I rischi del super-parassita OGM : Organismi geneticamente modificati

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!Crezzina!
00mercoledì 18 giugno 2008 12:40
Pericolo di contaminazione delle colture e grave minaccia della biodiversità.

08 Febbraio 2008:
Roma, Italia — Uno studio - pubblicato su Nature Biotechnology - dimostra che un parassita del cotone,
il lepidottero Helicoverpa Zea, ha sviluppato la resistenza alle piante che sono state geneticamente modificate per uccidere
gli insetti della sua specie.
Nelle piantagioni di cotone Ogm in Mississippi e Arkansas ora gli agricoltori sono costretti a fare maggior ricorso agli antiparassitari.
Un pericolo che Greenpeace aveva denunciato in un rapporto del 2004.

Le piante Ogm che dovrebbero risultare resistenti agli insetti contengono di solito una versione sintetica
della tossina Bt presente in natura. La costante esposizione alle tossine Bt, prodotte dalle piante Ogm,
rende i parassiti resistenti ai loro effetti, favorendo la sopravvivenza di insetti nocivi che dimostrano
immunità genetica al Bt.

Col passare del tempo, tutto ciò può portare alla proliferazione di individui resistenti fino al punto in cui
il Bt non servirà più contro la maggior parte degli insetti nocivi.

Nella sua forma naturale, il Bt è stato utilizzato fin dagli anni '50, nell'agricoltura biologica e sostenibile
per eliminare insetti nocivi, senza danneggiare insetti non-target o altre forme di vita.
Al contrario le tossine Bt prodotte da colture resistenti agli insetti - fra cui il mais Ogm della Monsanto - hanno dimostrato di essere molto nocive per altri utili insetti predatori.

La stessa sorte potrebbe toccare presto anche ad altre colture.
Proprio a causa dei rischi di diversa natura legati a questi organismi il governo francese ha deciso di vietare
la coltivazione del mais transgenico della Monsanto MON810.

Gli unici benefici portati dagli Ogm sono i guadagni che le aziende biotech ottengono a causa dei loro brevetti
su sementi Ogm ed erbicidi.
Su consumatori e agricoltori ricadono solo rischi ed effetti negativi.
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