L'ex Ospedale Marino sarà recuperato ?

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centrosardegna
00mercoledì 23 maggio 2007 19:46
Aggiudicata la gara per il recupero dell'ex Ospedale Marino, sarà la volta buona ?





da www.regione.sardegna.it

Cagliari, l'ex ospedale Marino affidato all'Ati San Maurizio.
L'associazione temporanea di imprese, che raggruppa il Policlinico Città di Quartu e la Sa & Go Srl di Sergio Porcedda, ha prevalso sulla Prosperius di Firenze. Il progetto prevede la riqualificazione urbanistica della struttura e la destinazione d'uso prevista dalla regione, vale a dire cura, benessere e servizi alla persona. I lavori dureranno 18 mesi.

L'ex ospedale Marino di Cagliari è stato affidato alla San Maurizio, Associazione temporanea di imprese che raggruppa il Policlinico Città di Quartu e la Sa & Go Srl di Sergio Porcedda. Lo ha stabilito la commissione di gara nominata dall'assessorato regionale degli Enti locali, nel corso della seduta pubblica chiamata a verificare le offerte economiche presentate dalle Società rimaste in gara: la Sa & Go e la Prosperius di Firenze.

La Regione ha scelto l'offerta tecnica proposta dalla società sarda, che ha ottenuto un punteggio di 44,3 punti, mentre per la Prosperius il punteggio si è fermato a quota 34,5. Entrambe hanno offerto il massimo previsto dal canone sulla parte economica: 38.165 euro.

Com'era previsto nella manifestazione di interesse pubblico, la Regione non puntava a fare cassa dall'ex struttura ospedaliera, abbandonata da anni, bensì auspicava la presentazione di un serio progetto di riqualificazione urbanistica della struttura, privilegiando proprio quelle proposte che prevedano destinazioni d'uso legate alla cura, al benessere e ai servizi alla persona, (una beauty farm, un centro benessere), attraverso interventi di ristrutturazione architettonica e funzionale del fabbricato principale e la demolizione di tutte le pertinenze limitrofe allo stesso.

Anche l'assessore regionale degli Enti locali, Gian Valerio Sanna, aveva auspicato il rispetto del delicato equilibrio ambientale e paesaggistico di quella importante parte del litorale cagliaritano. "Le scelte di valorizzazione dell'ex Ospedale Marino devono essere orientate verso destinazioni turistiche non residenziali - aveva più volte sottolineato Sanna - finalizzate alla creazione di centri servizi per le persone, capaci di incrementare l'offerta e l'attività turistica e la qualità dei servizi ai cittadini dell'area cagliaritana durante l'intero corso dell'anno".

La Sa & Go dovrà avviare la fase della ristrutturazione dell'immobile, provvedere alla gestione e la manutenzione (sia quella ordinaria, sia quella straordinaria da uso improprio) dello stesso bene, per i prossimi 50 anni. I lavori dovrebbe terminare entro 18 mesi.



centrosardegna
00venerdì 25 maggio 2007 22:17
Canone da occasione per l'ex ospedale?
L'assessore difende il bando:
«Grossi investimenti per quel rudere»





Metti un massaggio con la Sella del diavolo come sfondo; immagina una seduta in sauna con il rumore delle onde come colonna sonora; pregusta una nuotata in piscina o un'oretta di fitness a due passi dal mare; poi, per concludere la giornata, una cena in terrazza con tanto di brezza marina. Tutto questo - e molto altro, compresa la possibilità di un ritocchino estetico in day hospital - a pochi minuti dal centro città, sulla spiaggia del Poetto e nel vecchio ospedale Marino.

Da rudere a beauty-center in poco meno di un anno dall'inizio dei lavori. Ecco il destino del palazzone della spiaggia dei Centomila: la sua riqualificazione dovrebbe partire a breve, dopo la presentazione del progetto esecutivo da parte dell'associazione temporanea di imprese sarda che si è aggiudicata la concessione per i prossimi cinquanta anni.

La cordata isolana - formata dalla Sa & Go di Sergio Porcedda, dalla Casa di cura “Policlinico Città di Quartu” e dalla San Maurizio srl -investirà sul progetto 20 milioni di euro per ridare alla struttura gli antichi splendori. Un lifting radicale, per restare in tema, ma rispettoso della storia dell'edificio: a partire dal colore bianco e azzurro delle pareti esterne e, soprattutto, mantenendo la forma originaria e caratteristica semicircolare.

Le uniche differenze rispetto al complesso attuale saranno in difetto: da abbattere i due caseggiati laterali, quelli che ospitavano il vecchio pronto soccorso e la chirurgia d'urgenza. La novità sul lato strada sarà un ingresso centrale, in aggiunta alle scalinate laterali, destinato ai portatori di handicap. Sulla spiaggia, invece, a segnare il confine sarà «una lente d'acqua»: l'ha anticipato l'assessore regionale all'Urbanistica, Gian Valerio Sanna, che ieri ha presentato il progetto.

Notato subito il poco spazio dedicato ai parcheggi: anche questo nell'ottica del mantenimento del contesto originario. Per ovviare al problema sarà predisposto un servizio navetta da e per la città, che dovrà collegare anche tutta l'area vasta di Cagliari.

L'interno, a giudicare dai disegni, sarà avveneristico: vetrate sul mare, zone termali e servizio ristoro con bar e ristorante. Senza considerare i centri estetici, quelli per la massoterapia e la fisioterapia, quelli di medicina e cura e la talassoterapia: «Un paradiso», aveva spiegato il giorno dell'apertura delle buste l'imprenditore Angelo Cerina, socio della Sa & Go. Nel progetto preliminare coordinato dagli architetti Francesco Deplano e Roberto Chessa si sono quindi fatte le cose in grande.

Proprio la qualità del progetto, aveva spiegato la Regione, ha permesso alla cordata sarda di spuntarla nei confronti della “Prosperius” di Firenze: 44,3 i punti ottenuti dalla associazione di imprese isolana contro i 34,5 della concorrente toscana. Una gara tutta basata sull'originalità, perché entrambe le compagini avevano offerto il canone annuo massimo (38.165 euro) previsto nel bando.

Praticamente un regalo: a quella cifra, la Regione incasserà in totale - nei prossimi cinquanta anni - poco meno di due milioni di euro. Che diventerebbero due milioni e mezzo nel caso in cui, come Sanna ha sottolineato ieri, il canone di locazione annuo fosse fissato a 50mila euro. In ogni caso, l'idea in viale Trento era chiara dall'inizio: inutile cercare di far cassa con l'ex ospedale abbandonato.

Troppo basso, quel canone? Forse. Ma serve considerare, spiega l'assessore, «che stiamo dando in concessione un rudere, su cui il gruppo vincitore investirà venti milioni di euro: non potevamo correre il rischio di far andare deserta la gara». E poi bisogna anche considerare che la società impiegherà qualche anno per ottenere profitti: un prezzo più alto avrebbe scoraggiato qualunque imprenditore. Impossibile saperlo, ormai.

Comunque ora, «gli imprenditori avranno tutti i motivi per accelerare i lavori», sostiene ancora Sanna: tutto sarà pronto nel minor tempo possibile. Resta da vedere quanto il nuovo centro benessere potrà essere davvero fruibile per i cagliaritani. Perché un massaggio con vista sulla Sella del Diavolo potrebbe pure non aver prezzo, dal punto di vista della soddisfazione. Ma all'uscità si dovrà passare alla cassa.

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