INTIMITA'

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claudio.41
00lunedì 26 novembre 2012 21:10
Giovanni 15:14

Quello che secondo me manca a tanti Cristiani di oggi è l'intimità con il SIGNORE.
Credo che i più non sperimentino, quando pregano la PRESENZA di Gesù. Che non abbiano la sensazione e la certezza che li, accanto a loro ci sia Lui. Non so in quanti, oggi, sperimentano di essere davanti al Trono della Grazia parlando con Gesù. Questo è un grave problema.

Penso anche leggendo qua e la che la maggior parte dei Cristiani sia interessata a quello che succede nel mondo, a dottrine chiesastiche e a come stare lontani dalla possibile vicinanza di demoni, a chiedere a Dio di risolvere i loro problemi ma che ben pochi siano interessati allo studio della Persona di Gesù.

Giganti della fede come Mosè, pregavano «Ti prego, fammi vedere la tua gloria!» (Esodo 33:18) ;
"il SIGNORE parlava con Mosè faccia a faccia, come un uomo parla col proprio amico" (Esodo 33:11), ma Mosè viveva una vita di preghiera e di totale abbandono al suo Dio; egli era sottomesso in ogni decisione di Dio e dipendeva da Lui passo dopo passo.


Uomini come Giosuè, come davide, Geremia, Isaia, Ezechiele ed altri, vivevano le loro vite con, al primo posto, il Signore. Questi uomini erano completamente dediti al Dio di Israele senza fare domande qualunque cosa Egli comandava loro. Se Dio comandava una cosa che metteva a rischio le loro vite, le loro famiglie, la loro stabilità familiare, essi non se ne curavano perchè la loro gioia era di ubbidire a Lui; solo dopo si accorgevano che Egli li proteggeva sempre e intanto la loro fede cresceva e con essa la loro confidenza con Lui.

Oggi, è ancora così? Abbiamo confidenza e TOTALE fiducia in Lui, qualunque cosa Egli ci chieda?

Gesù ha detto :"Voi siete miei amici, se fate le cose che io vi comando." (Giovanni 15:14). Grande verso da meditare.

Gesù ha lasciato una grande promessa in Marco 16:17-18 ; "Questi sono i segni che accompagneranno coloro che avranno creduto: nel nome mio scacceranno i demòni; parleranno in lingue nuove; prenderanno in mano dei serpenti; anche se berranno qualche veleno, non ne avranno alcun male; imporranno le mani agli ammalati ed essi guariranno». I più oggi passano davanti a queste parole dicendo "i tempi dei miracoli sono passati"; "Gesù non voleva dire a tutti"; etc; ma quanti passano ore ed ore prostati davanti a Dio, come Mosè chiedendo dal profondo del cuore, come loro unico interesse :"Mostrami il Tuo volto, fammi vedere la Tua gloria!"

Gesù ha detto a noi : "cercate senza stancarvi". Il salmista anch'egli ci lascia un grande verso :"Il mio cuore mi dice da parte tua: «Cercate il mio volto!» Io cerco il tuo volto, o SIGNORE." (Salmi 27:8) e fu chiamato l'uomo dal cuore verso il Signore. Abrahamo non rifiutò nulla al Signore, e fu chiamato "amico di Dio". Paolo lavorò e soffrì molto per il Signore, senza stancarsi mai, senza pensare ad altro; lo scopo unico della sua vita era Gesù. Le sue parole :"poiché mi proposi di non sapere altro fra voi, fuorché Gesù Cristo e lui crocifisso" (1Corinzi 2:2) la dicono lunga sugli interessi dell'Apostolo, ma i demoni conoscevano Paolo : "Ma lo spirito maligno rispose loro: «Conosco Gesù, e so chi è Paolo; ma voi chi siete?» (Atti 19:15).

Ecco, dovremmo tutti passare molto tempo a meditare su questi uomini e se le nostre vite sono simili alle loro.


Amen
Pattybolzano
00mercoledì 29 maggio 2013 00:25
[SM=x795143]
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