LA MENTE AGITATA

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claudio.41
00martedì 27 dicembre 2011 21:01


LA MENTE AGITATA

(Isaia 55:7__Salmo 139)



Non si può negare che per lungo tempo i Cristiani hanno una vita agitata, piena d’ansietà. Hanno ricevuto il perdono dei peccati, ma ragionano sulle cose secondo le loro capacità umane: usano la sapienza del mondo nelle cose del Signore. Non sono ancora convertiti nella mente e non hanno scoperto che le vie di DIO sono al disopra di quelle degli uomini, come i pensieri di LUI sono più elevati di quelli degli uomini. Questa è la ragione per la quale noi, spesso ci intoppiamo nelle vie della Provvidenza e nel suo modo di agire con gli uomini.

Simon Pietro aveva il suo nome scritto in Cielo; egli era stato privilegiato nel ricevere una speciale rivelazione di chi Gesù è; eppure non era ancora convertito nella mente. Quando Gesù annunciò che Egli doveva andare a Gerusalemme e soffrire ogni genere di vituperio fino alla crocifissione, ma che risusciterebbe il terzo giorno, Pietro si ribellò, perché egli pensava secondo l’umano; e cominciò col redarguire Gesù, affermando che queste tristi cose non Gli sarebbero avvenute.

Usò parole di umana prudenza : “Abbi pietà di te stesso”. Sappiamo quello che Gesù disse a Pietro: che la mente di lui non conosceva le cose di DIO, ma quelle dell’uomo.

Sembra irragionevole a chi non è ancora assoggettato a Cristo, che per guadagnare bisogna perdere, e che per vivere, bisogna morire.

E’ un tormento per la mente di considerare come il Signore, il Quale governa l’universo, possa prendere cura di ogni singolo individuo.
Per lungo tempo anche i Cristiani maturi sono oppressi da pensieri e teorie che si contraddicono. Non vi è, dunque, alcun rimedio? Ha il Signore provveduto un modo per il quale le nostre menti siano sanate ed entrino nel regno della pace?

La scienza ha dimostrato l’influenza della mente sul corpo, e consiglia il modo di avere una mente serena. Il medico dice al malato: “Non pensare ai mali o ai guai; pensa solo a ciò che è piacevole”.
Io ricordo tempo addietro, che a causa di un incidente accadutomi anni prima, avevo ininterrotti terribili mal di testa. Niente me li faceva passare, nemmeno per un attimo, e un medico mi disse: “Chiudi gli occhi e pensa ai fiocchi di neve, a ruscelli d’acqua o a pecore al pascolo in un prato. Lascia che il tuo respiro rallenti..” Ciò mi giovò un poco, per poco tempo, ma poi, la mente più turbata di prima, tornò alla sua febbrile attività, coll’aumentare ancor di più dei dolori.

Il troppo pensare è la rovine di molte vite. UNO solo può domare e controllare le nostre menti: il REDENTORE.






RIPOSO DELLA MENTE

(Levitico 14:18_filippesi 4:6-9_Malachia 3:16)


Si confidi l’uomo nel Signore e i Suoi pensieri saranno stabiliti.

Beato l’uomo la cui mente è concentrata in Cristo.

Come l’uomo pensa, tale egli è
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L’Apostolo Paolo, nella lettera ai Colossesi, esorta coloro che sono resuscitati con cristo a pensare alle cose di sopra, dove Cristo è a sedere alla destra del Padre. Il motivo ne è dato nelle parole : “la vita vostra è con nascosta con cristo in DIO”. Difatti, se il Signore è il nostro tesoro, non possiamo fare a meno di pensare a Lui.

Eppure, siamo soggetti ad essere facilmente agitati e a vagare con la nostra mente. Il rimedio è provvisto per questi mali. In Filippesi 4:6-7 si legge : “non siate con ansietà solleciti di cosa alcuna; ma siano in ogni cosa, notificate a DIO le vostre richieste, con la preghiera e con ringraziamento. E la pace di DIO che supera ogni intelletto , custodirà i vostri cuori e le vostre menti, in Cristo Gesù”.

Non si può negare che i pensieri errabondi ed angosciosi assalgono anche i più santi, anzi, forse essi più degli altri perché il nemico cerca di confondere le loro menti. I pensieri non li possiamo scacciare, perché vanno fuori da una parte e rientrano dall’altra. Ma questo possiamo e dobbiamo fare : “NOTIFICARE IMMEDIATAMENTE AL SIGNORE LE NOSTRE ANSIETA’ , LE NOSTRE VANE E ANGOSCIOSE IMMAGINAZIONI.

Dobbiamo essere come piccoli fanciulli vicino alla loro madre che gridano alla minima difficoltà e guardano verso la loro protettrice. Certo, IDDIO conosce le nostre ansietà, eppure la Divina Saggezza c’invita a notificargliele, volta per volta. La parola “notificare” è termine legale, dà l’idea della consegna di un documento. Continuiamo così a mandare al grande Aggiustatore i nostri problemi, uno dopo l’altro.

Le tribolazioni aumenteranno , ma non ci costa nulla continuare a renderle note a DIO. Dimentichiamo i nostri pensieri, e occupiamoci invece di NOTIFICARE, segnalare OGNI cosa al Padre.

Non dobbiamo trascurare di aggiungere alle nostre preghiere e suppliche , la nota di RINGRAZIAMENTO
Ci sono delle cose delle quali ci vergognamo persino di ripeterle a noi stessi: anche queste , forse prima ancora delle altre dobbiamo notificarle al nostro Creatore e Fattore: Egli desidera ascoltarci in tutti i nostri bisogni, siano essi piccoli o grandi. Il risultato è l’assoluta certezza , che in cambio delle nostre miserie, che inviamo verso il cielo, riceveremo un dono prezioso.

Sembra che le nostre miserie, mandate al Trono, ne ridiscendano mutate in gioielli preziosi. Difatti, tutto subisce un cambiamento passando attraverso la Sapienza e l’Amore di DIO.

Leggiamo : “E la pace di DIO che supera ogni intelligenza , custodirà i vostri cuori e le vostre menti, in Cristo Gesù”.

Non la pace con DIO, che è la prima benedizione di cui gode il povero peccatore quando cessa di tremare, avendo ormai scoperto che DIO è suo padre. Essendo perdonato , egli sa che DIO non gli fù mai nemico; Pure, benché giustificato, non ha ancora pace nel proprio cuore e nella mente, perché è ancora sballottato da ogni sorta di tempeste e da una mente agitata.

Nel notificare, come un piccolo fanciullo, ogni cosa, la via gli si apre per una più elevata condizione di pace, che è tranquillità di cuore e di mente: è come una sentinella (Questo è il significato della parola “custodire”) che viene posta alla porta del cuore e della mente; sentinella che a sua volta, è sotto l’alta sorveglianza di Gesù Cristo. Si notino le ultime parole del versetto sopra citato “in Cristo Gesù”. L’avverbio ricco e significativo usato nella lingua originale è reso in Italiano con “in” (a mezzo di); dà l’idea di qualche cosa che ha ferito e attraversato il grande cuore del Signore, prima di raggiungere il bisognoso.

Di una tale pace è detto che sopravanza ogni intendimento. Non si può ragionare al riguardo, perché sembra irragionevole rimanere tranquilli di fronte a malattie, lutti, persecuzioni, e come Gesù, riposare mentre i venti e le onde agitano la fragile barca della nostra vita.

IDDIO vuole incarnarsi in noi anche come l’IDDIO della pace. L’esortazione perciò, continua : “Quant’è al resto, fratelli, tutte le cose buone …oneste…giuste…pure..amabili…a queste cose pensate".

La mente aborre il vuoto ; deve essere occupata. I soli pensieri che non agitano, ma che, anzi, producono una calma salutare , sono quelli rivolti al cielo. Colui che è in pace con DIO, e che, col notificarGli quello che lo turba, viene a possedere la pace di DIO, acquisterà a poco a poco, per così dire, una seconda natura, il continuo pensare del Cielo. Come Betania era per Gesù un luogo di riposo, così il santo diviene un tabernacolo dove l’IDDIO della Pace dimorerà e si muoverà.

Ho incontrato alcune persone, rare davvero, che emanavano come una fragranza di pace intorno a loro. Perché questo? Esse avevano, esse stesse e la loro mente, assaporato la REDENZIONE


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salice piangente
00mercoledì 28 dicembre 2011 09:17
[SM=g27823]
claudio.41
00lunedì 5 novembre 2012 21:23
Pattybolzano
00sabato 6 luglio 2013 23:44
[SM=g27822] [SM=g27823]
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