buccinasco magenta 0 3
si arriva in palestra a buccinasco e vedendola così grande e con le luci soffuse il nostro primo pensiero è "cazzo", come sempre. il secondo si manifesta invece in un "è pari pari a una di quelle enormi birrerie tedesche...", ma ci sbagliavamo, ah se ci sbagliavamo...
già in spogliatoio si consuma la prima tragedia, càpitan pedron non capita in palestra e nel consueto "ce l'hai" preriscaldamento il coach si dimentica il pezzo di nastro sulle dita, che finisce accidentalmente sulla maglia di un vecchio di merda che passava di lì per caso, Matt.
Nemmeno il tempo di 5 punti e ci accorgiamo che l'errore è ben più grave del previsto, a vestire la maglia numero 10 non è la nostra banda famosa per le sue doti di percussionista, ma il suo cugino gemello, Gatt...i primi due attacchi sono infatti un paio di micioni siamesi, dal momento che i Soriani li teniamo in panchina.
Il primo set fila via liscio, segnato nettamente da un buon turno di Ema in battuta, tanto che da metà set io e il 13enne Majinbooster iniziamo a spartirci i centrali, si trova un buon gioco al centro e il nostro opposto si diverte a tirare un paio di muri-ombra sulle loro bande.
Piccola nota di biasimo, per l'ennesima volta arrivati a 24 con un buon vantaggio, si fatica troppo a mettere giù l'ultimo punto.
Il secondo e il terzo sono un po' più duri, siamo sempre in controllo, ma non riusciamo mai a scollarceli di dosso, infatti all'inizio del secondo parziale il loro allenatore chiama un tempo per fare alla squadra una reprimenda in una tonalità che solo dei cani cani potrebbero sentire e al rientri i cucc...ehm ragazzini del buccinasco sono nettamente più motivati.
Qui inizia il primo dei tre show della serata, una delle loro bande inizia crederci un po' troppo e si esibisce i dei gorgheggi che neanche shakira...il ventre piatto c'è, rabiosa è rabiosa e quando si prende due urli in faccia e la palla conta va in wakka wakka...insomma, è proprio lei.
Il secondo ce lo regala il Paganini del fischietto che durante il saluto, prima dice qualcosa al nostro palleggiatore, poi, quando questo gli chiede di ripetere perchè non aveva sentito, inizia a proferirsi in frasi del tipo "sono il ddg e non devo ripetere nulla, se non hai capito affari tuoi".
probabilmente gli aveva chiesto cosa fosse il famoso rosario magentino.ora lo sa.
ultima scena, la scena madre, quella che ci fa mettere bene a foco lo stile della dirigenza olympia: fine partita eravamo in un angolo a festeggiare il compleanno del nostro centrale balordo quando una loro dirigente passa e inveisce contro di noi, dandoci dei cafoni, maleducati e sbruffoni (avevamo offerto a mezza palestra e avevo ancora in mano il mocio per pulire), si nasconde dietro un angolo e continua a insultarci...entrando in spogliatoio si sente un sommesso "sei una poveretta, porta la nonna che porto il tuo zio" e tutto finisce.
ho sbagliato 2 volte, la prima perchè ho pensato che il circo fosse una cosa itinerante, la seconda perchè siamo stati davvero dei maleducati, avremmo dovuto portare il CUBA LIBRE e non la birra.
e anche per quest'anno, giù il sipario...