Formigoni: Più autonomia per la Lombardia

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
-Giona-
00sabato 29 luglio 2006 11:25
www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/07_Luglio/29/schirin...

Intervista al governatore sui nuovi poterei regionali «Lombardia autonoma, ecco come farò»
La mossa di Formigoni: avvio subito l'iter previsto dalla Costituzione, ne ho parlato con Prodi e Letta
MILANO — Formigoni chiede al governo e al Parlamento maggiore autonomia per la Lombardia. «Non è né una ripicca, né una rivalsa sulla sconfitta al referendum — spiega —.
Chiediamo di poter fare le cose che ci servono e che possiamo fare meglio dello Stato». L'obiettivo? Energia a prezzi più bassi, maggiore indipendenza della scuola pubblica e privata, riconoscimenti anche economici per medici e infermieri, limiti sulle emissioni inquinanti più restrittivi per l'immatricolazione di veicoli nuovi, possibilità di accordi internazionali in materia di ricerca scientifica, snellimento dei processi civili attraverso un potenziamento delle strutture dei giudici di pace e delle camere di arbitrato e conciliazione.
Formigoni si appella all'articolo della Costituzione (il 116) sulle Regioni a statuto speciale, secondo il quale «ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia» su materie specifiche «possono essere attribuite ad altre Regioni». È un'iniziativa, quella del presidente lombardo, che richiede un accordo bipartisan, perché il progetto deve essere approvato dal consiglio regionale (guidato dal centrodestra) e poi «approvato dalle Camere a maggioranza assoluta dei componenti, sulla base di un'intesa fra lo Stato e la Regione interessata». Dunque è indispensabile un accordo con il centrosinistra: prima con il governo, poi con la maggioranza parlamentare.
Crede sia possibile arrivare a questo accordo?
«Giovedì il consiglio regionale ha approvato un ordine del giorno nel quale si chiede, fra l'altro, di "attivare le procedure che l'attuale Costituzione consente per l'assegnazione alla Regione Lombardia di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia". Ds e Margherita hanno votato con la maggioranza, e questo è stato un gesto di coraggio particolarmente apprezzato. In Lombardia si è inaugurata una fase nuova, una fase di dialogo costruttivo. La nostra maggioranza è forte e autosufficiente, ma la proposta che porterò prima in giunta e poi in consiglio è aperta al confronto, alla discussione, al contributo di tutti. Poi partirà il negoziato con il governo».
Ne ha già parlato con il governo?
«Ne ho chiacchierato con il sottosegretario Letta e l'ho accennato al presidente Prodi».
Perché non ha chiesto più autonomia per la Lombardia quando al governo c'era Berlusconi?
«Per lo stesso motivo per cui non abbiamo ancora varato lo statuto regionale, e cioè perché serviva un quadro di riferimento normativo consolidato. Ora, dopo il risultato del referendum, sappiamo che questa è la Costituzione con la quale dobbiamo fare i conti e quindi ci muoveremo su due fronti: da un lato lo statuto, dall'altro l'articolo 116».
È il primo passo verso la costituzione di quel Lombardo-Veneto che nella Cdl qualcuno teorizza?
«No: è la Lombardia che diventa più autonoma. Credo che altre Regioni potrebbero percorrere la stessa strada, magari chiedendo maggiori poteri su altre materie. Guai a farne una questione ideologica.
Stiamo parlando di un regionalismo differenziato da maneggiare con grandissima cura e con molto spirito pragmatico. L'obiettivo è creare un vantaggio per i cittadini, non quello di conquistare un pennacchietto da mettere sul cappello».
Su quali materie chiederete maggiore autonomia?
«Premesso, come ho già detto, che la mia è una proposta aperta al dialogo e al confronto, i temi potrebbero essere quelli relativi alla salute, all'istruzione, all'ambiente, all'energia, alla ricerca scientifica e tecnologica, all'organizzazione della giustizia di pace».
Quali potrebbero essere i vantaggi per i cittadini?
«Partiamo dalla salute: una maggiore autonomia ci consentirebbe, ad esempio, di superare i limiti imposti dallo Stato in termini di posti letto per numero di abitanti per far salve le peculiarità territoriali pur nel rispetto degli equilibri fra entrate e spese. Penso poi alla scelta del modello organizzativo, al regime giuridico delle Aziende sanitarie, alle procedure di accreditamento. Infine i contratti di lavoro del settore e le convenzioni con i medici di medicina generale: potremmo chiedere di più in cambio di remunerazioni migliori».
Veniamo all'istruzione: la richiesta di maggiori poteri non è una scorciatoia per favorire le scuole private e quelle cattoliche in particolare?
«No: è la strada maestra per valorizzare i singoli istituti, pubblici e privati, il corpo docenti e il rapporto fra presidi e genitori. I programmi resterebbero quelli fissati a livello nazionale, salvo la piccola quota definita da ciascuna Regione, ma ogni istituto dovrebbe avere un'autonomia esasperata nella definizione dell'offerta formativa, nella gestione delle risorse finanziarie e umane. E anche in questo settore si potrebbe arrivare a una contrattazione decentrata per tradurre anche in termini economici la valorizzazione delle professionalità».
Passiamo agli altri temi.
«La Lombardia è tra le Regioni che consumano più energia e potrebbe trarre vantaggio da una maggiore flessibilità nell'approvvigionamento energetico. Potremmo chiedere allo Stato un'esenzione fiscale, dell'Iva per esempio, in cambio di misure per il risparmio energetico e della disponibilità a ospitare strutture come gli hub del gas. Per quanto riguarda la ricerca, infine, vorremmo avere la possibilità di stipulare accordi con altre Regioni o altri Stati, favorire la mobilità dei ricercatori e così via».
Resta il tema delicatissimo della giustizia.
«Della giustizia di pace, come prevede la Costituzione. Se riusciamo a farla funzionare meglio, possiamo sgravare quella ordinaria dalle cause minori che intasano i tribunali. E così pure con la valorizzazione delle camere di arbitrato e di conciliazione presenti nelle Camere di Commercio. Una giustizia più veloce è un fattore di competitività, perché gli investitori stranieri spesso sono spaventati dai tempi lunghi delle nostre controversie giudiziarie».
Presidente, non è che, perso il referendum, cercate di fare rientrare dalla finestra quello che è rimasto chiuso fuori dalla porta?
«No. Quello che ho in mente è un federalismo funzionale, cioè né ideologico, né di bandiera. Per questo credo che un accordo sia possibile e necessario».
Claudio Schirinzi

Lux-86
00sabato 29 luglio 2006 11:32
buon dio, alla fine qualcuno ha letto la costituzione ed ha deciso di applicarla. era ora [SM=x751532]

ma mica devono riformarla di nuovo la costituzoone? questa intervista sembra farci intendere che non ci sarà riforma costituzionale per diverso tempo [SM=x751600]
DarkWalker
00sabato 29 luglio 2006 11:44
beh non so chi possa avere fede nella volontà del centro sinistra di riformare la costituzione...
Sopratutto alla Lombardia serve più autonomia, e non solo fiscale...
Pertinax
00sabato 29 luglio 2006 11:48
non serve riformare la costituzione va solamente applicata, formigoni inteliggentemente si appella allo statuto speciale, finalmente.
Lux-86
00sabato 29 luglio 2006 11:51
ci ha messo un po' per arrivarci [SM=x751526]
alcuni non l'hanno ancora capito mi sà [SM=x751553]
DarkWalker
00sabato 29 luglio 2006 16:57
Non dipende solo da chi chiede, ma anche da chi ha il potere di applicare.
Sennò si fa la fine dell'art 117.
Per questo sono favorevole ad una riforma vostituzionale in senso federalista, sarebbe più difficile da storcere in modo da far prevalicare il solito centrismo...
Lux-86
00martedì 1 agosto 2006 12:12
con l'articolo 116 viene di fatto scavlcato l'articolo 117, quindi quel problema non sussiste.

se passa diventeremo come le baviera: ovvero dominati vita natural durante dai democristiani, la cosa che si profila è questa visto il "grande centro" che sostiene questo progetto. [SM=x751550] [SM=x751553]
DarkWalker
00martedì 1 agosto 2006 15:40
la fai troppo facile, finchè esiste l'articolo 117 permarrà un centrismo di fondo che solo con le eccezioni potrà essere scavalcato.Ed è preferibile poggiarsi a una regola che a una eccezione.
Ci sarà sempre il dubbio che possa venire (ri)applicato l'articolo ora l'articolo 117, ora il 116,ipotesi di illegittimità costituzionale...insomma, troppo presto epr dire che il problema non sussiste...
Lux-86
00martedì 1 agosto 2006 16:55
l'art 116 prevede che le materie dell'art 117 vengano attribuite solo alla regione con una legge dello stato, verrebbe superato anche il problema delel materie concorrenti visto che con una legge ordinaria verebbero attribuite a qualcuno.

sicuramente preferisco il centrismo di fondo al federalismo dichiarato [SM=x751640]
DarkWalker
00martedì 1 agosto 2006 17:07
sì ma quella legge ordinaria avrebbe sul capo una spada di damocle del'illegittimità (costituzionale),e invece io preferisco (posto che mi va bene tutto ciò che porti all'autonomi specie finanziaria)un federalismo dichiarato, comprovato sia alla luce del sole che nel buio delle oscure sale della corte costituzionale [SM=x751525]

[SM=x751641]
Lux-86
00domenica 12 novembre 2006 22:35
che voi sappiate la proposta è ancora in discussione o è caduta nel dimenticatoio?
Riccardo.cuordileone
00lunedì 13 novembre 2006 10:57
In questi giorni la Regione Lombardia sta ultimando lo statuto regionale con le suddette richieste autonomiste. Diciamo che per la fine dell'anno tutto sarà a Roma, poi da li all'approvazione... [SM=x751544]
Lux-86
00lunedì 13 novembre 2006 17:51
Re:

Scritto da: Riccardo.cuordileone 13/11/2006 10.57
In questi giorni la Regione Lombardia sta ultimando lo statuto regionale con le suddette richieste autonomiste. Diciamo che per la fine dell'anno tutto sarà a Roma, poi da li all'approvazione... [SM=x751544]



ho letto la notizia oggi. ormai anticipo anche la politica [SM=x751525]
Si sa già che su che materie chiederà l'autonomia? Formigoni anticipava ambiente, beni culturali e giudici di pace ma credo che saranno aumentata (anche perché così è un po poco)
Riccardo.cuordileone
00martedì 14 novembre 2006 10:48
Re:

Scritto da: Lux-86 13/11/2006 17.51
Ho letto la notizia oggi. Ormai anticipo anche la politica [SM=x751525]
Si sa già su che materie chiederà l'autonomia? Formigoni anticipava ambiente, beni culturali e giudici di pace ma credo che saranno aumentata (anche perché così è un po poco)


Istruzione, Giustizia, risorse energetiche le altre non me le ricordo.
Riccardo.cuordileone
00mercoledì 15 novembre 2006 11:07
Ho letto ieri un pò di articoli e sembra che la richiesta ufficiale riguardi solo l'ambiente, i beni culturali e i giudici di pace.

Che bello, evviva l'autonomia... [SM=x751559]

Poi tutti che parlano di metodo catalano, va bene, ma per iniziare, non si può ambire solo alla scarsa autonomia catalana (50% di tasse), non pretendo il 100% più ulteririori incassi come le regioni a statuto speciale, ma almeno all'85%.
DarkWalker
00mercoledì 25 luglio 2007 15:18
Re:

Scritto da: Riccardo.cuordileone 13/11/2006 10.57
In questi giorni la Regione Lombardia sta ultimando lo statuto regionale con le suddette richieste autonomiste. Diciamo che per la fine dell'anno tutto sarà a Roma, poi da li all'approvazione... [SM=x751544]




con il ritardo di più di mezzo anno...


INTESA FORMIGONI-GOVERNO PER DISCUTERE DI AUTONOMIA

Il Governo ha risposto al pressing del Consiglio regionale e del governatore Roberto Formigoni per ottenere più poteri. Da metà settembre partirà un tavolo tecnico-politico congiunto per discutere del trasferimento di maggiore autonomia alla Lombardia su alcune materie e l’Esecutivo si impegna a varare una legge quadro sull’attuazione dell’articolo 116 della Costituzione. E’ quanto hanno concordato in un recente incontro il ministro agli Affari regionali Linda Lanzillotta e il presidente Formigoni sul federalismo differenziato, così come richiesto dal Consiglio regionale il 3 aprile scorso con un voto bipartisan. Gli ambiti in cui il Pirellone ha chiesto più poteri e maggiore autonomia sono ambiente, beni culturali, giudici di pace, comunicazione, sanità, sicurezza, previdenza integrativa, infrastrutture, ricerca, università, risparmio e cooperazione transfrontaliera.

speriamo vada in porto (specie giudici di pace, ricerca università risparmio, e cooperazione transfrontaliera).
almeno possiamo rallegrarci che per la seconda volta in Lombardia le forze politiche antagoniste per quanto riguarda le autonomie hanno trovato un accordo bipartisan
Riccardo.cuordileone
00mercoledì 25 luglio 2007 18:49
A bene, quindi una cosa in tempi brevi...

Bah, ormai ho perso la speranza...
DarkWalker
00martedì 16 ottobre 2007 16:43
Re:
Riccardo.cuordileone, 25/07/2007 18.49:

A bene, quindi una cosa in tempi brevi...




sono passati altri tre mesi...che dite riuscirò a vivere abbastanza a lungo da vedere la bocciatura del progetto?


FEDERALISMO
I dati dello studio dell'Università di Genova per conto della Commissione Bilancio del Consiglio regionale
POTREMMO AVERE DAI 12 AI 40 MILIARDI DI AVANZO
Il 26 ottobre ci sarà il primo incontro tra Stato e Pirellone sul decentramento di 12 competenze


richiedi la foto
Rosi Mauro
Se avessimo un sistema fiscale come quello del Trentino Alto Adige ci ritroveremmo con una quarantina di miliardi di euro in più nelle casse. Lo dice un'indagine richiesta dalla Commissione Bilancio e Programmazione del Consiglio regionale lombardo al Dipartimento di Scienze economiche e finanziarie dell'Università di Genova. Fantasia? Per ora sì, però...
Intanto registriamo una data importante sul cammino del federalismo: venerdì 26 ottobre è programmato il primo incontro tra Governo e Regione Lombardia per negoziare il trasferimento di competenze dallo Stato a una amministrazione regionale, come stabilisce l'articolo 116 della Costituzione. Sul tavolo le 12 materie su cui la Giunta e il Consiglio regionale, con una risoluzione approvata a larga maggioranza lo scorso aprile, richiedono maggiori poteri: ambiente, beni culturali, giustizia di pace, organizzazione sanitaria, comunicazione, protezione civile, previdenza complementare integrativa, infrastrutture, ricerca scientifica e tecnologica, università, cooperazione transfrontaliera e sistema bancario regionale. Dopo che verrà raggiunto l'accordo tra Roma e Milano, il tutto passerà alle due Camere del Parlamento. Ma ci vorrà un po' di tempo. Come spesso in molti hanno ripetuto, l'articolo 116 dovrebbe andare di pari passo con il 119 riguardante il federalismo fiscale, ovvero il trasferimento anche delle risorse per poter espletare le nuove funzioni decentrate.
E qui entra in gioco lo studio dell'Università di Genova. Analizziamo le due opzioni prese in considerazione dai docenti dell'ateneo genovese. Nel primo, applicando il sistema vigente in una regione a Statuto speciale quale il Trentino Alto Adige, che si finanzia trattenendo circa il 90% di tutte le imposte riscosse sul suo territorio, risulta che la nostra regione si tratterrebbe 54 miliardi di euro, circa 100 mila miliardi delle vecchie lire. Questo per far fronte alle ulteriori competenze richieste, le sopra citate 12, per le quali servirebbero circa 14 miliardi di euro. Così, la Lombardia avrebbe un residuo fiscale di quasi 40 miliardi. Ma lo studio evidenzia come questo modello non sia percorribile in pratica, considerati gli ampi squilibri finanziari che genererebbe a livello nazionale.
La seconda opzione, invece, prende in considerazione il sistema di federalismo fiscale avanzato dal Consiglio regionale lo scorso giugno, attraverso una proposta di legge al Parlamento approvata a larga maggioranza. In questo caso si chiede una compartecipazione di almeno il 15% dell'imposta regionale sul reddito personale (Irpef), di almeno l'80% del gettito Iva e l'intero importo dei tributi erariali minori, ovvero accise sui carburanti, imposte sui tabacchi e sui giochi. Nella simulazione dello studio, dove la compartecipazione all'Irpef viene alzata al 30%, la Regione incasserebbe 28,4 miliardi di euro, per coprire gli oltre 16 miliardi di spesa con il nuovo decentramento delle funzioni, calcolato in base a un'elaborazione Isae. In questo modo, quindi, il residuo fiscale sarebbe di 12,2 miliardi di euro.
Per le altre Regioni, però, le cose andrebbero un po' male. Infatti, solo altre quattro avrebbero un residuo (Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Toscana), mentre tutte le altre non riuscirebbero a far fronte alle spese, ritrovandosi con dei buchi nel bilancio, che andrebbero dai 27 milioni di euro della Liguria agli oltre 9 miliardi della Campania.
«Lo studio dell'Università di Genova - ha commentato la presidente della Commissione Bilancio Rosi Mauro (Lega Nord) - è la conferma che quello che noi diciamo da anni è una pura e santa verità. Tutti parlano di federalismo fiscale salvo poi frenare e ritardarne l'attuazione perché dicono che non tutte le Regioni sono pronte a camminare con le proprie gambe. Regione Lombardia è pronta a fare la propria parte, dunque a dimostrare direttamente ai propri cittadini cosa è in grado di fare con le risorse aggiuntive. Cominciamo - ha aggiunto la presidente Mauro - a dare il federalismo fiscale a chi si sente pronto, le altre Regioni arriveranno dopo. E facciamolo, come hanno fatto Paesi come la Spagna e il Canada, differenziando l'attivazione del nuovo modello di finanziamento a seconda delle possibilità e necessità. Quanto alle cifre credo che non occorrano molti commenti: con 16 miliardi di euro aggiuntivi rispetto ai bilanci attuali Regione Lombardia avrebbe la possibilità di realizzare in un colpo solo Brebemi, Pedemontana e attivare gli altri interventi urgenti sia in campo infrastrutturale che in quello socio-assistenziale».

Lux-86
00martedì 16 ottobre 2007 16:50
sono favorevole al federalismo fiscale, ma se serve per costruire altre strade e abbattere le ultime aree verdi della Lombardia allora viva l'immobilismo centralista.
Riccardo.cuordileone
00martedì 16 ottobre 2007 18:32
Come ho già scritto: ormai ho perso la speranza...

Quasi quasi vado a fare un viaggetto in Albania, Domenica su raitre ho visto che si può facilmente comprare un AK47 con 10 caricatori a 100 euro. Comprandone un pò...[SM=x751525]
DarkWalker
00martedì 16 ottobre 2007 18:40
ormai non sto neanche più a discutere sulle solite obiezioni di lux^^

Piuttosto, mi sorprendo che siano solo 4 le regioni in attivo, e di non trovarvi dentro nemmeno il Lazio. Preoccupante, su 4 regioni 3 o non fanno niente o fanno perdite [SM=x751594]
-Kaname-chan
00giovedì 18 ottobre 2007 22:31
Re:
DarkWalker, 16/10/2007 18.40:

ormai non sto neanche più a discutere sulle solite obiezioni di lux^^

Piuttosto, mi sorprendo che siano solo 4 le regioni in attivo, e di non trovarvi dentro nemmeno il Lazio. Preoccupante, su 4 regioni 3 o non fanno niente o fanno perdite [SM=x751594]



Il Lazio è estremamente indebitato, a causa delle nefandezze si Storace. Cmq io avevo letto che in caso di federalismo fiscale sarebbe stato in grado di reggersi da solo senza eccessivi problemi, al massimo si tirerà un po' la cinghia all'inizio ma non farebbe male visti gli sprechi della regione


Malduin
00mercoledì 31 ottobre 2007 13:36
www.governo.it/Notizie/Ministeri/testo_int.asp?d=37061


Federalismo differenziato, Intesa Governo-Lombardia

30 Ottobre 2007

E' stata firmata oggi a Palazzo Chigi un'intesa tra Governo e Regione Lombardia con la quale si avvia il negoziato per verificare "le condizioni di trasferibilità di 12 competenze dallo Stato nazionale al governo regionale'', in base all'articolo 116 della Costituzione che parla di federalismo differenziato.


Le parti si incontreranno ancora - la prossima riunione è prevista per il 20 novembre - per tavoli tecnici organizzativi sulle 12 materie.

Al termine di questo percorso il pacchetto andrà nuovamente in Parlamento che dovrà approvarlo a maggioranza assoluta.


Tra le 12 materie, per la Lombardia 3 sono prioritarie: la tutela dell'ambiente e dell'ecosistema, l'organizzazione della giustizia di pace e la tutela dei beni culturali.


Un intesa "molto importante, un punto significativo di questo lungo processo di attuazione del federalismo" ha commentato il Ministro degli Affari regionali, Linda Lanzillotta. "Un cantiere aperto da un anno e mezzo con un pacchetto di provvedimenti - ha aggiunto il ministro - e oggi avviamo una sperimentazione di un provvedimento molto innovativo che ci permetterà di dare risposte più efficaci ai cittadini".
DarkWalker
00mercoledì 31 ottobre 2007 17:58
ieri a Ballarò sentivo che Formigoni diceva di avere già ottenuto, in passato, alcune autonomie, am io non ne sapevo nulla [SM=x751574]
Bene bene, è giusto che regioni virtuose come la Lombardia abbiano più competenze (specie amministrative) e fondi per attuarle.
Speriamo non si risolva nell'ennesimo buco nell'acqua.

La finanziaria non va, il federalismo fa qualche faticoso passo avanti. Roberto Formigoni vola a Roma per trattare con il governo ma con i chiari di luna che splendono nel cielo della maggioranza non c’è molto da portare in Lombardia né troppo in cui sperare per il futuro. Il governatore della Lombardia però non rinuncia alla speranza e al tavolo delle trattative, nonostante lo scetticismo di Silvio Berlusconi. «Credo che i giochi ormai siano chiusi. Tutto ciò che di costruttivo si può pensare sarà da fare con la prossima maggioranza e il prossimo governo» ha detto il leader dell’opposizione lunedì scorso a Milano.
Formigoni va avanti. La prossima seduta sarà fissata tra il 15 e il 20 novembre. «Mi auspico di firmare sotto il regno di Prodi» dice seduto al tavolo con il presidente del Consiglio, Prodi, il suo sottosegretario, Enrico Letta, il ministro per gli Affari Regionali, Linda Lanzillotta e il ministro per i Rapporti con il Parlamento Vannino Chiti. Come dire che il governatore spera di chiudere la partita subito. «Con il Partito democratico è cominciato il dopo Prodi» è l’analisi impietosa compiuta appena qualche giorno fa dal presidente della Lombardia.
Prodi durante l’incontro non ha potuto che abbozzare, mentre contestava a Formigoni le previsioni funeste. Insomma, una cornice di tensione, sia pure mascherata con l’ironia, ha circondato l’intesa siglata a palazzo Chigi per il trasferimento di competenze su 12 materie da Roma al Pirellone. Tra le dodici materie per le quali la Lombardia chiede l’applicazione del titolo V della Costituzione (il federalismo differenziato) anche credito e fondo pensioni, anche se le prime tre della lista sono ambiente, giudici di pace e cultura, ovvero gli argomenti sui quali un eventuale accordo sembra meno contrastato. Seguono organizzazione sanitaria, ordinamento della comunicazione, protezione civile, infrastrutture, ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all’innovazione per i settori produttivi, università, casse di risparmio, casse rurali, aziende di credito a carattere regionale, enti di credito fondiario e agrario. Il documento che sarà steso durante le riunioni del tavolo tecnico-giuridico sarà poi sottoposto al Parlamento per l’approvazione finale.
Tra l’altro, la Regione chiede appunto la facoltà di promuovere forme di previdenza integrativa. «La Lombardia - recita il documento - necessita di un sistema bancario che sappia far fronte alle esigenze e alle peculiarità del sistema imprenditoriale regionale, sfruttando la propria conoscenza del territorio». E ancora: «L’attribuzione di poteri in materia creditizia risponde a una logica di promozione dello sviluppo economico regionale». Se arriverà il sì romano la Lombardia farà da apripista. Conclude Formigoni: «È L’avvio del federalismo differenziato, perché le Regioni sono differenti. È un cammino molto importante che se avrà successo aprirà una fase nuova per il nostro Paese».

www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=217180&START=1&2col=

Dopo la riforma delle pensioni e le grigie prospettive sul futuro spero ancora di più che il governo duri abbastanza da mallore il malloppo di competenze.
Per quanto odii CL Formigoni è uno dei pochi che a mio giudizio, in fin dei conti, i voti se li merita [SM=x751528] .
DarkWalker
00sabato 17 maggio 2008 14:07
(AGI) - Milano, 14 mag. - L'orizzonte prospettato dal governatore lombardo "e' lo stesso descritto dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano", nella sua visita del 6 dicembre scorso in Lombardia quando volle ribadire (e la frase e' stata citata da Formigoni) "che non puo' essere eluso il dovere costituzionale dell'attuazione del Titolo V quale e' stato riformato ne' si puo' in Parlamento esitare nel portare avanti la legge sul federalismo fiscale. Si dara' forza cosi' a quel nuovo regionalismo come forma di un nuova unita' nazionale di cui ci ha parlato il presidente Formigoni". Per Formigoni il nuovo Statuto e' "un atto di grande rilevanza politica, con il quale coroniamo l'ambizione di ridisegnare e aggiornare i connotati istituzionali di una Regione fortemente dinamica", che ha i suoi cardini nell'affermazione "della centralita' della persona e della famiglia, nell'esaltazione della liberta' del cittadino, nel metodo della sussidiarieta', nei criteri di semplificazione e di efficienza". Serve un "federalismo vero: da un lato solidale, che non abbandoni i deboli o le altre regioni; ma che insieme sia forte e dunque differenziato e competitivo". Serve alla Lombardia, ma all'Italia stessa che "puo' tornare crescere se ripartono i territori". Percio' il tema del federalismo, dell'autonomia, della "specialita'" sono per Formigoni "una nostra priorita' politica". In primo piano l'attuazione di tutti e tre gli articoli "federalisti" del Titolo V, il 116, il 117 e il 119. Formigoni ha gia' scritto al presidente del Consiglio e ai ministri interessati per riprendere il negoziato. "Questo sara' un banco di prova delle relazioni con un Governo - ha sottolineato - al quale guardiamo con grande fiducia ma con il quale vogliamo lavorare e misurarci sul raggiungimento degli obiettivi concreti", cioe' "le 12 materie gia' individuate dal Consiglio regionale". Ma appunto per Formigoni occorre ragionare attorno ad ulteriori competenze che potrebbero essere attribuite alla Regione. In particolare, occorre riflettere: sulle disposizioni finanziarie oggi utilizzate solo per le Regioni speciali in base alle quali la percentuale di risorse che tornano sul territorio viene fissata sulla base di una legge ordinaria nazionale, adottata pero' di intesa con la Regione Lombardia; forme nuove di collaborazione e relazioni piu' avanzate tra Consiglio regionale e Parlamento nazionale per le leggi che riguardano la Regione stessa; attribuzione alla Regione di una competenza in tema di ordinamento degli enti locali; allargamento della potesta' regionale in tema di polizia locale e sicurezza. (AGI)
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 16:04.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com