per la simpatia del bambino protagonista, ma, contemporaneamente, consente allo spettatore di essere coinvolto emotivamente nei gravi fatti di quegli anni, anche grazie ai filmati originali utilizzati di tanto in tanto dal regista nel film.

Un film da vedere in dvd o in streaming, essendo di novembre 2013.

bluesrock
00giovedì 10 luglio 2014 18:55
Devo vederlo. Quando uscì a cinema, me lo persi...
idina
00giovedì 10 luglio 2014 19:08
Re:
bluesrock, 10/07/2014 18:55:

Devo vederlo. Quando uscì a cinema, me lo persi...



Io l'ho visto in streaming su questo sito anche se l'audio non era perfetto, ma non so se per colpa del mio pc o del sito :http://www.nowvideo.at/video/879d25b2efc17

Secondo me, è un film da vedere assolutamente e da tramandare ai posteri [SM=g2725284]


OneOfTheesedays
00lunedì 14 luglio 2014 18:53
L'ho visto.
Carino per carità e bella l'idea di fondo,
ma onestamente niente di che.

=Hermes85=
00mercoledì 3 settembre 2014 00:07
Re:
OneOfTheesedays, 14/07/2014 18:53:

L'ho visto.
Carino per carità e bella l'idea di fondo,
ma onestamente niente di che.




Sono d'accordo, per me l'errore più grande di Pif è stato quello di snaturarsi.... se avesse fatto una puntata del testimone di due ore, da trasmettere a mo' di documentario sul grande schermo penso che avrebbe avuto un'ottima riuscita. Invece ha voluto cimentarsi con una tecnica narrativa tipicamente cinematografica (sceneggiatura, dialoghi, regia.ecc) ricercando a tutti costi la freschezza e l'originalità del Testimone.... ma un cinema del genere o lo sai fare o non lo sai fare. Per me non lo sa fare, e aggiungo che ha avuto molte recensioni positive per il tema che tratta

Paperino!
00mercoledì 3 settembre 2014 03:37
Il film è vedibile, ma la trama non è niente di che...
Una commedia che attraversa i fatti tragici delle stragi di Mafia.

Il tema gli vale sicuramente molti feedback positivi, ma complessivamente manca un po' di spessore...qualche battuta carina, un minimo di ricostruzione storica con tanto di filmati in originale, ma poco più.
idina
00mercoledì 3 settembre 2014 08:01
A me è piaciuto e anche tanto... de gustibus

La mancanza di spessore, secondo me dipende dal fatto che l'intenzione del regista era quella di raccontare fatti gravi ma cercando di essere "meno pesante" possibile.
Certo, se uno vuole vedere un film che tratta al cento per cento e "con pesantezza" i fatti di mafia, si guardasse "la piovra", i "cento passi" ecc.. è ovvio che Pif, essendo comico, ha provato ad "alleggerire" certi temi.
=Hermes85=
00mercoledì 3 settembre 2014 10:23
Re:
idina, 03/09/2014 08:01:

A me è piaciuto e anche tanto... de gustibus

La mancanza di spessore, secondo me dipende dal fatto che l'intenzione del regista era quella di raccontare fatti gravi ma cercando di essere "meno pesante" possibile.
Certo, se uno vuole vedere un film che tratta al cento per cento e "con pesantezza" i fatti di mafia, si guardasse "la piovra", i "cento passi" ecc.. è ovvio che Pif, essendo comico, ha provato ad "alleggerire" certi temi.



Non credo che la questione sia così manichea, cioè una scelta tra leggerezza e pesantezza. Penso possiamo dare per certo che il ragionamento di Pif è stato: "ok, voglio trattare il tema "mafia", non ha senso se non lo tratto con leggerezza e originalità (visto che ci sono ottomila film "seri", di cui alcuni capolavori, come "I Cento Passi")".
Quello che gli contesto è che, nella leggerezza della sceneggiatura, è stato poco incisivo... sono scenette che lasciano il tempo che trovano.
Poi al cinema c'era chi si sbellicava, per carità, ma non ha più senso la puntata del testimone girata a Sciacca ? Lì mescola bene il trattare un tema molto delicato (quello del pizzo), con un'ironia intelligente ed un proprio stile; molto più sensato.


Paperino!
00mercoledì 3 settembre 2014 15:15
Re:
idina, 03/09/2014 08:01:

A me è piaciuto e anche tanto... de gustibus

La mancanza di spessore, secondo me dipende dal fatto che l'intenzione del regista era quella di raccontare fatti gravi ma cercando di essere "meno pesante" possibile.
Certo, se uno vuole vedere un film che tratta al cento per cento e "con pesantezza" i fatti di mafia, si guardasse "la piovra", i "cento passi" ecc.. è ovvio che Pif, essendo comico, ha provato ad "alleggerire" certi temi.



Ma la mancanza di spessore non era riferito allo stile con cui è affrontato il tema (leggero-commedia, anziché pesante...), quanto al fatto che la trama cui i fatti di mafia fanno da sfondo non è granché.

Se ci togliamo le stragi piazzate qui e lì, che fanno da cornice alla storia, e guardiamo solo quella, ci rendiamo conto che si scioglie per piccole gag e qualche battutina qui e li.
Poteva, volendo dare leggerezza al film, ed avendo deciso di lasciare le stragi come semplice cornice di fondo di una trama diversa, dare più spessore a quella trama.

Non dico che doveva inventarsi "La leggenda del Re Pescatore" o chissà che storia di amicizia/amore, ma qualcosa in più era lecito attenderselo secondo me.
L'impressione è che il regista abbia voluto campare di rendita sulle immagine storiche delle stragi...

idina
00mercoledì 3 settembre 2014 15:56
Re: Re:
Paperino!, 03/09/2014 15:15:



Ma la mancanza di spessore non era riferito allo stile con cui è affrontato il tema (leggero-commedia, anziché pesante...), quanto al fatto che la trama cui i fatti di mafia fanno da sfondo non è granché.

Se ci togliamo le stragi piazzate qui e lì, che fanno da cornice alla storia, e guardiamo solo quella, ci rendiamo conto che si scioglie per piccole gag e qualche battutina qui e li.
Poteva, volendo dare leggerezza al film, ed avendo deciso di lasciare le stragi come semplice cornice di fondo di una trama diversa, dare più spessore a quella trama.

Non dico che doveva inventarsi "La leggenda del Re Pescatore" o chissà che storia di amicizia/amore, ma qualcosa in più era lecito attenderselo secondo me.
L'impressione è che il regista abbia voluto campare di rendita sulle immagine storiche delle stragi...


[/POSTQUOTE
Credo che l'intenzione del regista fosse proprio quella di non dare peso a nessuno dei temi trattati, né alla storia d'amore di arturo con la ragazza, né appesantire l'argomento "mafia". Se poi è riuscito a strapparti un sorriso, credo che lo scopo del film sia stato raggiunto, indipendentemente dalla cornice banale o meno del film.
E poi, secondo me il tema "Andreotti" anche è stato trattato bene: con semplicità ma ha fatto intendere quello che si doveva. Infine, le immagini storiche anche sono state toccanti secondo il mio punto di vista. Comunque le opinioni sono sempre soggettive.


Alessandro.1987
00domenica 14 dicembre 2014 12:41
finalmente ieri ho visto la mafia uccide solo d'estate. mi è piaciuto molto, soprattutto il modo in cui viene affrontato il tema della mafia e della percezione della figura di andreotti [SM=x43799] .
Suprema.Moltheni
00domenica 7 giugno 2015 17:06
Re:
Alessandro.1987, 14/12/2014 12:41:

finalmente ieri ho visto la mafia uccide solo d'estate. mi è piaciuto molto, soprattutto il modo in cui viene affrontato il tema della mafia e della percezione della figura di andreotti [SM=x43799] .




Assolutamente d'accordo con Alessandro.
Ho visto il film, devo dire che mi è piaciuto.
Io penso che il regista abbia voluto raccontare una storia semplicissima, come può essere la prima cotta di un bambino, le prove di conquista, e sullo sfondo la tragedia che stava vivendo la Sicilia.Le connivenze del parroco, il padre infastidito per i controlli, insomma calare la quotidianità in un momento storico come quello non è stato facile.
Bellissimo sia per il ragazzo che per la ragazza, lo "smantellamento" dei propri "idoli".
Poi vabbè quando vedo le scene di repertorio partono fiumi di lacrime, è un qualcosa che anche se visto tante volte, non riesco mai ad abituarmi...
Alessandro.1987
00lunedì 8 giugno 2015 21:17
ciao carol!

sono contento che anche a te sia piaciuto:),

hai visto i cento passi [SM=x43813] ?
Suprema.Moltheni
00martedì 9 giugno 2015 12:43
Re:
Alessandro.1987, 08/06/2015 21:17:

ciao carol!

sono contento che anche a te sia piaciuto:),

hai visto i cento passi [SM=x43813] ?




Uààà impossibile non averlo visto, molto bello! [SM=x43813]
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