Due Italie in Europa, una in testa l'altra in coda

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: [1], 2, 3
DarkWalker
00martedì 22 luglio 2008 11:41
Due Italie in Europa
una in testa l'altra in coda

di MARIO PIRANI

Ha ragione Zapatero di compiacersi (Repubblica del 30/6 us) per i tanti successi conseguiti dalla penisola iberica, esaltati dal paragone tra Roma e Madrid: "Per la prima volta - afferma infatti il sorridente premier - il nostro pil pro capite è in testa alla media europea. È ormai dimostrato che abbiamo superato l'Italia e accorciato le distanze rispetto a Germania, Francia e Inghilterra". Una constatazione basata su dati nazionali, che, peraltro, non hanno quasi più senso per l'Italia.

Premetto che non voglio affatto - sarebbe stupidissimo - contestare le medie internazionali, ma avanzare qualche riflessione sulla percezione distorta che queste finiscono per indurre sulla situazione reale del nostro singolare Paese.

Resta il fatto che nell'immaginario collettivo, nei mass-media, nei discorsi politici si parla di un Paese inesistente e non vediamo - e, quindi, non facciamo nulla per porvi rimedio - che l'Italia si è spezzata in due e che al vecchio divario tra Nord e Sud, temperato dalle politiche di intervento, dall'ampiezza delle Partecipazioni statali, dalla capacità di assorbimento della PA è subentrato un abisso, tra due realtà sempre più lontane.

La Fondazione Edison, che sotto la guida dell'economista Marco Fortis dedica documentati studi agli squilibri economico - territoriali, giudica che "nei prossimi anni il principale freno alla crescita del nostro Paese potrebbe venire proprio dal sempre più alto divario tra Nord-Centro e Sud che presenta ormai evidenze allarmanti. "Infatti, secondo recenti dati Eurostat, l'Italia del Nord vanta un pil pro capite superiore a quello del Regno Unito, mentre l'Italia centrale sorpassa quello di Paesi come la Svezia, la Germania o la Francia.

Per contro "il Mezzogiorno, con i suoi 20,7 milioni di abitanti costituisce in Europa la più gigantesca area di basso reddito, comparabile a quella rappresentata da Grecia e Portogallo presi assieme, con una popolazione di 21,6 milioni di abitanti, che hanno, peraltro un reddito medio pro capite più alto che nel nostro Sud.

"Non possiamo non chiederci quale unità esista più in uno Stato che comprende in sé un'ampia parte con la popolazione regionale a ricchezza diffusa più numerosa dell'Unione europea (i 24 milioni di italiani residenti nelle sette regioni del Nord e del Centro, con un reddito pro capite superiore del 25% a quello medio dell'Ue) e un'altra zona, tutte le 8 regioni del Mezzogiorno, con un reddito pro capite inferiore a quello Ue, di cui 4, con ben 17 milioni di abitanti, con un reddito pro capite inferiore al 75% di quello medio europeo. Certo, sempre nell'ottica di un recupero della realtà, non si può ignorare che il sommerso, soprattutto nel Sud, è ampiamente sottostimato nella contabilità nazionale. Così come non è valutato il flusso dell'economia criminale che indubbiamente genera ricchezza. Due dati invisibili, che se possono dare qualche conforto sul piano del reddito medio, comportano anche una negatività intrinseca per infiniti altri aspetti.

All'evidenza non percepita delle due Italie va allegata la verifica di un'altra verità profondamente rimossa: quella del peso decisivo dell'economia industriale manifatturiera nel successo consolidato del Nord Centro.

Dopo anni di stoltezze sul prevalere del terziario e sul tramonto dell'era metalmeccanica ci troviamo con alcuni dati strabilianti (sempre di fonte Edison): nel 2007 il surplus esportativo dei prodotti manifatturieri si è attestato a ben 51,2 miliardi di euro, un risultato inferiore solo al record assoluto del 1996 (54,4 miliardi di euro equivalenti) che però fruiva della svalutazione competitiva della lira e dell'ancor debole aggressività asiatica, Ma quel che più colpisce è la classifica europea per valore aggiunto manifatturiero (la differenza fra il ricavo dei prodotti e servizi venduti e il costo di quelli acquisiti per produrli): in testa figura la Lombardia e il Nordest (6,6 miliardi), seconda la Germania (5,5), terzo il Nord-Centro Italia, seguono l'Italia nel suo assieme, la Gran Bretagna, la Francia, Spagna, Grecia e Portogallo. Ultimo il Mezzogiorno (1,5).

Invito i lettori a discutere su questi fatti, su cosa ha significato la modifica del Titolo V della Costituzione e la rottura di una tradizione politica e storica basata sulla difesa dell'Unità d'Italia, della solidarietà tra Nord e Sud, di un Welfare unico dalle Alpi alla Sicilia. E ancora cosa ha comportato negare la centralità del lavoro operaio per sostituirla col precariato dei servizi come archetipo attuale di riferimento. Infine dove porta dipingere una Italia in declino, quando le Italie sono ormai due, una in testa, l'altra in coda all'Ue.


Concordo pressochè su tutto. A parte sul mancato accenno sul fatto che pensare che la parte virtuosa possa trascinarsi dietro tutto il paese e rimanere virtuosa sia una cosa impossibile...
Pius Augustus
00martedì 22 luglio 2008 12:15
quoto l'autore e dark.
Lux-86
00martedì 22 luglio 2008 13:26
quoto pius
Arvedui
00martedì 22 luglio 2008 14:21
Quoto Lux che quota Pius che quota Dark che quota l'autore :D
Pilbur
00mercoledì 23 luglio 2008 10:35
Diamine, sara' la prima e l'ultima volta che quoto voi quattro in una volta!
=Gradius=
00mercoledì 23 luglio 2008 10:57
quoto anche io
Ace Ventura
00venerdì 29 agosto 2008 22:04
abbastanza sterile, se consideriam il pro capite della francia etc bisogna ricordare che quello della corsica non è certo diverso da quello della sardegna, quindi poco da fare, loro sono più ricchi.
Ace Ventura
00venerdì 29 agosto 2008 22:04
abbastanza sterile, se consideriam il pro capite della francia etc bisogna ricordare che quello della corsica non è certo diverso da quello della sardegna, quindi poco da fare, loro sono più ricchi.
..SpartaK..
00venerdì 29 agosto 2008 22:06
quoto tutti
Ace Ventura
00venerdì 29 agosto 2008 22:44
persino io che critico l'analisi dell'articolo? :D
..SpartaK..
00venerdì 29 agosto 2008 23:13
no lol, è che hai postato un minuto prima di me mentre io leggevo gli altri messaggi ^^
nonostante i limiti dell'articolo nella comparazione tra le varie economie, condivido comunque la sostanza dell'analisi
Ace Ventura
00venerdì 29 agosto 2008 23:45
io no :)
DarkWalker
00sabato 30 agosto 2008 00:15
eh, magari avessimo solo la sardegna da pagare.
Ace Ventura
00sabato 30 agosto 2008 01:01
si ma comunque io non sono contrario al federalismo, solo che a mio parere innanzitutto è una cosa da affidare a professionisti, e non a bifolchi della lega, e poi bisogna assolutamente evitare colonizzazioni e scempi, e deve essere una cosa mooolto graduale, che via via levi il marcio soprattutto nelle regioni più critiche. Ti faccio l' es. della sardegn: è semplice, basta levare il denaro alle istituzioni e non permettergli di alzare le tasse. Il denaro pubblico in sardegna è sprecato solo lì.Poi ci sono regioni certamente più difficili, e secondo me le ricette facili non funzionano...
DarkWalker
00sabato 30 agosto 2008 09:54
Re:
Ace Ventura, 30/08/2008 1.01:

si ma comunque io non sono contrario al federalismo, solo che a mio parere innanzitutto è una cosa da affidare a professionisti, e non a bifolchi della lega, e poi bisogna assolutamente evitare colonizzazioni e scempi, e deve essere una cosa mooolto graduale, che via via levi il marcio soprattutto nelle regioni più critiche. Ti faccio l' es. della sardegn: è semplice, basta levare il denaro alle istituzioni e non permettergli di alzare le tasse. Il denaro pubblico in sardegna è sprecato solo lì.Poi ci sono regioni certamente più difficili, e secondo me le ricette facili non funzionano...



Ma infatti quello che si dice di fare in autunno (il federalismo fiscale) è l'attuazione della riforma federale del 2001 (centro sinistra), con circa 7 anni di attesa.
Ace Ventura
00sabato 30 agosto 2008 14:12
si, se è così per me può andare anche bene, più che federalismo è quasi una più congrua attribuzione della responsabilità. A me andrebbe anche bene, purchè non si alimentino stupide beghe interne all' italia.
Pius Augustus
00sabato 30 agosto 2008 14:21
Re:
Ace Ventura, 30/08/2008 14.12:

si, se è così per me può andare anche bene, più che federalismo è quasi una più congrua attribuzione della responsabilità. A me andrebbe anche bene, purchè non si alimentino stupide beghe interne all' italia.




il federalismo non è eliminare gli sprechi,il federalismo ha come senso la redistribuzione della ricchezza secondo la produttività di ogni regione.C'è chi lo scambia con il buon governo mentre invece è una necessità di cambiare il sistema nella struttura.
Ace Ventura
00sabato 30 agosto 2008 14:44
Re: Re:
Pius Augustus, 30/08/2008 14.21:




il federalismo non è eliminare gli sprechi,il federalismo ha come senso la redistribuzione della ricchezza secondo la produttività di ogni regione.C'è chi lo scambia con il buon governo mentre invece è una necessità di cambiare il sistema nella struttura.




se la ricchezza viene redistribuita secondo criteri di produttività è chiaro che metterà in luce chi di produttività non ne ha non trovi? bisogna tener conto ovviamente di peculiarità però quali ad es le regioni che si vedono tutto bloccato per vincoli ambientali come lo è ahimè la mia...
Pius Augustus
00sabato 30 agosto 2008 16:19
Re: Re: Re:
Ace Ventura, 30/08/2008 14.44:




se la ricchezza viene redistribuita secondo criteri di produttività è chiaro che metterà in luce chi di produttività non ne ha non trovi? bisogna tener conto ovviamente di peculiarità però quali ad es le regioni che si vedono tutto bloccato per vincoli ambientali come lo è ahimè la mia...




Che intendi per mettere in luce?
Ace Ventura
00sabato 30 agosto 2008 16:33
Per es. si spendono soldi altrui poichè provengono dall' infinito serbatoio Romano dei tributi statali, dubito molto per es. che una sardegna che dovrà autoalimentarsi manterrà un'amministrazione pubblica di 3-4 volte superiore a quella effettivamente necessaria senza prendere provvedimenti
Pius Augustus
00martedì 2 settembre 2008 15:44
Re:
Ace Ventura, 30/08/2008 16.33:

Per es. si spendono soldi altrui poichè provengono dall' infinito serbatoio Romano dei tributi statali, dubito molto per es. che una sardegna che dovrà autoalimentarsi manterrà un'amministrazione pubblica di 3-4 volte superiore a quella effettivamente necessaria senza prendere provvedimenti




il discorso non è sbagliato,ma sinceramente dubito delle capacità di autoriformarsi delle regioni italiane.Anche da sola la sardegna sarebbe capace di eliminare la burocrazia ipertrofica? magari preferirà andare in bancarotta,come l'italia stessa sta facendo oggi.
DarkWalker
00martedì 2 settembre 2008 16:07
Re: Re:
Pius Augustus, 02/09/2008 15.44:




il discorso non è sbagliato,ma sinceramente dubito delle capacità di autoriformarsi delle regioni italiane.Anche da sola la sardegna sarebbe capace di eliminare la burocrazia ipertrofica? magari preferirà andare in bancarotta,come l'italia stessa sta facendo oggi.




Mah, io non sono così pessimistico,almeno, non nei confronti dell'Italia settentrionale, dove per lo meno c'è un barlume di senso civico e identità europea. Poco ma quanto basta per rimanere in carreggiata. Non abbastanza per far rimanere in carreggiata il rimorchio (resto del paese). E io in carreggiata ci voglio rimanere^^
Ace Ventura
00martedì 2 settembre 2008 16:21
Re: Re:
Pius Augustus, 02/09/2008 15.44:




il discorso non è sbagliato,ma sinceramente dubito delle capacità di autoriformarsi delle regioni italiane.Anche da sola la sardegna sarebbe capace di eliminare la burocrazia ipertrofica? magari preferirà andare in bancarotta,come l'italia stessa sta facendo oggi.




Si si ma infatti la bancarotta oramai a parer mio non è lontana... più che altro conta come ne verremo fuori oramai. Su questo hai pienamente ragione. La sardegna ha un vantaggio però rispetto a molti, un'ottima distribuzione delle proprietà (molti poveri, ma pochissimi nullatenenti) e solo qualche abitnte per km quadrato.
Ace Ventura
00martedì 2 settembre 2008 16:23
Re: Re: Re:
DarkWalker, 02/09/2008 16.07:




Mah, io non sono così pessimistico,almeno, non nei confronti dell'Italia settentrionale, dove per lo meno c'è un barlume di senso civico e identità europea. Poco ma quanto basta per rimanere in carreggiata. Non abbastanza per far rimanere in carreggiata il rimorchio (resto del paese). E io in carreggiata ci voglio rimanere^^




Ha ha ha si sotto la carismatica e prottettiva Ala di Umberto Bossi e company. ma per favore [SM=x751578]
DarkWalker
00martedì 2 settembre 2008 16:31
Re: Re: Re: Re:
Ace Ventura, 02/09/2008 16.23:




Ha ha ha si sotto la carismatica e prottettiva Ala di Umberto Bossi e company. ma per favore [SM=x751578]




Non dovresti dare per scontato cose che non dico, potresti sbagliarti: come in questo caso
Ace Ventura
00martedì 2 settembre 2008 16:36
Beh così vi vediamo dall' esterno, sono loro i massimi rappresentanti del movimento per l' indipendenza padana con cui abbiamo a che fare, non ne convieni?
cointreau il possente
00martedì 2 settembre 2008 17:37
Re:
DarkWalker, 22/07/2008 11.41:




Concordo pressochè su tutto. A parte sul mancato accenno sul fatto che pensare che la parte virtuosa possa trascinarsi dietro tutto il paese e rimanere virtuosa sia una cosa impossibile...




Fermo restando che l'ipotesi di una divisione dell'Italia secondo me da un po' di tempo non è più molto ipotesi, l'economia della parte virtuosa rischia di essere sbocconcellata dall'economia criminale delle mafie, cosa che già avviene in parti non sottovalutabili del centro-nord, per gli stessi identici motivi che hanno portato le mafie alla primazia nel sud italia.
Bye.

Ace Ventura
00martedì 2 settembre 2008 18:07
Re: Re:
cointreau il possente, 02/09/2008 17.37:




Fermo restando che l'ipotesi di una divisione dell'Italia secondo me da un po' di tempo non è più molto ipotesi, l'economia della parte virtuosa rischia di essere sbocconcellata dall'economia criminale delle mafie, cosa che già avviene in parti non sottovalutabili del centro-nord, per gli stessi identici motivi che hanno portato le mafie alla primazia nel sud italia.
Bye.





Si però, certo non possiamo paragonar Palermo a Bolzano, ma non è certo come paragonare la svizzera all' iraq! evitiamo per favore di fare Santi e Demoni, come se al Nord la criminalità non esistesse o fosse semplicemente portata dal sud. Guarda quì in Sardegna l' imprenditoria è tutta del Nord, e ti assicuro che è tuttaltro che cristallina e pura, Nel mio paesino un imprenditore di milano è scappato a gambe levate dopo aver abbreviato la vita media generale e ucciso un padre di famiglia con la fibra di carbonio senza dargli una lira,solo per creare una fabbrica fasulla e ottenere fondi europei. e poi non dimentikiam da dove vien el berluska!
princepsoptimus
00martedì 2 settembre 2008 18:22
Re: Re: Re:
DarkWalker, 02/09/2008 16.07:




non nei confronti dell'Italia settentrionale, dove per lo meno c'è un barlume di senso civico e identità europea.




Una volta... adesso mi sa che si è perso anche lì...
DarkWalker
00martedì 2 settembre 2008 19:01
Re: Re: Re: Re:
Ace Ventura, 02/09/2008 18.07:




Si però, certo non possiamo paragonar Palermo a Bolzano, ma non è certo come paragonare la svizzera all' iraq! evitiamo per favore di fare Santi e Demoni, come se al Nord la criminalità non esistesse o fosse semplicemente portata dal sud. Guarda quì in Sardegna l' imprenditoria è tutta del Nord, e ti assicuro che è tuttaltro che cristallina e pura, Nel mio paesino un imprenditore di milano è scappato a gambe levate dopo aver abbreviato la vita media generale e ucciso un padre di famiglia con la fibra di carbonio senza dargli una lira,solo per creare una fabbrica fasulla e ottenere fondi europei. e poi non dimentikiam da dove vien el berluska!




concordo che non ha senso fare i manicheisti. Sulla criminalità portata dal sud però è in gran parte vero,basta vedere gli atti delle procure settentrionali come aumentano in proporzione all'immigrazione interna.

cointreau il possente, 02/09/2008 17.37:




Fermo restando che l'ipotesi di una divisione dell'Italia secondo me da un po' di tempo non è più molto ipotesi, l'economia della parte virtuosa rischia di essere sbocconcellata dall'economia criminale delle mafie, cosa che già avviene in parti non sottovalutabili del centro-nord, per gli stessi identici motivi che hanno portato le mafie alla primazia nel sud italia.
Bye.






princepsoptimus, 02/09/2008 18.22:




Una volta... adesso mi sa che si è perso anche lì...






Io ci vivo, e ti direi di no. Ma anche se fosse (e qui rispondo a Cointreu) rimanere nello stato unitario non sarebbe in ogni caso la ricetta migliore, per come la vedo io.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 15:32.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com