Diossina ad Assemini: Gumirato, nessun pericolo

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centrosardegna
00mercoledì 22 marzo 2006 21:21

Ampie rassicurazioni sono emerse per quanto riguarda la salute dei cittadini, nell'incontro tenutosi per fare il punto sull'inquinamento ad Assemini ed in particolare per la presenza di diossina nell'area dello stabilimento chimico della Syndial. Alla riunione, promossa dal presidente del Consiglio provinciale di Cagliari, hanno partecipato l'assessore provinciale all'Ambiente, il sindaco di Assemini e il direttore generale dell'Asl 8 di Cagliari.

La presenza di diossina nell’area dello stabilimento Syndial di Assemini non costituisce un pericolo per la salute di lavoratori e cittadini. L’ha assicurato il direttore generale dell’ASL 8, Gino Gumirato, nell’incontro che si è svolto questa mattina, su iniziativa del presidente del consiglio provinciale, Roberto Pili, per fare il punto della situazione sull’inquinamento dell’area.

L’emergenza inquinamento alla Syndial risale a poco più di un mese fa. Il grido d’allarme in consiglio provinciale era stato lanciato dal consigliere di Rifondazione comunista, Leonardo Peddio, che aveva parlato di valori pericolosissimi di diossina nell’area esterna allo stabilimento di Assemini, presenza causata quasi certamente dalle reazioni chimiche seguite a un incendio dell’Agosto 2004. Per affrontare la questione il presidente Pili ha riunito attorno a un tavolo Gumirato, l’assessore provinciale all’Ambiente, Rosaria Congiu, il presidente della commissione Ambiente, Francesco Trudu, il consigliere Peddio e il sindaco di Assemini, Luciano Casula, che ha chiesto la costituzione di un tavolo istituzionale permanente sul problema.

Il problema dell’inquinamento del sito “che - come ha ricordato Peddio - è compreso nella zona di protezione speciale di Santa Gilla, di importanza comunitaria”, rimane in piedi. Sull’opportunità di evitare comunque allarmismi inutili si è soffermato Trudu. “I cittadini – ha detto la Congiu – hanno il diritto di conoscere i dati ambientali del territorio e la Provincia continuerà a effettuare dei controlli sull’intera area”. La Congiu ha ripercorso la vicenda, a partire dalla scoperta di percentuali di diossina al di sopra dei limiti previsti dalla legge durante i lavori di bonifica dell’area esterna allo stabilimento e ha assicurato che la Provincia continuerà a effettuare sopralluoghi periodici. D’altra parte se spetta alla ASL occuparsi della salute e della sicurezza dei lavoratori e dei cittadini, verifiche e analisi sono di competenza della Provincia. Intanto la Regione ha già avviato, a partire dalle zone industriali, degli studi epidemiologici che permetteranno di recuperare i dati dal 1970. “Si potrà così valutare - ha spiegato Gumirato – l’incidenza statistica di certe patologie in determinate aree”.
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