Umberto Bossi, per cercare di raffreddare le polemiche su quelle affermazioni che hanno destato una dura reazione da parte della maggioranza, ha tenuto a precisare che quella del Nord «è brava gente» e «non prenderebbe mai il fucile».
Tuttavia sottolinea anche che «è scontenta» e «arcistufa», perché «s'è accorta che dopo anni di lotta non cambia niente, che continua a pagare tasse non per i servizi dei suoi Comuni e della sua regione, ma per mantenere lo Stato». «Spero — ha auspicato Bossi — che anche il Sud voti per il sì, altrimenti il Nord vede il Sud come antagonista politico». Inoltre, per Umberto Bossi, i risultati della nazionale ai mondiali di calcio non potranno cambiare l'atteggiamento dell'elettorato verso il referendum. «Una vittoria della Nazionale può fare sentire italiano chi si sente già italiano», e «chi non si sente tale non è che può cambiare idea per una partita di calcio.
Noi leghisti ci sentiamo italiani, ma non di questa Italia, di un paese diverso,
ci sentiamo figli e nipoti di quelli che hanno fatto l'Italia andando a morire sul Piave, combattendo per il tricolore ma parlando in dialetto».
mercoledì 21 giugno 2006
Sporco comunista traditore, merita di essere fucilato sulla pubblica piazza girato si spalle!