claudio.41
00mercoledì 8 marzo 2006 21:52
Sorgono o sono alimentate da orgoglio e sottili risentimenti personali. Non è facile conoscere noi stessi. Il monito di Romani 14:1 deve essere meditato. Qualche esempio:
Qualcuno insisterà sulla “fede” e non è mai troppo; ma lo farà in modo da negligere l’altra parte della verità : che le opere la fortificano e la confermano. Un altro, irritato, insisterà su “opere ed opere” quasi a far dimenticare la fede.
Vicino alle linee in cui le contese sono più facili a sorgere, ognuno dando enfasi ad un lato della Scrittura, ad esclusione di altri passaggi, l’umile di cuore si affretterà a riconoscere, al massimo che può, ciò che deve approvare, e in ciò che costretto a dissentire, lo farà con mansuetudine di sapienza.
E’ vero che gli zelanti aggrediscono anche tale mansuetudine .
Pazienza. Bisogna soffrire per amore degli altri. E ricordiamo che mentre i pastori litigano, le pecore vengono divorate dai lupi.
Noi affermiamo che senza lo Spirito Santo non vi è Chiesa, non vi è Luce nelle Scritture, non guida di condotta, e che nemmeno sappiamo se gli eventi narrati siano o no storici. Nulla sappiamo, e nemmeno se Gesù sia esistito.
E’ lo Spirito Santo che accerta la Scrittura, rivela e predica Gesù Cristo.
Gli Apostoli, ripieni di Spirito Santo ritrattarono Gesù. Mentre San Pietro parlava di Lui , Cornelio e altri furono battezzati con lo Spirito Santo. Ma non si può approvare che le persone debbono cercare il battesimo con lo Spirito per paura, ed esortarli a gridare e gridare.
Quanti falsi battesimi! Lo Spirito Santo fu promesso innanzitutto ai discepoli che amavano Gesù, e si sentivano come orfani.
Tali che Lo amano, e si sentono attratti a LUI (non a chiese, a LUI), saranno battezzati con lo Spirito Santo. Iddio è fedele.
Con altri, non vale insistere, anzi, è confusione.
Si rilegga, meditando , Giovanni 7:37-39 : “SE HA SETE!”.
Isaia53.Mattia
00mercoledì 8 marzo 2006 22:54
Re:
Scritto da: claudio.41 08/03/2006 21.52
Qualcuno insisterà sulla “fede” e non è mai troppo; ma lo farà in modo da negligere l’altra parte della verità : che le opere la fortificano e la confermano. Un altro, irritato, insisterà su “opere ed opere” quasi a far dimenticare la fede.
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Parole verissime e da tener ben presente....per questo dico che la lettera di Giacomo va meditata a fondo. Guarda a caso è una lettera che da alcuni protestanti viene definita "epistola di paglia" quasi a darle poca importanza.....forse perchè fa capire che per quanto vero sia il fatto che non sono le opere a salvarci bensì la grazia...senza le opere la fede è morta o è falsa fede.
un sorriso
00giovedì 19 giugno 2008 21:57
claudio.41
00martedì 13 novembre 2012 21:11
Pattybolzano
00mercoledì 8 gennaio 2014 21:12
Pattybolzano
00giovedì 19 febbraio 2015 00:24